Una cosa hanno in comune i due più vincenti piloti della Ducati nella storia, Casey Stoner e Francesco Bagnaia: non fanno giochetti. Nè l'uno nè l'altro si è mai messo a cercare una scia in qualifica, nè l'uno n'è l'altro ha mai avuto bisogno di disturbare un avversario, così come accaduto nel rush finale della stagione del Motomondiale 2023 in almeno due occasioni, in Moto3 con il duello senza regole tra Jaume Masià e Ayumu Sasaki, mandato appositamente largo in un paio di occasioni durante il Gran Premio del Qatar, e in MotoGP, con Jorge Martin che nel corso delle prequalifiche del venerdì si è messo a seguire da vicino un Bagnaia non ancora a posto con il setup, distraendolo (con successo) dal suo tentativo di ottenere un tempo utile per approdare in Q2. Di tutto questo è stato chiesto di parlare a Stoner dai giornalisti della rete britannica TNT Sport.
MotoGP Valencia 2023, Pecco Bagnaia vs Jorge Martin (Ducati)
DEBOLEZZA ''La rivalità fra piloti c'è sempre, talvolta è nascosta da un velo e bisogna cercarla, ma c'è'', ha esordito l'australiano. ''Capisco che tutti a casa vogliano vedere i dettagli, le cose nascoste, e ad alcuni piloti piace, pensa che sia così che si entra dentro la testa delle persone. Ma secondo me, sapete cosa accade se si cerca di entrare nella testa di qualcuno nel modo sbagliato? Lo si rende solo più forte. Tutti quelli che lo hanno fatto con me mi hanno insegnato qualcosa, ma nel farlo mi hanno fatto scoprire molte delle loro debolezze. Puoi cercare quando cercano di compensare certe cose, quando cercano di intimidirti. Se si impara da tutto questo, ci si rafforza al punto che non si può più essere intimiditi. Se sei là fuori, a correre con un rivale, e gli sei amico, non andrà così forte. Se mostri rispetto ai tuoi rivali, loro non andranno oltre''. E, d'altra parte, l'esito del campionato della classe MotoGP, dà ragione a Stoner.