Dopo l’addio di Valentino Rossi alla MotoGP, un’altra grande leggenda del motociclismo mondiale si prepara a salutare. Non certo il motorsport, perché all’orizzonte ci sono tante nuove avventure, ma la MXGP, la classe regina del mondiale motocross che lo ha visto vero e proprio dominatore delle scene. Stiamo parlando ovviamente di Antonio Cairoli: 270 Gp disputati e 93 vittorie, 177 podi e nove titoli iridati in 18 anni a sfrecciare sul fango. Una leggenda, appunto, che a pochi giorni dal trentaseiesimo compleanno – spegnerà le candeline il prossimo 23 settembre – ha deciso di dire basta. Un addio sofferto, quello del talento messinese, che arriva in un momento in cui la competitività non manca, considerando il terzo posto nel mondiale MXGP a 29 punti dal leader Maxime Renaux quando siamo solo a metà della stagione 2021.
MXGP 2021, Antonio Cairoli (KTM)
LA LETTERA SU INSTAGRAM “Ve lo devo proprio dire – spiega sui social Tony, salutato da tantissime star dello sport, tra cui Daniel Ricciardo e Fabio Quartararo, ma anche il conterraneo campione di ciclismo, Vincenzo Nibali – non è stata una decisione facile da prendere, ma è arrivato il momento di chiudere un capitolo della mia vita e aprirne un altro. Non può essere sempre Velocità, Fango e Gloria. Non mi sono mai fermato a pensare a come sarebbe stato questo momento e ora fa un po’ impressione essere qui davanti a voi. Lo sapete che non mi piace particolarmente parlare di me in pubblico, ma voi non siete un semplice pubblico, voi siete stati una parte fondamentale dei miei ultimi 18 anni. Ora avrò più tempo per Chase, per Jill e per me. Il mio pensiero va a mia madre, a mio padre, alla mia famiglia, a quegli anni in Sicilia quando le prime gare erano solo sogno e sacrificio, per tutti. Ogni volta che ho vinto un titolo, il mio pensiero andava a loro. Ne sono arrivati nove di titoli, qualcosa che non avrei mai potuto immaginare quando, attorno a casa, bruciavo litri di miscela girando in tondo”.
MXGP 2021, Antonio Cairoli (KTM)
RUOLO IN KTM Nella lettera di saluti, c’è anche spazio per pensare al futuro, con un ruolo diverso sempre in KTM, brand austriaco con cui Cairoli ha portato a casa sei dei suoi nove titoli mondiali (di cui sei consecutivi tra il 2009 e il 2014): “Ho sempre detto che i numeri e le statistiche non significano molto per me, e lo penso davvero. Vincere ancora mi piacerebbe, ovvio, ma non aggiungerebbe molto a quello che sono. Il mio primo titolo era stato già qualcosa di incredibile, la realizzazione di un sogno per me e per la mia famiglia. Poco prima, a diciannove anni, stavo per smettere prima che la chiamata del team De Carli ridesse slancio alla mia carriera. Quel giorno di ottobre la mia vita è cambiata e dopo diciott’anni siamo ancora qui, a lavorare e lottare, cercando di vincere ancora un titolo con la stessa squadra. Una cosa unica nella storia del nostro sport. Di sicuro resterò nell’ambiente, il motocross è comunque la mia vita, resterà la mia grande passione e con KTM continuerò il mio percorso, anche se con un ruolo diverso. Voglio infine ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato in questa avventura, e i tantissimi tifosi che mi hanno sempre dato quella carica per dare il 222%. Mi aspettano ancora tante cose da fare nella vita dopo il 2021, ma intanto c’è ancora un obiettivo a cui dobbiamo pensare…”.