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Il primo appuntamento europeo del 2019 a Jerez, sarà fondamentale per Valenino Rossi, al fine di tastare le reali chance di titolo
GARA IMPORTANTE Una gara chiave per capire le reali ambizioni di titolo per Valentino Rossi. Questo sarà il Gran Premio di Spagna a Jerez di domenica prossima, su una pista dove negli ultimi tre anni la Yamaha ha trovato tantissime difficoltà soprattutto nella gestione dei pneumatici. In classifica il centauro di Tavullia, dopo la vittoria sfiorata ad Austin, si ritrova in seconda piazza, ad appena 3 punti dal leader Andrea Dovizioso, e con un margine risicato di, rispettivamente, 2 e 6 punti, sui più diretti inseguitori Alex Rins e Marc Marquez.
2018 DIFFICILE Nella tradizionale conferenza stampa del giovedì, che apre le danze al circuito di Jerez, Valentino era presente assieme agli altri tre aspiranti al titolo, in attesa che tornino della partita anche il suo compagno Maverick Vinales e lo storico rivale Jorge Lorenzo, che in Spagna sono tra i protagonisti annunciati, nonché chiamati a un pronto riscatto dopo un avvio di stagione incolore. "Fare bene qui ci potrà dare delle buone indicazioni per capire se rispetto alla passata stagione siamo più veloci" - ha esordito Rossi - "L'anno scorso è stato difficile, non sono mai stato a posto."
OBIETTIVO: CAMPIONATO "Nelle prime gare di questa stagione sembra invece che siamo riusciti a essere più competitivi, e quello alle porte è un buon weekend per capire a che punto siamo, il nostro livello di forza. Sono contento di come siano andate queste prime gare, sono andato forte. Ora però inizia la parte più importante, con tutte gare europee su piste che mi piacciono molto: Jerez, Le Mans, Mugello, Barcellona, Assen, sono tutte piste vecchia scuola nate non al computer ma seguendo la conformazione del terreno. L'obiettivo è restare in lotta per il campionato e l’atmosfera all'interno del team è quella ideale".
TEAM SATELLITE Rossi ha affrontato anche altri temi; dopo aver spiegato di non volere una curva a lui dedicata com'è accaduto con Pedrosa qui a Jerez - "Sarebbe strano, è più magico con nomi dedicato ad altro e non a piloti" - ha parlato del team satellite e dell'importanza del collaudatore Folger: "Rispetto all'anno scorso va sicuramente meglio, è più utile avere un team satellite ben organizzato e con un budget che può permettersi gli aggiornamenti, come il team Petronas. Inoltre ci sono due ottimi piloti come Morbidelli e Quartararo, ma questo avveniva anche con Zarco. In più abbiamo il test team con Folger che va molto bene, ha provato al Mugello e proverà a Misano, meglio fare test qui in Europa e non sulla pista in Giappone, più sconnessa. Grazie a questo lavoro avremo degli aggiornamenti, non qui, ma dalla prossima occasione."