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COME DOVIZIOSO La prima vittoria in MotoGP di Francesco Bagnaia detto ''Pecco'', nato a Torino 24 anni or sono, è arrivata oggi ad Aragon, al termine di una gara condotta dal primo all'ultimo giro. Il centauro della Ducati, scattato dalla pole, ha tenuto a bada con autorevolezza Marc Marquez, tirandoselo dietro per 23 giri, e rispondendo negli ultimi tre colpo su colpo, staccata su staccata, incrocio su incrocio, ai veementi attacchi che lo spagnolo gli ha portato . Il paragone con quanto fatto in passato da Dovizioso, autentica bestia nera del campionissimo di Cerveza, è lampante, ed è stato lo stesso Marc ad avanzarlo per primo, al termine della combattuta gara del Red Bull Ring nel corso della quale i due si erano confrontati per diversi giri. Mai profezia fu più puntuale, visto che oggi al Motorland Pecco ha fatto ricadere Marc in sensazioni del tutto analoghe a quelle già provate in passato a Motegi, a Spielberg, a Sepang...
SOGNO IRIDATO La vittoria di Aragon arriva, per Pecco, dopo tante ''prime'' sfiorate e qualche infortunio, dopo qualche caduta di troppo e dopo i bei secondi posti a Misano, Portimao, Jerez e Spielberg. Il sogno iridato è un po' lontano, visto che restano cinque gare al termine e 125 punti ancora da assegnare, con 53 lunghezze da recuperare su quello che sembra un imprendibile Fabio Quartararo, però perché non provarci? D'altra parte, se ci crede Joan Mir, iridato in carica e con quattro punti di ritardo dall'italiano in classifica, perché non dovrebbe provarci Pecco, per cui la gara in Aragona potrebbe rappresentare uno spartiacque in una carriera sin qui già molto consistente. Il campione del mondo della classe Moto2 2018 potrà inoltre contare su due gare in casa a Misano, sul bis di Portimao, su Austin (dove ha vinto in Moto2 proprio nell'anno dell'iride) prima dell'epilogo di Valencia, altra pista da sfatare, come d'altronde lo era fino a oggi Aragon.
TUTTO PERFETTO Restando a oggi, Pecco ha raccontato le sue emozioni a tutti i microfoni che incontrava, elargendo sorrisi e un filo di commozione: ''Quando sono passato sul traguardo ho pensato: è finita! Ho pensato a tutte le volte che la vittoria mi era sfuggita nonostante fossi molto competitivo e tutto questo ha reso la sensazione di oggi ancora più dolce. E poi aver vinto la prima gara al termine di una lotta così con Marc è ancora più bello. Ho realizzato il sogno che avevo da bambino - ha proseguito Bagnaia - anche se Marc non è ancora al 100% rimane fortissimo. Non me la immaginavo così una vittoria, non si può immaginare, sapevo di essere forte e che lui sarebbe rimasto con me, ho iniziato a spingere da subito come un matto e non ho mai smesso. Alla fine ce l'ho fatta e non era scontata, non ero mai andato a punti qui in MotoGP e questa volta invece, sin dal venerdì, è stato tutto perfetto''.
LA PROFEZIA DI VALENTINO Stavolta le gomme lo hanno assistito, non come due settimane fa a Silverstone, e poi non poteva fallire, visto che a predirre la sua prima vittoria erano stati Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, due leggende della MotoGP: ''Valentino mi aveva reso più nervoso, mai prima mi aveva detto una cosa del genere, poi mi sono calmato, ho pensato che avevo il passo per stare con Marquez e che avevamo fatto un buon lavoro, e questo significa che potevamo vincere. Voglio dare un grande abbraccio a Vale, da oggi in poi può dirmelo sempre che devo vincere!''. Sul duello finale con Marquez, Pecco aggiunge: ''Non so se vi ho ricordato Dovizioso, ma posso dire che mi sono divertito molto. Ho deciso di stare io davanti perché su piste con poco grip come queste è difficile attaccare e più facile difendere, e quando Marc mi ha attaccato mi sono accorto che non riusciva a fermarsi come voleva perché aveva la gomma posteriore consumata, così ho pensato solo a incrociare la traiettoria e a non lasciarlo andare neanche per una curva, altrimenti sarebbe poi stato troppo difficile superarlo. Se sono stato perfetto? No... ho commesso 4 errori, due alla curva 6 e due alla 8 (ridendo)''- Infine il campionato: ''Prima di parlare di titolo pensiamo a stare davanti a Fabio gara dopo gara, la mia ambizione è comunque tanta e questa vittoria mi dà una grande motivazione, dico grazie alla Ducati, alla mia famiglia e alla mia Domizia che oggi avrà sofferto moltissimo''.