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MotoGP 2023

MotoGP, il bilancio dei test di Sepang: Quartararo insoddisfatto, Bagnaia già pronto. E Marquez...


Avatar di Simone Valtieri, il 13/02/23

1 anno fa - La tre-giorni di test MotoGP a Sepang ha regalato un quadro simile al 2022

Test MotoGP Sepang, il bilancio: Quartararo insoddisfatto, Ducati e Aprilia già pronte
La tre-giorni di test MotoGP a Sepang ha regalato un quadro non dissimile da quello della passata stagione. Vediamo com'è andata caso per caso

Come sono andati veramente questi test di Sepang per i piloti della MotoGP, desiderosi di scrollarsi di dosso la polvere invernale e di tornare a far ruggire in pista i motori (in molti casi nuovi) delle loro moto? I tempi hanno dipinto un quadro molto simile a quello dello scorso anno, con una predominanza a fortissime tinte rosso (Ducati) e nere (Aprilia), ma tocchi di blu (Yamaha) e arancione (Honda e KTM) si sono visti, quantomeno nel potenziale. Diamo un'occhiata, casa per casa, a quello che è accaduto in Malesia.

Il recap dei test in Malesia

Il bilancio dei test di Sepang

Ducati

La regina del 2022 sembra non essere stata scalfita dal lungo inverno. Al di là delle prestazioni cronometriche, che la issano davanti a tutte le concorrenti con il tempo di Luca Marini nel day-3 (a un decimo dal record della pista di Sepang, prestazione ottenuta però con la GP22 dello scorso anno), fanno fede le tante sensazioni positive raccolte nel corso dei tre giorni da chi, invece, ha provato la GP23. Francesco Bagnaia ha affermato di essere soddisfatto e orgoglioso del lavoro svolto con il nuovo compagno Enea Bastianini e di aver trovato una direzione su cui lavorare in vista dei prossimi test e dell'esordio iridato, entrambi previsti sulla pista di Portimao. In poche parole la moto sembra essere nata bene, la velocità massima è ''da paura'', inconfondibile marchio di fabbrica della casa di Borgo Panigale, ma c'è ancora da lavorare lato guidabilità ed erogazione. E ci mancherebbe altro, visto che siamo ai primissimi passi della nuova nata. Ma la cosa positiva è che entrambi i piloti hanno riportato feedback ''quasi identici'', a detta dello stesso Bastianini, per cui i tecnici hanno chiaro in testa cosa fare. Lo conferma Davide Tardozzi che ammette di conoscere i punti deboli della nuova moto, e dunque, di sapere come fare a risolverli. E soddisfazione trapela anche dal box Prima Pramac Racing, con Jorge Martin e Johann Zarco alle prese anch'essi con la GP23, mentre non potrebbero essere più soddisfatti i piloti dei team Gresini e Mooney VR46, d'altra parte la loro GP22 è già ben più che rodata, e hanno anche potuto lavorare sul passo in ottica sprint race, la novità stagionale. L'ultimo arrivato Alex Marquez è talmente soddisfatto da aver dichiarato: ''Speriamo che Marc non cambi la serratura di casa''.

Test MotoGP Sepang 2023, Enea Bastianini (Ducati)Test MotoGP Sepang 2023, Enea Bastianini (Ducati)

Aprilia

E se in Ducati si sta bene, in Aprilia non si sta da meno. I tecnici italiani stanno facendo bene il proprio lavoro e anche a Noale i commenti sulla nuova RS-GP sono a dir poco entusiastici. Maverick Vinales è stato più costante e bravo di Aleix Espargaro (alle prese anche con una caduta che gli ha fatto perdere in pratica tutto il day-2) nell'arco dei tre giorni, e la sua prestazione cronometrica di punta è stata molto vicina a quella della Ducati, terzo tempo assoluto a un decimo e spiccioli da quello di Marini. Al di là di questo, anche in questo caso, conta il fatto che le sensazioni del pilota siano ottime. ''Sono ansioso di mettermi alla prova su altri circuiti'' - ha dichiarato Maverick, lieto di aver ritrovato la trazione al posteriore grazie alle nuove accortezze tecniche apportate dagli ingegneri di Noale capitanati da Romano Albesiano. E se l'iberico si sente già molto a suo agio sulla moto e vede margini di miglioramento, potrebbe unirsi al traino anche lo scontento Espargaro, che già al termine del primo giorno si era detto lieto dei miglioramenti di tanti piccoli particolari, e in attesa dell'evoluzione del motore che dovrebbe regalare qualche cavallo in più alla RS-GP. In ogni caso su una cosa i due piloti sono d'accordo. La nuova moto è già meglio della vecchia, e non ci sembra poco, visto che proprio Aleix si è battuto per il mondiale quasi fino alla fine lo scorso anno, senza contare che quest'anno con il team satellite RNF e l'apporto di Miguel Oliveira e Raul Fernandez (ancora impegnati a fare amicizia con una nuova moto, entrambi provenienti da KTM) si potrà spingere ancora di più sullo sviluppo.

Test MotoGP Sepang 2023, Maverick Vinales (Aprilia)Test MotoGP Sepang 2023, Maverick Vinales (Aprilia)

Yamaha

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Cominciamo con le note dolenti. Dallo shakedown sembrava che alcuni dei problemi atavici della M1 fossero stati risolti, o quantomeno indirizzati sulla giusta strada, in primis la potenza. Le velocità di punta raggiunte da Cal Crutchlow (oltre 330 km/h) facevano ben sperare, e anche i riscontri cronometrici dei primissimi giorni di Franco Morbidelli e Fabio Quartararo lasciavano intravedere qualche spiraglio di luce. E invece a confermare il buio pesto c'è proprio il pilota francese, scurissimo in volto al termine dei tre giorni di Sepang. La M1 non riesce a sfruttare al meglio le gomme nuove, disinnescando così uno dei punti di forza maggiori di Fabio, il giro secco. Su questo aspetto dovranno lavorare parecchio perché partire dietro a ogni gara, e con l'abbrivio in partenza che hanno le concorrenti, significa dover rimontare sempre, e non sempre è possibile. La cosa peggiore è che in casa Yamaha non si riesce a capire dove sia il problema. Le sensazioni in sella sono buone, ma il cronometro non le conferma. La nota positiva è che via via che le gomme si usurano, la M1 sembra trattarle con dolcezza, e il francese ha mostrato long-run in cui - anche con gomme usate di 20 giri - riusciva a girare su tempi ottimi (1'59 basso). Le gomme non sono l'unico problema della Yamaha, che ha provato diverse versioni della nuova carena e dei diffusori, senza capire quale direzione intraprendere. Tutte le sensazioni di Quartararo sono confermate anche da Morbidelli, che quantomeno è stato su tempi molto simili a quelli del compagno per tutto il weekend, peccato che entrambi siano in fondo alla classifica combinata (17° e 20°). C'è ancora tanto da fare, e senza più il supporto di un team satellite.

Test MotoGP Sepang 2023, Fabio Quartararo (Yamaha)Test MotoGP Sepang 2023, Fabio Quartararo (Yamaha)

Honda

Uno dei box più laboriosi di questi test è stato quello del team Repsol, che ospita il nuovo boss tecnico Ken Kawauchi dalla Suzuki. La casa di Tokyo riparte da un foglio bianco o quasi, e sta facendo ogni tipo di test raccogliendo quanti più dati possibili dal lavoro di Marc Marquez, Joan Mir, Alex Rins e Takaaki Nakagami. Il solo Marc ha avuto a disposizione quattro moto diverse, e ha provato anche a scendere in pista senza appendici alari per capire al meglio il funzionamento della RC213V. Marc, finalmente senza più problemi fisici da affrontare, si è messo totalmente a disposizione del nuovo tecnico, dà i suoi feedback e non chiede nulla per non influenzare il lavoro degli ingegneri. La sua esperienza è preziosissima in questa fase di sviluppo, e lo stesso iberico si lascia andare a piccoli lampi di ottimismo, affermando di vedere la sua moto nella Top 5 già a inizio campionato. Le prestazione cronometriche parlano di un decimo posto di Marquez a 777 millesimi dal tempo della Ducati di Marini, con Mir un paio di decimi più indietro, e Rins un decimino ancora più staccato. In pratica manca un secondo, anche se circa mezzo sanno di averlo già in tasca. Il resto mancia? No, perché l'obiettivo dichiarato è il mondiale, e allora aspettiamoci ancora tante novità e test per la casa giapponese, che deve riscattare un'annata 2022 mai così negativa per lo storico team.

Test MotoGP Sepang 2023, Marc Marquez (Honda)Test MotoGP Sepang 2023, Marc Marquez (Honda)

KTM/GasGas

Il punto interrogativo più grande della tre giorni di Sepang viene da casa KTM, che quest'anno correrà anche con il marchio GasGas sul team Tech3, ma che - di fatto - vedrà in pista quattro moto molto simili. Brad Binder è l'unico sopravvissuto allo scorso anno, e il su 14° tempo a 9 decimi dalla Ducati dice poco o niente. Jack Miller, suo nuovo compagno di squadra, sta ancora prendendo confidenza con una moto ben diversa da quella a cui era abituato, e così stanno facendo anche Pol Espargaro - sebbene la vecchia RC16 la conoscesse bene, e Augusto Fernandez, in pista sin dallo shakedown per entrare nella nuova dimensione MotoGP dopo tante stagioni in Moto2. I feedback più preziosi, dunque, sembrerebbero essere quelli del sudafricano, che non si è sbottonato molto a fine test, ma che prima si era detto molto contento del supporto dei tanti tecnici Ducati arrivati a Mattighofen (''Ora le cose che proviamo, funzionano'', aveva detto alla vigilia dei test). E a fine test? Jack Miller parla di un miglioramento costante nel corso dei tre giorni, e per lui è anche fisiologico vista la novità, mentre Binder ha provato praticamente tutto il possibile senza battere ciglio, affidando ai tecnici il responso che arriverà nei prossimi test di Portimao e affermando di essere certo di aver capito la strada da prendere in vista del debutto stagionale. Pol Espargaro -al di là di uno screzio con Bagnaia che ha quasi urtato nella mattinata del day-3, si è detto molto soddisfatto, e così il suo compagno di GasGas, Augusto Fernandez, insomma: segnali positivi ci sono, non ci resta che attendere un riscontro serio tra qualche settimana.

Test MotoGP Sepang 2023, Jack Miller (KTM)Test MotoGP Sepang 2023, Jack Miller (KTM)


Pubblicato da Simone Valtieri, 13/02/2023
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