Nella Africa Eco Race è arrivato il successo dell'italiano Alessandro Botturi in sella alla Yamaha, su un percorso del tutto simile a quello della vecchia Dakar
BIS NEL DESERTO E sono due! Dopo il trionfo dello scorso anno, Alessandro Botturi in sella alla Yamaha WR450F ha concesso il bis primeggiando anche nel 2020 alla Africa Eco Race, la corsa che da Monaco ha portato la carovana di motociclette attraverso mezzo Nord Africa fino al traguardo di Dakar. Sul podio con lui nella corsa che ha preso il posto del Raid Dakar (che ha vissuto le sue ultime dieci edizioni, nove in Sud America e una in Arabia Saudita) hanno terminato il norvegese Pal Ander Ullevalseter, ad appena 3 minuti e 59 secondi, e l'inglese Lyndon Poskitt - che ha prevalso sul fiorentino Paolo Lucci grazie a una penalità inflitta all'italiano per una gomma anteriore non regolamentare - a 51'56''.
Alessandro Botturi (Yamaha) alla Africa Eco Race
DEDICA ALL'EX COMPAGNO Alessandro Botturi ha dedicato la vittoria nella competizione allo sfortunato collega Paulo Goncalves, recentemente scomparso alla Dakar: ''L'ultima settimana è stata molto difficile, avevo il magone. La scomparsa di Paulo mi ha toccato molto anche se ho cercato di no darlo a vedere, soffrendo in silenzio. Sono contento per la vittoria, la mia dedica va innanzitutto a Goncalves e alla sua famiglia. Eravamo compagni di squadra, non è stato semplice correre con il pensiero di ciò che gli era successo''. Sulla sua prestazione Botturi ha aggiunto: ''Non ero più lo stesso e la caduta del Panafrica aveva influenzato molto il mio modo di guidare. Non mi sentivo sicuro, continuavo a rivivere il brutto volo di fine settembre, e non acceleravo come avrei voluto. Poi piano piano mi sono sciolto, mi sono rilassato e ho ritrovato la voglia di guidare la moto''.
Alessandro Botturi (Yamaha) alla Africa Eco Race
EMOZIONI FORTI Dai vertici Yamaha arriva il commento del country manager, Andrea Colombi di Yamaha Motor Italia: ''Anche quest’anno il 'Bottu' ci ha regalato emozioni forti, in una gara giocata sul filo dei due minuti a tappa, incerta fino alla fine: due settimane avvincenti, probanti in cuore, testa e determinazione. Questi gli ingredienti che alla fine hanno fatto la differenza, portando lui e la nostra Yamaha WR450 ancora una volta al successo, nello scenario delle grandi imprese africane''. Botturi ha corso con la sua WR450 tinta con una colorazione speciale ispirata alla leggendaria Ténéré della metà degli anni ottanta, una bella storia che lega i successi della casa giapponese tra le sabbie del deserto africano.