DAL SIC ALLA VR46 Nel corso della sua lunga intervista con Graham Bensinger, Valentino Rossi ha raccontato quanto il progetto dell'Academy VR46 sia un po' nato come eredità di Marco Simoncelli e, in un qualche modo, anche per suo merito. Il Dottore, ospite della trasmissione americana ''In Depth With Graham Bensinger'', ha ricordato l'amico scomparso, ricostruendo, da quel tragico giorno di Sepang fino a oggi, come da quello sciagurato evento sia poi sorta la sua Academy. ''All'inizio avevamo cominciato con l'aiutare Marco Simoncelli, è stato un po' il primo pilota della nostra Academy. Si allenava con me, in palestra, anche se eravamo rivali perché gareggiavamo insieme. L'incidente di Marco, fu una sensazione tremenda per tutti, era un nostro amico, fu un ca**o di shock.''
NASCITA SPONTANEA ''Nello stesso periodo Franco Morbidelli ebbe un problema con la morte del padre e si stava un po' perdendo, perciò abbiamo pensato: perché non aiutare anche lui? L'Academy è nata così'' - ha proseguito Rossi - ''Non ho mai pensato che sarebbe arrivato in MotoGP, non pensavamo al futuro, abbiamo solo pensato di aiutare lui, ma anche mio fratello Luca (Marini). All'inizio fu solo per divertimento, ma raggiungemmo risultati incredibili. Alla fine basti pensare che il prossimo anno avremo quattro piloti in MotoGP (Morbidelli, Bagnaia, Marini e Bezzecchi n.d.r.)''.