Lo spagnolo della Yamaha si prende la rivincita sulle due Honda ufficiali di Marquez e Pedrosa. Quarta l'Aprilia di Espargarò davanti alle Ducati di Dovizioso e Lorenzo. Rossi ancora in difficoltà, 21esimo.
POST GARA Il quarto GP dell’Anno a Jerez si è appena concluso, ma il circus del motomondiale non si è fermato, perché le squadre di MotoGP sono tornate in pista anche il Lunedì post gara per una sessione di test IRTA in cui hanno potuto lavorare sulle moto e sulle gomme. Una giornata importante, soprattutto per chi ieri non ha raccolto quello che avrebbe sperato, in primis proprio il team ufficiale Yamaha con Maverick Vinales e Valentino Rossi particolarmente in cerca di risposte dopo il pessimo risultato di ieri.
CARCASSA PIU’ RIGIDA La nuova gomma Michelin (denominata 070) che doveva arrivare in Argentina, ha fatto finalmente il suo esordio in questa giornata di test. Dopo tanto parlare e la lunga attesa, il nuovo pneumatico con mescola morbida (la stessa del 2016) e carcassa inedita più dura è stato provato dai Team, ottenendo un feedback, però, non completamente unisono.
REGOLA NON SCRITTA Nel mondo della corse c’è un detto e riguarda proprio questo tracciato spagnolo. “Se azzecchi l’assetto di base a Jerez, vai bene anche altrove”. Ok, non è certo una formula matematica, ma vista la particolare configurazione di questo circuito con tratti lenti e curvoni veloci, l’idea è che più o meno sia proprio così. Fare i test qui, infatti, ha un valore ulteriore, perché andar forte a Jerez, vuol dire essere messi bene anche a Barcellona e al Mugello. Due piste in cui Yamaha è sempre stata molto competitiva, e lo stesso è sempre stato anche anche a Jerez, almeno, fino a ieri, quando la Casa di Iwata qui, si è dimostrata la molto meno competitiva rispetto alle scorse stagioni.
PRIMO... Il miglior riferimento di giornata è andato al primo degli sconfitti della gara di domenica, quel Maverick Vinales capace di fermare il cronometro sull'1'38''635 firmato nel corso della mattinata ma più lento di poco meno di mezzo secondo rispetto alla pole position realizzata da Daniel Pedrosa durante le qualifiche dello scorso weekend.
… E TERZ-ULTIMO È andata decisamente peggio al suo compagno di squadra, un Valentino Rossi che ha chiuso solamente in 21esima posizione e a quasi due secondi dalla M1 gemella in vetta alla classifica. I due piloti Yamaha oggi si sono anche dovuti confrontare con un nuovo telaio portato come possibile soluzione ai gravi problemi riscontrati nello scorso fine settimana, che si possono ricondurre, in sintesi, alle notevoli difficoltà della quattro cilindri di Iwata ad adattarsi alle attuali coperture Michelin. Considerati i risultati di giornata, la nuova mescola “070” sembra essere andata a genio solamente a Vinales, mentre Rossi deve ancora trovare il set-up giusto per poterla sfruttare al meglio.
HONDA AD INSEGUIRE Dietro allo spagnolo della Yamaha si è confermato “El Cabroncito” del team Repsol Honda, un Marc Marquez che ha chiuso la propria giornata a soli 2 millesimi dalla vetta. Lo ha seguito a sua volta con un distacco inferiore al decimo di secondo il suo team-mate, e vincitore della gara di domenica, Daniel Pedrosa che nel pomeriggio, nonostante l'incremento delle temperature, è riuscito a trovare il guizzo per conquistare un importante podio virtuale.
APRILIA DAVANTI A DUCATI Impressiona parecchio il quarto tempo di Aleix Espargarò, capace di piazzare la sua Aprilia a meno di mezzo secondo dalla Yamaha di Vinales ma soprattutto davanti ad entrambe le Desmosedici di Andrea Dovizioso, quinto, e di Jorge Lorenzo, sesto e unico ducatista ufficiale a scendere in pista nel pomeriggio. A proposito della differenza tra le due carcasse a disposizione, entrambi sono giunti alla stessa conclusione: le prestazioni tra le attuali Michelin e la mescola “70”, sulla GP17, sono molto simili.
DENTRO E FUORI LA TOP TEN Hanno chiuso nei primi dieci Cal Crutchlow con la sua Honda del team LCR, settimo davanti alla Ducati di Hector Barbera e alla Yamaha del Team Tech 3 affidata al francese Johann Zarco. Decimo Scott Redding, capace di rubare l'ultimo posto nella top ten a Jack Miller, Tito Rabat ma soprattutto ad Andrea Iannone, solo 13esimo con la sua Suzuki. La gemella messa nelle mani di Sylvain Guintoli, invece, ha chiuso all'ultimo posto, ma sarà di nuovo in pista anche domani prima di partire verso Le Mans in sostituzione dell'infortunato Alex Rins.
CLASSIFICA DI GIORNATA 1) Maverick Vinales, 1'38''635; 2) Marc Marquez, 1'38''637; 3) Daniel Pedrosa, 1'38''716; 4) Aleix Espargarò, 1'38''999; 5) Andrea Dovizioso, 1'39''030; 6) Jorge Lorenzo, 1'39''124; 7) Cal Crutchlow, 1'39''319; 8) Hector Barbera, 1'39''460; 9) Johann Zarco, 1'39''528; 10) Scott Redding, 1'39''536; 11) Jack Miller, 1'39''548; 12) Tito Rabat, 1'39''576; 13) Andrea Iannone, 1'39''654; 14) Jonas Folger, 1'39''797; 15) Danilo Petrucci, 1'39''879; 16) Pol Espargarò, 1'39''959; 17) Bradley Smith, 1'40''111; 18) Takuya Tsuda, 1'40''163; 19) Loris Baz, 1'40''377; 20) Mika Kallio, 1'40''382; 21) Valentino Rossi, 1'40''463; 22) Sam Lowes, 1'40''572; 23) Sylvain Guintoli, 1'41''260.