Con i test di Barcellona si è chiusa l'attività in pista del 2024 e, al contempo, si è aperto il campionato mondiale 2025. Tanti, tantissimi i cambi di casacca e le prime sensazioni di piloti e tecnici che hanno provato moto e ambienti nuovi. I tempi lasciano anche un po' il tempo che trovano, ma la classifica ha raccontato di un Alex Marquez subito veloce, contento del passaggio dalla Ducati GP23 alla GP24, che ha chiuso in testa con il tempo di 1:38.803, davanti a Fabio Quartararo, che con la Yamaha del 2025 ha già limato di qualche millesimo il tempo ottenuto sabato scorso in qualifica nel GP di Barcellona. Terzo tempo per un Pecco Bagnaia molto attento al setup di una versione ibrida tra la GP24 e la GP25, quarto per Marc Marquez, felice della manegevolezza della GP24, migliore rispetto alla GP23 con la quale ha fatto miracoli quest'anno, e ancora un po' perplesso sulla nuovissima GP25.
Final test results 🏁@alexmarquez73 tops the #BarcelonaTest as the curtain falls on 2024! #MotoGPpic.twitter.com/GBEh9L22o5
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DUCATI I riflettori di tutti erano puntati sulla moto ''todo en rojo'' del neoarrivato Marc Marquez, e questo ha fatto sì che nell'ombra Francesco Bagnaia, detronizzato domenica da Jorge Martin, abbia già iniziato a progettare la sua vendetta sportiva. Lavoro diversificato per i due assi, con Pecco che ha comparato GP24 e GP25, provando anche un versione ibrida tra le due, e Marc che ha lavorato su tutte e tre le moto: GP23, GP24 e GP25. Buone anche le sensazioni di Franco Morbidelli, unico pilota a lavorare con la stessa identica moto del 2024, ma nel box dei suoi amici della VR46 (dov'era presente anche il convalescente Fabio Di Giannantonio col braccio fasciato), mentre al suo posto ha esordito Fermin Aldeguer nel box Gresini Racing, con un 20° posto a 1''7 dal compagno Alex Marquez, che lo mette nella posizione di essere il migliore dei rookie.
A late improvement from @marcmarquez93 on the Ducati! 📈
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He's up to 4th behind his teammate @PeccoBagnaia after completing 47 laps 💪#BarcelonaTestpic.twitter.com/0RwhId1iz5
APRILIA L'altro grande esordio atteso di giornata era quello del fresco campione del mondo Jorge Martin, 11° e sorridente nonostante qualche incespico con la nuova RSGP (una scivolata, qualche lungo, ma ci sta tutto, sta conoscendo una moto totalmente diversa da quella che ha guidato fino all'altroieri). Tanti sorrisi, anche con il capotecnico Romagnoli che si è portato appresso dal team Pramac, e qualche commento positivo sugli aspetti che più gli sono piaciuti dell'Aprilia. Su ciò che non funziona, invece, ci sarà tempo per lavorare. Nei box di Noale hanno debuttato anche Marco Bezzecchi, che ha chiuso 13° in scia al nuovo compagno, e l'altro iridato 2024, quello Moto2, il giapponese Ai Ogura, 21° a 4 decimi da Aldeguer. C'era in pista anche il tester Lorenzo Savadori, ma il più veloce di tutt è stato Raul Fernandez, che ha chiuso la giornata con un bel 5° posto.
The World Champion's first pit out on the Aprilia! 🏆🆕@88jorgemartin rolls out 🔥#BarcelonaTestpic.twitter.com/b2QeLnAH41
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KTM Tante novità anche per la casa austriaca ma più tra gli uomini che sulla moto, dove a parte tre diverse configurazioni del cupolino, sono state provate poche cose. I due esordienti del secondo team ''ufficiale'', Maverick Vinales ed Enea Bastianini, hanno chiuso rispettivamente in 12° e 16° posizione, quest'ultimo con anche una brutta caduta in curva 5. Per quanto riguarda i titolari, invece. ottime sensazioni sia per Binder, sesto, sia per Acosta, nono ma entusiastico nelle sue dichiarazioni.
A close look at @Bestia23's nasty crash 💥
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Glad to see the Italian is OK whilst the bike took the bigger hit 👍😮#BarcelonaTestpic.twitter.com/ITlApZ6XNM
LE GIAPPONESI Non c'è stato, almeno finora, l'atteso passo in avanti per le due moto giapponesi. In casa Yamaha non è andata male a Fabio Quartararo, ottimo 2° di giornata con un tempo migliore di qualche millesimo rispetto all'1'39''2 della qualifica di sabato scorso, e anche per Alex Rins, alla fine buon ottavo. Il più preoccupato di tutti è apparso essere Miguel Oliveira, che non ha trovato sufficiente potenza nella sua M1, così come Jack Miller, il più in difficoltà tra i piloti rodati, 22° del gruppo con un 1'41 netto che non può soddisfare le sue aspettative. Male anche la giornata in casa Honda. Joan Mir è stato il più duro di tutti, critico e depresso nei cofronti della uova moto che presenta, in realtà, pochissime novità. 15° il campione del mondo 2020, dietro al tester Aleix Espargaro, alla prima esperienza in sella alla Honda. Alle loro spalle 18° Luca Marini e 23° il rookie thailandese Somkiat Chantra, mentre il migliore di tutti è stato, come ormai consueto, Johann Zarco, 10° di giornata.