Ancora una volta il Campione del Mondo in carica detta la propria legge, girando più forte di Tom Sykes e delle Ducati ufficiali
SI RICOMINCIA, FINALMENTE! L'anno nuovo è già iniziato da un pezzo e finalmente anche il mondo della Superbike sta uscendo dal letargo invernale: la prima occasione per togliere la polvere accumulata è quella della due giorni di test del 24 e 25 gennaio, prime prove ufficiali che si terranno sul circuito di Jerez de la Frontera dove i maggiori team delle derivate dalla serie inizieranno a raccogliere dati importanti in vista dell'inizio di stagione, a febbraio, in quel di Phillip Island. Tra le squadre pronte a scendere in pista troviamo il Kawasaki Racing Team con Jonathan Rea e Tom Sykes, seguito dal reparto corse ufficiale Ducati nel quale Chaz Davies farà coppia con Marco Melandri, al rientro nel World SBK. Segue il rinnovato team PATA Yamaha, con Alex Lowes affiancato dalla new entry Michael van der Mark, e dalla novità Milwaukee Aprilia, in cui Lorenzo Savadori e Eugene Laverty sono pronti a sviluppare la RSV4 RF di Noale. Non dimentichiamoci della Honda, la quale proprio qua a Jerez farà debuttare la sua nuova Fireblade SP2 con in sella il veterano Nicky Hayden ed il giovane Stefan Bradl, ma anche del team Althea BMW Racing con i due titolari Jordi Torres e Markus Reiterberger. Chiuderanno le fila il team Barni Racing con la Panigale di Xavi Fores ed alcune squadre della Supersport e del British Superbike, tra le quali la Kawasaki del team Puccetti di Randy Krummenacher e quelle marchiate JG Speedfit di Leon Haslam e Luke Mossey.
DAY ONE: TUTTO INVARIATO Il verdetto della prima giornata di test? Tutto invariato, o quasi. Infatti, a comandare lo squadrone delle derivate dalla serie è stato ancora una volta il Campione del Mondo in carica, Jonathan Rea: lo avevamo lasciato l'anno scorso con una ZX-10RR ancora più competitiva e sviluppata sulla base della 2016 già Campione del Mondo, talmente competitiva Da impensierire addirittura alcune MotoGP durante i test condivisi di fine novembre. Questa volta si è “accontentato” di un ottimo 1'40''162, comunque tre decimi più svelto del suo compagno di squadra, Tom Sykes (1'40''422), e con più di mezzo secondo di vantaggio sulle due Panigale ufficiali, rispettivamente quella di Chaz Davies (1'40''784) e di Marco Melandri (1'40''812). Rispetto ai test di fine stagione dello scorso anno, la Dorna ha imposto al KRT l'utilizzo dello stesso corpo farfalla montato sul modello stradale, ma a quanto pare la supremazia delle verdone non è ancora stata messa in discussione. Dietro di loro, seguono tutti gli altri: la rivoluzione portata in campo dalla Yamaha sembra stia dando i suoi frutti, dal momento che Alex Lowes ha concluso in quinta posizione (1'41''058), mentre l'Aprilia di Lorenzo Savadori (settimo, 1'41''416) è riuscita a mettersi dietro sia le BMW del team Althea (Torres è ottavo e Reiterberger 13esimo) che le nuove CBR1000RR Fireblade SP2 di Hayden (solo nono ma con soli 36 giri all'attivo) e Bradl (12esimo). C'è ancora la possibilità che le carte possano rimescolarsi? Vediamo cosa succederà domani nella seconda giornata!
CLASSIFICA TEMPI Qua di seguito la classifica dei tempi provvisoria della prima giornata di test:
Jonathan Rea (KRT) – 1'40''162 (57 giri)
Tom Sykes (KRT) – 1'40''422 (61 giri)
Chaz Davies (Ducati) – 1'40''784 (62 giri)
Marco Melandri (Ducati) – 1'40''812 (71 giri)
Alex Lowes (Yamaha) – 1'41''058 (55 giri)
Xavi Fores (Ducati) – 1'41''396 (48 giri)
VEDI ANCHELorenzo Savadori (Aprilia) – 1'41''416 (53 giri)
Jordi Torres (BMW) – 1'41''619 (60 giri)
Nicky Hayden (Honda) – 1'41''800 (36 giri)
Michael van der Mark (Yamaha) – 1'41''908 (67 giri)
Eugene Laverty (Aprilia) – 1'42''142 (50 giri)
Stefan Bradl (Honda) – 1'42''255 (47 giri)
Markus Reiterberger (BMW) – 1'42''530
Randy Krummenacher (Kawasaki) – 1'42''747 (44 giri) *Supersport
Leon Haslam (Kawasaki) – 1'42''774 (50 giri) *British Superbike
Luke Mossey (Kawasaki) – 1'43''573 (35 giri) *British Superbike