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Test MotoGP

Test Jerez, Rossi: "Scelto il motore, ma vanno risolti i problemi"


Avatar Redazionale, il 30/11/18

6 anni fa - I commenti dei piloti impegnati in Andalusia nei test MotoGP

MotoGP, Test Jerez, Rossi: "Scelto il motore, ma vanno risolti i problemi"

Con la seconda giornata dei test di Jerez si è chiusa ufficialmente l'attività in pista per la MotoGP nel 2018. I commenti dei piloti impegnati in Andalusia

CALA IL SIPARIO Dopo quelli di Valencia (day 1day 2), conclusi anche i test di Jerez (day 1, day 2) per i piloti della classe MotoGP, e con essi anche tutte le attiità in pista del 2018. I centauri della classe regina vanno in "vacanza" fino al 6 febbraio prossimo, quando sarà ora di tornare in sella a Sepang, poi vi sarà ancora un'ultima sessione in Qatar, dal 23 febbraio, prima del via del Campionato 2019 a marzo. E dopo quattro giorni in pista con le moto del 2019, la sensazione è quella di un grande equilibrio, quantomeno per quel che riguarda le prestazioni velocistiche, con Honda, Ducati e Yamaha separate da pochi millesimi.

MAVERICK SODDISFATTO Partiamo dalla Yamaha, che si piazza in 3° posizione con Maverick Vinales e in 11° con un Valentino Rossi ben meno soddisfatto del compagno. "Abbiamo avuto un bel ritmo e sono contento perché quando ho spinto la moto ha risposto bene" - ha spiegato Vinales - "Ci siamo concentrati molto sui motori, per me la situazione è chiara anche se dobbiamo migliorare, ma l'importante era trovare la base per poter lavorare in vista della Malesia, credo di avere una moto competitiva."

ROSSI PRUDENTE Non proprio sulla stessa linea Rossi, che conferma la scelta del motore ma frena sull'ottimismo del compagno: "Quanto alle specifiche del motore la situazione è chiara, e direi che abbiamo deciso, ma la strada è ancora lunga. La giornata di oggi (ieri) è stata buona. Lavorando sui dettagli abbiamo migliorato anche nel passo, la moto si guida bene e non sono andato male, ma i nostri rivali restano più forti. Sono un po' più positivo rispetto alla prima giornata, speriamo che la Yamaha lavori ancora e ci porti altre novità perché gli altri hanno alzato l'asticella. Vinales ottimista? Mi piace, però prima di esserlo i problemi andrebbero risolti..." Valentino ha spiegato anche l'addio a coach Cadalora, che ha chiesto un anno sabbatico al Dottore: "Abbiamo provato a trattenerlo, abbiamo fatto un bel lavoro insieme, ma lo capisco, ha preferito stare a casa per un anno perché è un impegno gravoso essere presente sempre, a tutte le gare e tutti i test."

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DUCATISTI A TUTTO GAS Tutto un altro umore invece nel box Ducati, con Danilo Petrucci che è entusiasta della sua nuova avventura con la moto ufficiale: "Dopo quattro giorni sono molto contento del lavoro fatto. Abbiamo raccolto dati importanti per lavorare bene in inverno e trovare le soluzioni migliori per il prossimo anno. Per me è la prima volta in un team ufficiale, il metodo di lavoro è nuovo e sono molto contento." Meno euforico Andrea Dovizioso, veterano del team, che mercoledì è anche caduto: "Per fortuna fisicamente sto bene, non ho problemi.alla mano infortunata. Siamo riusciti a finire tutto il lavoro e capito meglio le differenze tra le varie soluzioni. La velocità è buona e per la prima volta siamo riusciti a portare in pista la moto in configurazione 2019 già nei test di fine anno, un passo avanti molto importante del quale sono veramente contento."

HONDA AL TOP Sotto il tetto del box Honda è iniziata la convivenza tra le due stelle Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Dopo quattro giorni si è visto un Marquez come sempre velocissimo, ieri distante appena 25 millesimi dalla sorpresa Takaaki Nakagami (anch'esso con la Honda, ma quella del team LCR) e un Lorenzo in crescita, che dalla casa del sol levante ha chiesto e ottenuto subito un nuovo serbatoio che più si addattasse alla sua posizione in sella, così come aveva fatto in Ducati nel corso di questa stagione. Dal box Honda ha parlato però solo Marc, visto che Jorge ha ottenuto il permesso dalla sua vecchia scuderia per partecipare ai test con quella nuova, ma è ancora sotto contratto fino a fine mese con il team di Borgo Panigale. "Abbiamo lavorato sui dettagli dell'assetto e la sensazione è stata molto buona" - ha spiegato Marquez - "Poi abbiamo provato le gomme posteriori, medie e dure, e alcune cose hanno funzionato, altre no, com'è normale che sia. Abbiamo migliorato l'area del motore ma dobbiamo continuare, sia su questo che sul telaio. A fine giornata ho messo la morbida e fatto un buon tempo sul giro, ma non era la priorità. Ora abbiamo molto materile da analizzare, e per me personalmente c'è anche un po' di tempo per riposare."

MORBIDELLI FELICE Ai test tante belle cose si sono viste anche in prospettiva futura per l'Italia. Il migliore è stato Franco Morbidelli, che ha subito trovato il feeling con la Yamaha, e si è costantemente fatto vedere nella parte alta della cronotabella: "Sono molto felice di questi test" - ha spiegato il pilota romano - "Abbiamo lavorato moltissimo su moto e stile di guida, da Valencia a qui sono stati quattro giorni molto positivi. Ora ci riposiamo un po' perché sarà importante farci trovare pronti al via della stagione. Mi sono trovato molto bene con il team e non sento la pressione, sono pronto a lottare con tutti per le posizioni che contano. Certo, è presto, a ogni uscita imparo qualcosa, devo ancora imparare come gestire il time attack e come spremere tutto il potenziale dal pacchetto, sicuramente la Yamaha è una moto meno fisica della Honda, è più facile essere veloci e sul ritmo è davvero tutto un altro pianeta rispetto all'anno scorso."

BAGNAIA A SCUOLA Infine "Pecco" Bagnaia. Il fresco iridato Moto2 ha fatto vedere ottime cose in sella alla Ducati del team Alma Pramac, si è dimostrato molto veloce (il miglior rookie senza dubbio di queste sessioni) ma sa di dover imparare ancora tantissimo: "Ci tenevo a essere il migliore dei debuttanti perché questo sarà il mio obiettivo per la prossima stagione e sono contento di essere andato forte a Jerez, pista storicamente difficile per la Ducati" - ha dichiarato Francesco - "Stiamo facendo grossi passi in avanti, mi sento già a mio agio da metà curva in poi con la moto, ma l'inserimento resta problematico. Seguendo Dovizioso per qualche giro ho imparato molto, soprattutto mi sono accorto di quanto chiudesse le traiettorie in uscita di curva. L'aspetto migliore è comunque che sto riuscendo a guidare la moto come vorrei, ed è bello vedere il mio nome nella parte alta della classifica."


Pubblicato da Simone Valtieri, 30/11/2018
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