SPALLA DEL DOTTORE Archiviata la sfortunata stagione 2020, per Valentino Rossi il prossimo anno sarà il 26° nel Motomondiale, il primo in un team satellite in MotoGP. Il Dottore ha infatti firmato per il Sepang Racing Team - Yamaha Petronas, con le garanzie di essere una sorta di terzo pilota ufficiale per la casa di Iwata oltre ai due titolari del factory team, Maverick Vinales e Fabio Quartararo. Rossi però non disporrà subito di tutti gli aggiornamenti che verranno portati sulla M1, come ha spiegato il suo inseparabile amico Alessio ''Uccio'' Salucci, che da sempre segue il Dottore nel box e che è stato intervistato dalla testata GPOne.
Valentino Rossi e Alessio
CAMBIA POCO O NIENTE ''Tecnicamente rispetto al 2020 cambierà che avremmo le nuove soluzioni sulla Yamaha tre gare dopo Vinales e Quartararo'' - ha spiegato Uccio - ''Poco o niente in realtà, a meno che il prossimo anno non ci siano stravolgimenti, ma in MotoGP non è così. E poi la Yamaha ci ha dato una moto factory, vediamo dunque di fare del nostro meglio. L'ambizione è quella di giocarsi il podio, stare davanti, stare nei tre o nei cinque e quindi provare a vincere qualche gara. Al titolo non ci pensiamo, ma dobbiamo tornare protagonisti. Vale è tanto che non sta davanti, deve ritrovare un po' il feeling. Per poi, da lì, giocarsi dei podi''.
Valentino Rossi (Yamaha)
SULLE ORME DEL MORBIDO Quanto riferito da Uccio, in effetti, non rappresenta necessariamente una brutta notizia, con Rossi che potrà usufruire di aggiornamenti già rodati e funzionanti. Nel team Petronas di Razlan Razali, infatti, il Dottore sarà affiancato da Franco Morbidelli, che quest'anno ha corso con la moto 2019, che anche perché priva di aggiornamenti è stata più facile da mettere a punto in quanto già rodata da una stagione. Tutto ciò gli ha consentito vari exploit e la conquista del secondo posto nella classifica finale del Mondiale MotoGP 2020.