Casey Stoner, collaudatore "di lusso" della Ducati, lascia la casa di Borgo Panigale. Arriva l'ufficialità dopo lo sfogo del settembre scorso
IL DIVORZIO ERA NELL'ARIA Casey Stoner e Ducati, è la fine di una lunga storia che ha portato con sé un titolo mondiale, nel 2007, e 23 vittorie, e che si era prolungata anche oltre il ritiro prematuro del numero 27, grazie alla collaborazione nei panni di collaudatore tra l'australiano e l'azienda italiana. Ma già un paio di mesi fa era il divorzio era nell'aria, con Stoner che si era lamentato dell'inutilità del suo lavoro e del fatto che la rossa di Borgo Panigale si stesse sviluppando con indicazioni differenti da quelle emerse nei suoi test.
"NON ME LA SENTO DI RISCHIARE" Nel dettaglio, Casey Stoner aveva dichiarato: "Sono tornato alla Ducati per aiutare il team a vincere un altro titolo Mondiale, non per essere un'immagine nei poster dell'azienda. Sento di non poter più dare quello che loro già hanno, visto che pare non vogliano utilizzare i dati che gli segnalo. Se non seguono le mie indicazioni non me la sento di rischiare nei test visto che per ottenere certi risultati devo comunque avvicinarmi al limite."
CONTRIBUTO PREZIOSO A salutare e ringraziare l'australiano, Claudio Domenicali, amministratore delegato del marchio: "Casey resterà sempre nel cuore di ogni ducatista, ed è a nome di tutti che desidero ringraziarlo per l'importante collaborazione che ci ha offerto in questi 3 anni. Grazie alle sue indicazioni e ai suoi suggerimenti tecnici, uniti al lavoro di piloti ufficiali e del tester Michele Pirro, ha contribuito a rendere la Desmosedici GP una delle moto più competitive del lotto, ma utili sono state anche le sue indicazioni per sviluppare le moto di serie. Da parte di Ducati auguriamo a Casey e alla sua famiglia un futuro felice."
RINGRAZIAMENTI UFFICIALI Nel comunicato Ducati, le parole di Stoner sono di tutt'altro tono rispetto a quelle utilizzate nel settembre scorso: "Desidero ringraziare la Ducati per i tanti ricordi insieme e soprattutto per l'entusiasmo che i ducatisti hanno sempre dimostrato nei miei confronti, condividendo con me la passione per la moto e per le corse. Non lo dimenticherò mai. Negli ultimi tre anni sono stato contento di aver potuto lavorare insieme al team, agli ingegneri e ai meccanici con l'obiettivo comune di migliorare la Desmosedici GP. Auguro di cuore alla squadra i migliori successi per il futuro."