Dopo un 2017 al di sopra delle aspettative, Melandri è pronto a lottare anche nel 2018
STAGIONE POSITIVA Se a metà 2015, quando troncò la collaborazione con il team Aprilia in MotoGP, sembrava ormai sul viale del tramonto, oggi la carriera di Marco Melandri è pronta a raggiungere nuovi traguardi e nuove soddisfazioni. Questo grazie all’opportunità che gli è stata offerta dal team Aruba.it Racing Ducati, che gli ha affidato nel 2017 una Panigale R con la quale ha portato a termine una stagione molto positiva: innumerevoli piazzamenti a podio e anche una vittoria, nella seconda manche del round di Misano Adriatico.
VOGLIA DI MIGLIORARE “Sapevo che Ducati potevadarmi dellesoddisfazioni, avevo dellebuone sensazioni. E invece è arrivataanche una vittoria.Devo dire che è stata una stagione al di là delle aspettative”, queste le prime dichiarazioni di Melandri a un’intervista rilasciata a dueruote.it, nella quale Marco ha anche affermato che “nel team di Borgo Panigale non esistono prime e seconde guide. Anzi,avere un compagno di squadra che vince è unostimolo per fare meglio”.
REGOLE SUBDOLE Ma come si è trovato Marco nel rinnovato ambiente della Superbike, che l’anno scorso ha introdotto la regola della griglia invertita? “Si tratta di una regola demenziale chescontenta tutti i piloti e non cambia gli equilibri. Serve solo a farperdere tempoai più veloci, che nell’arco di qualche giro tornano facilmente davanti”. E per quanto riguarda il regolamento 2018?“Danneggia molto la nostra Ducati:ci hanno tolto 600 giri di picco massimoe il nostro bicilindrico, che ha molta coppia agli alti regimi, è il motore che più soffre le regole. Adessodobbiamo lavorare molto sull’elettronicaper guadagnare più coppia ai bassi”.
L’ETÀ NON CONTA Per concludere, come ci si sente ad essere il pilota più anziano in griglia? “Quest’anno temevo che il corpo a corpo coi colleghi più giovani fosse un problema, invece ho visto chenella bagarre ci so ancora fare.L’età non è un problema, finché c’è la manetta continuerò a correre”.