All'ombra delle imprese di Alvaro Bautista del weekend, l'Italia si porta a casa un titolo importante, quello della classe Supersport, grazie al sigillo finale firmato da Nicolò Bulega. Il pilota di Montecchio Emilia, è un classe 1999 e dopo sei travagliate stagioni nel motomondiale, ha trovato finalmente la sua dimensione nel campionato cadetto delle derivate di serie. In un ambiente più protetto e senza più la pressione addosso di dover essere ''il nuovo Valentino Rossi'' con la quale esordì nel 2015 appena sedicenne in Moto3, Bulega ha ritrovato la verve di quell'anno, in cui chiuse settimo all'esordio conquistando due podi e tanti bei piazzamenti. Ora, a 24 anni suonati e con ancora tanto da dire e da fare, Nicolò ha letteralmente dominato la sua seconda stagione nella categoria, dopo aver preso le misure lo scorso anno, e con 14 vittorie e 19 podi complessivi su 24 gare, ha fiaccato la concorrenza dell'ottimo Stefano Manzi e della Yamaha, rendendo trionfale il weekend della Ducati a Portimao.
TRE TITOLI Bulega ha infatti vinto gara-1 in Portogallo, conquistando poi anche la seconda piazza in Gara-2 al termine di due belle sfide con Manzi. L'italiano è così salito a quota 453 punti in classifica contro i 368 del rivale, consentendo anche alla Ducati di portare a 490 i punti nella classifica costruttori, contro i 405 della Yamaha. In entrambi i casi, il mondiale si chiude qui, e sancisce il dominio del team Aruba.it, che ora attende di vincere anche in Superbike, dove Alvaro Bautista è a due punti dall'iride, e dove il titolo costruttori è finito in cascina di Borgo Panigale proprio nella stessa trionfale giornata di sabato. Per fare l'en plein la Ducati avrà bisogno a Jerez, a fine mese, di recuperare uno svantaggio minimo sul team Pata Yamaha Racing di Toprak Razgatlioglu, ma già così la stagione è da considerarsi trionfale. Tornando a Bulega, il suo merito è quello di aver riportaro alla Ducati il titolo Supersport grazie anche alla sua Panigale V2R, a distanza di 26 anni dal trionfo di Paolo Casoli in sella alla 748 nel 1997.
LE PAROLE DEL CAMPIONE ''C'è poco da dire: per me è un giorno fantastico'', ha esordito un emozionato Bulega al termine della sua impresa. ''Penso alle tante difficoltà che ho incontrato a livello sportivo negli ultimi tempi e sentirmi una sorta di leader del progetto Supersport di Ducati mi ha fatto tirare fuori qualcosa in più. Sapevo che questa poteva essere la mia ultima possibilità per continuare a fare il pilota professionista e non posso che ringraziare Aruba.it Racing per avermi dato questa chance. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Voglio ringraziare anche tutti coloro che mi sono stati vicini: il manager, il mio preparatore e la mia ragazza Camilla. Lasciatemi poi fare una dedica anche al mio team perchè insieme abbiamo fatto un lavoro clamoroso soprattutto in questo inverno. Dopo un apprendistato non semplice siamo cresciuti molto in questa stagione. In futuro non vedo l'ora di salire sulla Panigale V4 R ed entrare nel garage del team Aruba.it Racing - Ducati, ma adesso fatemi festeggiare per qualche ora. Non esagereremo perchè domani siamo di nuovo in pista e vorrei concludere il weekend e la stagione nel migliore dei modi possibili''. E ora arriva il bello: dal prossimo anno Nicolò sarà compagno di squadra in Superbike del campione del mondo (presente e, probabilissimamente, anche futuro) Alvaro Bautista, e senza pressioni addosso potrà crescere e far vedere di cosa è capace veramente.