L'ex iridato della 250 ha testato la moto (elettrica) che potrebbe diventare la base per la eMotoGP. Ecco le sue impressioni
MOTOGP ELETTRICA Il futuro delle competizioni è orientato all'elettrico: è già così, per esempio, in Formula 1, e tra qualche stagione potrebbe diventare una concreta realtà anche nel Motomondiale. Lo aveva annunciato a marzo di quest'anno Carmelo Ezpeleta, che ipotizzò l'introduzione di una classe dedicata, un'ipotetica eMotoGP, a partire dal 2019. Come funzionerà? In maniera molto simile all'attuale Moto2, quindi con un fornitore unico di propulsori al quale verranno associate più aziende per la produzione dei telai.
DIRETTAMENTE DAL TOURIST TROPHY Tra i costruttori che sono al momento coinvolti in questo progetto troviamo la Mission Motorcycles (Stati Uniti), la Mahindra (India), la nostrana Energica e la Saroléa, azienda belga che da qualche anno si sta dedicando alla produzione di supersportive ad emissioni zero partecipando regolarmente alla classe TT Zero del Tourist Trophy. Ed è proprio dalla competizione organizzata sull'Isola di Man che è giunta nei giorni scorsi la SP7, provata dal nostro Loris Capirossi sul circuito di Aragon.
ESORDIO POSITIVO Lo scopo del test? Valutare la SP7 in modo da avere un primo riferimento su quello che potrebbe essere il fornitore ufficiale della prossima classe eMotoGP. E il risultato, alla fine, è stato incoraggiante: secondo il co-proprietario della Saroléa Bjorn Robbens l'ex iridato della 250 “è rimastoimpressionatodallapotenza del motoree dalbasso pesodella nostra moto. Questa versione è stata modificata appositamente per l'esordio in pista, mentre il modello originale ha corso al TT ed era registrato per circolare sulla strade pubbliche. Nel caso in cui fossimo selezionati comeCostruttore principale per il 2019, i nostri prototipi saranno molto simili a quello che ha gareggiato all'Isola di Man, perchè rispecchia lo spirito della nostra azienda”.