Ana Carrasco ha conquistato a Magny Cours il titolo iridato della classe Supersport 300. Mai nessuna donna era riuscita a trionfare gareggiando con gli uomini
#UNSTOPPABLEANA Un punto, un solo punto in più del rivale più vicino serve per entrare nella storia ad Ana Carrasco, ribattezzata #UnstoppableAna (Inarrestabile Ana). La "pilotessa" spagnola lo ha conquistato nel corso di questo campionato del mondo 2018 nella classe Supersport 300 rispetto al connazionale Mika Perez. 93 punti contro 92 è l'esito finale della classifica iridata, con Perez che ha concluso la gara di Magny Cours di domenica in seconda posizione ad appena 168 millesimi dal vincitore, anch'esso spagnolo, Daniel Valle.
UN PIZZICO DI FORTUNA Scattata 25°, Ana è riuscita a rimontare fino alla 13° posizione, sufficiente per mantenere un punto di vantaggio su Perez, come detto, ma che non sarebbe stata tale per rintuzzare invece gli assalti di Scott Deroue, terzo incomodo iridato. L'olandese della Kawasaki si è però dovuto ritirare per un problema tecnico, lasciando Mika Perez come unico contendente. Lo spagnolo all'inizio dell'ultimo giro era quarto, con Ana 13°, ma avrebbe avuto bisogno di vincere per scalzarla dal vertice della classifica. Ci stava anche riuscendo, visto che a metà giro era riuscito a passare tutti i rivali e mettersi al comando ma Valle alla curva 15 l'ha infilato chiudendogli la strada e spegnendo i suoi sogni di gloria.
CHE LA FESTA COMINCI Grazie a questo rocambolesco finale di gara la Carrasco, autrice di 3 vittorie, tre podi e due pole in carriera, si è laureata campionessa del mondo su due ruote, la prima della storia a riuscirci contro rivali di sesso maschile. La spagnola, 21 anni, aveva debuttato giovanissima nel 2011 nel CEV 125, passando poi in Moto 3 nel 2012 ancora ragazzina. Nel 2013 l'inizio della sua avventura nel World Supersport 300 dove però solo nel 2017, sopraggiunta la maturità, inizia a mietere successi.
UNA DEDICA SPECIALE "È una cosa incredibile per me" - ha confessato una emozionatissima Carrasco - "Abbiamo lavorato così tanto per arrivare a questo traguardo... Posso solo dire grazie a tutto il team Kawasaki, e posso solo ringraziare David Salom e tutto il team, che ha lavorato duro per aiutarmi ad arrivare dove sono. Ringrazio anche la mia famiglia perché mi ha dato tutto quello che poteva quest'anno, e i miei amici. Vorrei dedicare il successo a Luis Salom (Scomparso a soli 25 anni in Moto2 a Barcellona nel 2016), eravamo buoni amici e il giorno che se n'è andato mi sono ripromessa di dedicargli il mio primo titolo iridato."
#RIDELIKEAGIRL Un'ultima curiosità: la Carrasco ha festeggiato sul podio di Magny Cours indossando una maglietta nera con una scritta rosa: "Ride like a Girl", ovvero "Corri come una ragazza". Chapeau Ana!