Diamo i voti a piloti e team dopo il GP della Repubblica Ceca, decima tappa del Motomondiale 2019, classe MotoGP
RE MARC Inutile girarci attorno: Marc Marquez, attualmente, è il monarca incontrastato della MotoGP, che non riesce a trovare un degno rivale (lo è stato Dovizioso in passato, ma in questa stagione è cambiato tutto) allo strapotere dello spagnolo, che di questo passo potrebbe mettere seriamente in discussione i record di Valentino Rossi. Marquez, anche in terra ceca, ha dimostrato tutta la sua forza al sabato, conquistando una pole-position da urlo con gomme slick sull'asfalto bagnato, confermandosi poi alla domenica. Inarrestabile.
MARC MARQUEZ Strabiliante in qualifica, dove ha conquistato una pole incredibile con un tempo inarrivabile per tutti in condizioni difficilissime, Marquez è stato rapido anche in gara, vincendo senza che la sua leadership venisse mai veramente messa in discussione. Dopo la gara, lo spagnolo ha persino ammesso di aver fatto una modifica dell'ultimo minuto alla sua moto per essere più competitivo, e c'è riuscito: cos'altro chiedere al re indiscusso di questo campionato? VOTO 10
ANDREA DOVIZIOSO Apparso un po' in difficoltà con l'assetto sin dal venerdì, il forlivese è piano piano riuscito a trovare la quadra, conquistando una quarta posizione in qualifica che gli ha poi permesso di restare nel gruppo di testa alla domenica, in cui ha concluso il Gran Premio al secondo posto. L'impressione è che, nonostante l'impegno, non ne avesse per lottare con Marquez, anche se comunque la sua è stata una gara più che dignitosa. Mezzo voto in più per aver surclassato il compagno Petrucci. VOTO 8,5
JACK MILLER Bravo Jack! Migliore delle Ducati - e non guida per il team ufficiale - nelle difficili condizioni del sabato pomeriggio in qualifica, l'australiano ha confermato il terzo posto del Q2 dopo un bel duello con Alex Rins negli ultimi giri, su cui ha avuto la meglio. Concreto e veloce, come ha poi dichiarato in seguito è anche riuscito a gestire il calo della gomma: se dovesse continuare così, chissà che non diventi un cliente scomodo ai vertici... VOTO 8
ALEX RINS Nelle mani di Rins, spesso protagonista di ottime rimonte nella seconda parte di gara, la Suzuki si sta dimostrando veramente competitiva: dopo una buona prestazione in qualifica, lo spagnolo si è confermato in gara, restando per tutto il Gran Premio nel gruppo di testa e, per buona parte della corsa, molto vicino a Marquez e Dovizioso. In una pista nella quale, dopo le libere e il warm-up, ci si aspettava che a brillare tra le giapponesi fosse la Yamaha di Vinales, Rins ha tenuto alto l'onore del team diretto da Davide Brivio, conquistando una quarta posizione che fa morale. VOTO 8-
CAL CRUTCHLOW Come ha dichiarato qualche gara fa, Cal non riesce a guidare la RC212V come fa Marc Marquez (ma, del resto, non ci riesce neanche un cinque volte campione come Lorenzo...) ma sa comunque essere veloce ed incisivo in quasi tutti i Gran Premi. Stavolta è arrivato un quinto posto importante per il suo campionato, anche se per tutta la corsa ha lottato con Rossi, restando piuttosto staccato dai fantastici quattro in testa. VOTO 7
VALENTINO ROSSI Non è la prima volta che succede in questa stagione, ma Rossi, col suo sesto posto, è stato la migliore Yamaha in pista a Brno. Una magra consolazione, però, visto il distacco rimediato non solo da Marquez, ma anche dalla Suzuki di Rins. La sensazione è che, anche se ha salvato la casa di Iwata, persino a Brno, pista amica, fosse in difficoltà rispetto ai compagni di marca, come ormai sta succedendo da troppo tempo. Qualche lato positivo, però, c'è: ha ottenuto l'accesso diretto alla Q2, è scattato in terza fila e, nel finale, aveva un ritmo simile ai battistrada. È poca cosa, ma quantomeno dimostra che la stoffa c'è e che la M1, nelle giuste condizioni, è competitiva. VOTO 7+
FABIO QUARTARARO Dopo le grandi prestazioni degli ultimi Gran Premi, stavolta il francese e la sua M1 Petronas sono tornati ad offrire prestazioni meno interessanti. Questo, però, è stato un weekend difficile, in cui la pioggia ha scombinato molto le carte, cambiando i valori in campo. E si sa che la M1, quando ci sono variazioni di temperatura, soffre molto. Fabio ha chiuso settimo a 3 secondi da Rossi, ma non è mai apparso in grado di lottare con il pilota di Tavullia. Urgono miglioramenti. VOTO 6,5
DANILO PETRUCCI Ottavo in qualifica, ottavo in gara. Stavolta, il ternano non è riuscito a fare la differenza sul bagnato in qualifica, soffrendo molto più del compagno le difficili condizioni della pista. Il suo problema, come confermato anche da Davide Tardozzi, è stato l'assetto non perfetto, che ne ha limitato (e non di poco) il rendimento: i dieci secondi rimediati a parità di moto da Dovizioso, però, sono un grosso campanello di allarme, e non fanno dormire sonni tranquilli. VOTO 5
TAKAAKI NAKAGAMI Il giapponese della Honda LCR, anche se ha chiuso a quindici secondi dal vincitore Marquez, si è ben comportato sulla pista di Brno, conquistando un nono posto che, nel complesso, è un bel risultato, visto che ha anche concluso davanti a Maverick Vinales, che si pensava potesse lottare quantomeno per il podio e invece si è sciolto come neve al sole della domenica. VOTO 7
MAVERICK VINALES Anche se in prova sembra sempre che possa finalmente essere lui l'anti-Marquez, per qualche strano motivo tende a scomparire in gara. Non sempre è così e in alcune gare riesce davvero a fare la differenza anche sul ben più esperto compagno Rossi, ma a Brno la sua è stata una gara veramente incolore. Spezzando una lancia in suo favore, va però detto che partiva dalla parte più bagnata della griglia, e questo gli ha fatto perdere molte posizioni al via, poi in parte recuperate negli ultimi giri. Il passo, però, era insufficiente e lontano parente di quello mostrato in prova e nel warm-up: Maverick, che succede? VOTO 4,5