Il sabato australiano si conferma appannaggio dei piloti inglesi, Melandri e Savadori si ritirano. Domani Lowes partirà in pole
MR POLE E’ CAMBIATOTomSykes è partito dalla prima fila, ma schierato sulla secondacasella perché, con un distacco di soli 32 millesimi, la prima pole dell’Anno si l’è aggiudicata il suo compagno di squadra Jonathan Rea, siglando il tempo di 1.29.573 e portando a casa anche il record della pista. Primo approccio positivo anche per Marco Melandri che, fermando il cronometro a 161 millesimi dalla Kawasaki numero 1, ha messo le ruote sulla terza casella in griglia di partenza. Chaz Davies apre la seconda fila, caratterizzata da tre moto diverse, a 274 millesimi da Rea, seguito dalla Yamaha di Alex Lowes e dall’Aprilia di Lorenzo Savadori, distaccati tra loro di soli 7 millesimi. Tre marchi diversi anche per la terza fila con la Bmw di Torres settima, seguita da Xavi Fores sulla Ducati del Team Barni, costretto a finire anticipatamente la Superpole a causa di una caduta durante un giro lanciato, e dalla MV Agusta di Leon Camier. Solo decimo tempo per Michael van der Mark, non ancora a suo agio con la moto di Iwata ed undicesimo Nicky Hayden, alle prese con un progetto, quello del Fireblade 2017 ancora acerbo in fatto di sviluppo. Stesso discorso per il suo compagno di squadra Stefan Bradl, quindicesimo ad oltre 2.3 secondi dal best lap di oggi.
BACK TO BACK Jonathan Rea inizia la stagione 2017 sbancando il sabato con pole e vittoria in gara uno. Il campione del Mondo in carica torna sul primo gradino del podio, seguito a soli 42 millesimi dalla Ducati di ChazDavies secondo, e dal compagno di squadra Tom Sykes, terzo al suo secondo podio di carriera sul tracciato australiano. Dopo la prima gara dell’anno, insomma, sono ancora la Kawasaki numero 1 e la Ducati numero 7 a giocarsi la vittoria, con i rispettivi compagni di squadra a fare da outsider, con la novità per Borgo Panigale di Marco Melandri oggi costretto al ritiro a causa di un contatto con Alex Lowes dopo che l’inglese aveva compiuto una manovra un po’ troppo al limite della correttezza.
SORPRESE Chi oggi ha particolarmente stupito è stata la Yamaha di Alex Lowes, quarto sotto la bandiera a scacchi (quindi in Pole domani) in volata con Sykes, su un tracciato, quello di Phillip Island, particolarmente impegnativo a livello di consumo del posteriore. Aspetto questo che, oltre al passo in avanti fatto dalle nuove coperture Pirelli opzionabili in quattro step al posteriore, fa pensare che i tecnici Yamaha abbiano finalmente trovato al strada giusta per risolvere i problemi di usura al posteriore di cui ha sofferto la Yamaha per tutto il 2016. Ottimo lavoro e bella sorpresa anche per Leon Camier, che chiude quinto mettendoci tanto del suo e dopo aver iniziato la stagione con due motori rotti tra Venerdì e Sabato in sella alla MV Agusta, moto che paga in termini di potenza rispetto alla concorrenza diretta soprattutto su un circuito così veloce come Phillip Island. Inizio sorprendente anche per Xavi Fores, sesto dopo essere stato protagonista già dal primo turno di libere del Venerdì. Last but not least, Randy Krummenacher, che chiude la sua prima gara in Superbike piazzando in decima posizione la Kawasaki del Team Puccetti, squadra al suo esordio quest’anno in SBK.
SEI SU SETTE Dopo la prima gara il dato che piace è la presenza di sei Case costruttrici nelle prime dieci posizioni, con la sola Honda fuori dalla Top ten di gara uno. Per i suoi portacolori Nicky Hayden e StefanBradl, rispettivamenteundicesimo e quindicesimo, l’inizio non è stato particolarmente positivo, ma come dicevamo il lavoro di sviluppo ha poche settimane e c’è molto da fare. Ottava posizione, invece, per il rientrante EugeneLaverty in sella all’Aprila, che chiude il sabato mettendo le ruote dietro alla Bmw di JordiTorres (settimo) e davanti alla Yamaha di Michael van der Mark, oggi nono e molto meno incisivo rispetto al terzo posto in gara uno dell’Anno scorso.
FUORI DAI GIOCHI Oltre a Marco Melandri, anche LorenzoSavadori è stato costretto al ritiro a causa di una scivolata. L’italiano in sella all’Aprilia numero 32 ha dichiarato che non stava spingendo e che non si aspettava la caduta. L’Aprila in mano al Team Milwaukee sembra aver fatto un passo in avanti, ma la sensazione è che sul posteriore, come era l’Anno scorso, ancora a livello di trazione ci sia da lavorare.
ORDINE DI PARTENZA GARA DUE Nel nuovo regolamento 2017 cambiano le prime nove posizioni della griglia di partenza di Gara 2, in base al risultato di gara uno. Così l’ordine per la gara di Domenica: 1) Alex Lowes, Yamaha; 2) Leon Camier, Mv Agusta; 3) Xavi Fores, Ducati; 4) Jordi Torres, Bmw; 5) Eugene Laverty, Aprilia; 6) Michael van der Mark, Yamaha; 7) Tom Sykes, Kawasaki; 8) Chaz Davies, Ducati; 9) Jonathan Rea, Kawasaki; 10) Marco Melandri, Ducati; 11) Lorenzo Savadori, Aprilia; 12) Nicky Hayden, Honda; 13) Marcus Reiterberger, Bmw; 14) Randy Krummenacher, Kawasaki; 15) Stefan Bradl, Honda; 16) Joshua Brooks, Yamaha; 17) Roman Ramos, Kawasaki; 18) Riccardo Russo, Yamaha; 19) O. Jezek, Kawasaki; 20) Alex De Angelis, Kawasaki; 21) Ayrton Badovinin, Kawasaki.
ORDINE DI ARRIVO Questo l’ordine di arrivo di Gara 1 a Phillip Island: 1) Jonathan Rea, Kawasaki; 2) Chaz Davies, Ducati; 3) Tom Sykes, Kawasaki; 4) Alex Lowes, Yamaha; 5) Leon Camier, MV Agusta; 6) Xavi Fores, Ducati; 7) Jordi Torres, Bmw; 8) Eugene Laverty, Aprilia; 9) Michael van der Mark, Yamaha; 10) Randy Krummenacher, Kawasaki; 11) Nicky Hayden, Honda, 12) Marcus Reiterberger, Bmw; 13) Roman Ramos, Kawasaki;14) Alex De Angelis, Kawasaki; 15) Stefan Bradl, Honda; 16) Riccardo Russo, Yamaha; 17) Ayrton Badovinin, Kawasaki; 18) O. Jezek, Kawasaki. Ritirati: Marco Melandri, Ducati; Joshua Brooks, Yamaha; Lorenzo Savadori, Aprilia.