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Rea fa doppietta e allunga in campionato su Davies, Sykes sale due volte sul podio sorpasando Melandri all'ultima curva in entrambe le gare. Cresce Yamaha, per Honda c'è ancora da lavorare
CENTO PER CENTOJonathanRea lascia la Thailandia con 100 punti in campionato, dopo un fine settimana in cui conquista la pole e domina tutte e tre le gare (compresa la ripartenza in gara due) dalla prima all’ultima curva con una costanza di tempi inarrivabile per tutti gli altri. Non solo perché la Kawasaki numero 1 da anche una bella aggiornata ai best lal di questo circuito, facendo bottino pieno anche in termini di miglior crono in qualifica, in gara e della pista, primati che, per la cronaca, già gli appartenevano dal 2015. Insomma, nel secondo appuntamento di questa Stagione il Campione del Mondo in carica si dimostra ancora più in forma, con un inizio di Campionato che lo vede al comando con 30 lunghezze dal secondo in classifica Chaz Davies, al netto dell’assenza di gomme da qualifica in Superpole 2 e del nuovo regolamento che Domenica lo costringe a partire dalla nona casella in griglia di partenza. Elemento, quest’ultimo, che oltre a dimostrare l’inutilità della nuova regola totalmente anti meritocratica, fa capire che Rea con la sua Kawasaki fa quello che vuole! Vederlo andar via senza rivali sarà anche noioso per lo spettacolo, ma lui è davvero un fenomeno! Voto, 10 e Lode!
VECCHIA VOLPETomSykes sale due volte sul podio di Buriram, terzo in gara uno e secondo in gara due, passando in entrambe le gare Melandri all’ultima curva. Adesso la Kawasaki numero 66 è terza in Campionato a otto lunghezze da Davies e 38 dal compagno di squadra. Dopo la Thailandia Sykes sembra già consapevole di doversi accontentare del ruolo di seconda guida nel box Kawasaki, soprattutto quando dopo gara due, da bravo gregario, dichiara di essere soddisfatto perché la Casa di Akashi ha fatto primo e secondo. C’è da crederci? O sta solo facendo come la Volpe con l’uva? Per noi è più la seconda, ma aspettiamo l’Europa per avere la risposta definitiva! In attesa del vecchio Mr Pole, per il momento voto 8,5
PROTAGONISTAMarcoMelandri chiude il secondo ruond con il terzo tempo in qualifica, la quarta posizione del Sabato e il terzo gradino del podio Domenica, mettendo spesso le ruote davanti al suo compagno di squadra. La Ducati numero 33 prima prova a contenere Rea in entrambe le gare, ma in Thailandia la Kawasaki numero 1 è di un altro pianeta, poi perde per due volte il confronto con Sykes all’ultima curva. Al netto di questo, però, ed al di la dei presunti problemi alla leva del freno anteriore, Melandri, su un tracciato mai visto prima, si è difeso alla grande! L’unico appunto? Non aver fatto esperienza del sorpasso di Sabato all’ultima curva, ripetendo l’errore anche Domenica. Voto 8
MATUROAlex Lowes chiude la quarta gara di Campionato piazzandosi tre volte in quarta posizione ai piedi del podio. La Yamaha numero 22 taglia in sesta posizione il traguardo di gara uno e quarto in gara due a sei secondi dal missile Rea, dimostrando di essere pronto a giocarsi il podio nelle prossime gare. Rispetto al 2016 la moto è cresciuta e su questa pista si era dimostrata competitiva anche l’anno scorso, ma l’impressione è che Lowes sia anche meno sotto pressione. Ok, Sabato arriva dietro al compagno di squadra van der Mark, ma in generale per lui, voto 7,5
THE REALMichaelvanderMark sul circuito di Buriram torna competitivo e comincia ad ingranare con la sua nuova Yamaha. L’olandese Sabato chiude quinto gara uno davanti al compagno di squadra Lowes e dopo aver conquistato la sesta casella della griglia di partenza. Domenica la disfatta, con problemi tecnici che lo frenano prima e gli negano la seconda partenza di gara due dopo. Questo è il van der Mark che ci aspettavamo, voto 7,5
FIESTAJordiTorres lascia la Thailandia con la settima posizione in gara uno e la quinta in gara due. Il motore della sua Bmw su questa pista gli avrà anche dato una mano, e l’ingresso in Superpole due di entrambe le moto ne è la riprova, ma lo spagnolo di mette un bel po’ del suo! Voto 7. Meno bene, invece per Markus Reiterberger, che dopo il quattrodicesim oposto di gara uno Domenica non va oltre alla decima posizione. E dire che sulla carta il giovane pilota tedesco avrebbe dovuto essere molto più competitivo quest’Anno e, soprattutto su questo tracciato, voto 5
INDIGESTAChazDavies non ha mai amato la Thailandia e anche questo fine settimana è a corrente alternata. La Ducati numero 7 Sabato cade durante le qualifiche, poi sigla il quinto tempo finale, passando secondo sotto la bandiera a scacchi in gara uno. Domenica l’inglese parte benissimo, cade durante il terzo giro mentre era secondo dietro al compagno di squadra, poi la sorte lo aiuta, perché con la ripartenza di gara due prima e il ritiro di Camier dopo, Davies riesce a tagliare il traguardo in sesta posizione. Ok, poteva andare meglio, ma ha rischiato di finir molto peggio e, in generale, il bilancio finale è comunque positivo, con 70 punti totali e la seconda posizione in Campionato. Per come ha guidato in gara uno voto 9, ma in generale per lui voto 7
PROVACI ANCORA! Eugene Laverty chiude con un nulla di fatto il fine settimano thailandese, costretto al ritiro dopo un solo giro in gara uno, e ultimo a traguardo Domenica, ripartito dopo una caduta mentre era in quinta posizione. L’impressione è comunque positiva perché il pilota irlandese qui è stato competitivo, centrando la settima posizione delle qualifiche e davanti tra i primi cinque, tenendo anche testa a Torres, fino alla caduta. Al netto di una moto che paga ancora moltissimo rispetto alla concorrenza ufficiale, per lui voto 7. Stesso discorso a livello di moto per il suo compagno di squadra LorenzoSavadori, che, qui in Thailandia però delude un po’, tredicesimo in gara uno e caduto per problemi tecnici Domenica, per lui in generale voto 5
TI STAVAMO ASPETTANDO Dopo il deludente inizio australiano, Nicky Hayden chiude l’appuntamento thailandese passando tra i primi dieci al traguardo in entrambe le gare, nono in gara uno e settimo in gara due. Sulla moto c’è ancora da tanto da fare (dopo quattro gare Honda è penultima in classifica costruttori dietro MV), ma oggi l’americano si è dimostrato un bel valore aggiunto, voto 7. Meglio anche per il suo compagno di squadra Stefan Bradl, che chiude decimo gara 1, poi è costretto al ritiro per problemi tecnici Domenica, voto 6
TUTTI GLI ALTRI Xavi Fores, la moto c’è ed è gestita dal Team Barni, da lui ci aspettavamo qualcosa in più voto 6; Alex De Angelis riesce a conquistare un’undicesima posizione in gara due, figlia anche di tanti ritiri, ma lottando tutto il fine settimana con una moto che sembra un cavallo imbizzarrito, voto7; Riccardo Russo, come per De Angelis, a cui arriva dietro in gara due, ma con mezzo punto in meno per la sanzione di Sabato che lo fa retrocedere ultimo in griglia di partenza Domenica per guida pericolosa, voto 6,5; Leon Camier, cosa dire, ci prova ma la sfortuna (si chiama così?) proprio non è dalla sua, occhio ai motori contingentati… per lui voto 6
ORDINE DI ARRIVO Questo l’ordine di arrivo di Gara 2 in Thailandia: 1) Jonathan Rea, Kawasaki; 2) Tom Sykes, Kawasaki; 3) Marco Melandri, Ducati; 4) Alex Lowes, Yamaha; 5) Jordi Torres, Bmw; 6) Chaz Davies, Ducati; 7) Nicky Hayden, Honda; 8) Xavi Fores, Ducati; 9) Roman Ramos, Kawasaki; 10) Marcus Reiterberger, Bmw; 11) Alex De Angelis, Kawasaki; 12) Riccardo Russo, Yamaha; 13) O. Jezek, Kawasaki; 14) Ayrton Badovinin, Kawasaki; 15) Eugene Laverty, Aprilia. Ritirati: Leon Camier, MV Agusta; Randy Krummenacher, Kawasaki; Stefan Bradl, Honda; Michael van der Mark, Yamaha; Lorenzo Savadori, Aprilia.
CLASSIFICA DI CAMPIONATO Piloti: 1) Jonathan Rea, 100 punti; 2) Chaz Davies, 70 punti; 3) Tom Sykes, 62 punti; 4) Alex Lowes, 49 punti; ; 5) Marco Melandri, 45 punti; 6) Xavi Fores, 34 punti; 7) Jordi Torres, 29 punti; 8) Michael van der Mark, 27 punti; 9) Leon Camier 27 punti; 10) Nicky Hayden, 21 punti; 11) Eugene Laverty, 15 punti 12) Markus Reiterberger, 15 punti; 13) Roman Ramos, 13 punti; 14) Alex De Angelis. 12 punti; 15) Lorenzo Savadori 10 punti; 16) Randy Krommenacher, 10 punti; 17) Stefan Bradl, 8 punti; 18) Riccardo Russo, 4 punti; 19) Joshua Brookes, 4 punti; 20) O. Jezec, 3 punti; 21) Ayrton Badovini, 2 punti. Costruttori: Kawasaki 100 punti, Ducati 76 punti, Yamaha 50 punti, Bmw 32 punti, MV Agusta 27 punti, Honda 22 punti, Aprilia 19 punti.