DIPLOPIA Come sta Marc Marquez? Il pilota spagnolo, all'apice del suo recupero nel corso della stagione 2021, quando era tornato a vincere ed era reduce da una doppietta tra GP delle Americhe e GP dell'Emilia Romagna, è stato costretto a interrompere il campionato in seguito a una caduta avvenuta mentre si allenava con le moto da cross. Dopo l'impatto il campione di Cervera è stato portato in ospedale dove gli è stato riscontrato un lieve trauma cranico ma, soprattutto, nei giorni successivi, è emerso un problema più preoccupante, già affrontato in passato: la diplopia, ossia la visione doppia.
Alberto Puig, team manager del team Honda Repsol
RIPOSO ASSOLUTO Nelle ultime settimane il problema sembra essere migliorato e, pur in assenza di comunicazioni ufficiali (ne è attesa una prima di Natale), il pilota spagnolo è tornato a pubblicare post sui social che lo ritraggono sorridente, tra gli ultimi quello in cui festeggia la vittoria del titolo mondiale di Max Verstappen e della Red Bull, suo sponsor personale. A fornirci qualche indiscrezione sullo stato di salute di Marquez è stato, però, il manager del team Repsol Honda, Alberto Puig, che intervistato da Motosan ha affermato: ''Marc sta seguendo le prescrizioni mediche e sta riposando, cercando di non stressarsi e di far scorrere il tempo. Speriamo che poco a poco le cose tornino alla normalità''.
MARC CI SARÀ Ed è, in effetti, il riposo il rimedio più indicato per guarire dalla diplopia, cercando di scongiurare in ogni modo l'intervento che potrebbe non essere risolutivo e tenere Marquez fuori dai giochi ancora a lungo. Ai test di Sepang mancano ancora circa due mesi, ma Alberto Puig è ottimista sulla possibilità di poter contare sul suo asso già in avvio di stagione: ''Non stiamo neanche considerando il fatto che Marc possa non essere al via della stagione, sarebbe come autoflagellarsi. Dobbiamo seguire i consigli dei medici e, in funzione di questi, vedremo cosa accadrà''.
MotoGP Americhe 2021, Austin: Marc Marquez (Honda)
MOTO NUOVA ''Negli ultimi due anni praticamente Marc non c'è stato'' - ha proseguito Puig - ''e se un pilota vincente non partecipa allo sviluppo della moto, si perdono spunti preziosi, fondamentali, e si rischia di perdere la direzione. Per molto tempo Marc non è stato in buone condizioni, e anche se gli altri piloti, da Alex a Bradl, da Nakagami a Pol, hanno fatto bene, la sua assenza ha pesato parecchio sullo sviluppo della moto''. E proprio ora, che debutterà una versione completamente rinnovata della RC213V, è fondamentale per la casa nipponica avere l'apporto del suo numero uno.