La SBK è al via a Phillip Island, uno dei circuiti più veloci del mondo
LET'S STARTIniziamo, scritto nella lingua che si parla in Australia, terra di canguri ma anche di motociclisti. Sì, perché guardando i numeri il circuito di Phillip Island è l'unico nella storia della Superbike ad aver ospitato ben 50 gare di questa categoria. Non solo: è anche l’unico tracciato del Mondiale dedicato alle moto derivate dalla serie ad aver dato il via alle corse per ben 8 volte di seguito, per la precisione dal 2009 ad oggi.
PANORAMA MOZZAFIATO La pista australiana si trova vicino al mare, a sud di Melbourne, nello stato di Victoria. Questo tracciato è uno dei più veloci di tutto il Campionato e il record di velocità massima appartiene a Jordi Torres con i suoi 324,3 km/h registrati nel 2015 su Aprilia. Dodici curve, quattro chilometri e mezzo e un rettilineo che corre giù in sesta dritto verso il mare, roba da togliere il fiato!
VALE UN MONDIALE? La Superbike quest'anno correrà il suo ventinovesimo anno. Il dato curioso è che in 15 stagioni su 28 il pilota che ha vinto la Gara 1 a Phillip Island ha poi conquistato il Titolo a fine anno. Qualche esempio recente? Carlos Checa nel 2011, Max Biaggi nel 2012 e lo stesso Rea l'anno scorso. Insomma, se vi piace scommettere dopo Phillip Island potete provare a puntare sul pilota vincente di questa stagione: avrete circa il 50% di probabilità di successo!
PADRONE DI CASA Troy Bayliss l'anno scorso era sceso in pista in sella alla Ducati ufficiale dell’infortunato Davide Giugliano. Quest'anno non correrà, ma non poteva mancare. Il suo team Desmo Sport parteciperà come wild card all'appuntamento australiano e si schiererà in griglia con Mike Jones, giovane talento e attuale Campione in carica della Superbike australiana.
UN ANNO FA Nel 2015 il podio era stato patrimonio esclusivo di un terzetto britannico, con Jonathan Rea e Lion Haslam ad alternarsi sul primo gradino rispettivamente in Gara 1 e Gara 2. Doppio terzo posto, invece, per Chaz Davies. Tom Sykes, invece, si presentava qui da campione in carica, ma senza riuscire a salire sul podio.