Con il 2019 Lorenzo è diventato ufficialmente un pilota della Honda. Scaduto il veto Ducati, ecco le prime parole del maiorchino
TERZA VITA Con il nuovo anno comincia anche in via ufficiale l'avventura di Jorge Lorenzo alla Honda, dopo una carriera di MotoGP spesa tra Yamaha e Ducati, lo spagnolo torna a correre per la casa che lo fece esordire nella classe 250 nel 2005. Lo spagnolo ha già condotto due test in sella alla Honda RC213V, quelli di fine stagione a Valencia e Jerez, ma non aveva ancora potuto rilasciare dichiarazioni essendo sotto contratto con la Ducati fino a fine anno. Con la mezzanotte di San Silvestro è invece iniziata anche la sua terza vita agonistica nell'olimpo delle due ruote.
IL REAL DELLE DUE RUOTE "Sono molto orgoglioso di appartenere a questa famiglia e di poter contribuire a renderla ancora più forte" - ha esordito Jorge Lorenzo, che il prossimo anno farà coppia con il più veloce del lotto, ovvero Marc Marquez - "La Honda ha il maggior numero di vittorie e titoli, nel calcio sarebbero il Barça o il Real Madrid, non esiste una squadra con più titli e più importanza a livello mondiale di questa."
PICCOLA E COMPATTA "L'anno scorso ho guidato una moto completamente diversa, molto grande e molto alta, forse un po' troppo per me" - ha proseguito Lorenzo riferendosi alla Ducati - "Mentre la Honda si adatta già meglio in termini di dimensioni: è più compatta e bassa e riesco a piegare meglio. Mi sento più a mio agio quando entro in curva perché più ti avvicini all'asfalto, maggiore è la confidenza che hai. Ho intravisto molto potenziale e ne ho ricavato buone sensazioni, come si è visto dalla mia faccia sorridente a fine test."
MAGGIORE REATTIVITÀ Rispetto alla passata stagione, quando per avere il nuovo serbatoio dovette insistere in Ducati, la cosa che ha più tranquillizzato Jorge è che i tecnici giapponesi stanno già adattando la moto alle sue richieste. "Una delle cose che mi ha colpito di più è stata la reattività del team e la capacità di reagire fornendo quello che uno chiede" - ha infatti spiegato Lorenzo - "Era stato abbastanza chiaro, la Honda aveva subito preso nota delle mie indicazioni e in pochi giorni avevano preparato tutto e avevo pronto un serbatoio quasi al 100% del mio gradimento."
RIVALITÀ POSITIVA Serbatoio a parte, il problema più grosso del 2019 sarà per Lorenzo l'ingombrante presenza di Marc Marquez. "Tutti i piloti hanno punti di forza e punti deboli, Marc incluso. Io cercherò di imparare dai suoi punti di forza e credo che lui cercherà di imparare dai miei. Ci spingeremo l'un l'altro. Io voglio batterlo e lui vorrà battermi e questo fa crescere sempre la squadra e aiuta a fornire nuovi progressi tecnici per la moto." E noi non vediamo l'ora di vederli duellare in pista.