Dopo l'incidente nel #GP di Catalogna, parla il campione del mondo Jorge #Lorenzo: #Iannone va squalificato
L’AC… CADUTO E due. Andrea Iannone ci è ricascato, ha affondato il tackle un’altra volta. Ha ritardato la staccata e ha fatto strike. Stavolta, però, colpendo il bersaglio grosso: il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo. Apriti cielo.
ROSSO DIRETTO Va da sé che uno così non gliele manda certo a dire. Lorenzo ha aspettato un po’, giusto il tempo di sbollire la rabbia per i punti persi (almeno 10, preziosi per il campionato). E poi ha sbottato. Ha messo la casacca da arbitro e ha estratto il cartellino rosso: “La penalità– Iannone per aver steso Lorenzo partirà ultimo ad Assen, nella prossimo GP, ndr – è anche troppo poco. Nel calcio alla seconda che combini ti buttano fuori – ha detto il maiorchino – in MotoGP ne devi commettere quattro”. E qui il dito punta tanto su Iannone quanto sul regolamento, che solo alla quarta scorrettezza fa scattare la squalifica dal seguente GP.
ERRARE E’ UMANO, PERSEVERARE… Il problema, però, non è solo il danno procurato. E’ la recidiva. “Iannone non impara dai suoi errori “ ha aggiunto Lorenzo, criticando anche il comportamento dell'abruzzese a fine gara: “La cosa che più mi dà fastidio è che non è nemmeno venuto a chiedermi scusa”. E rincara la dose: “Iannone ha sempre questo comportamento: non è mai colpa sua. E’ sempre sfortuna o colpa di altri. Ma avete visto tutti quello che è successo”.
PAROLA ALLA DIFESA Le scuse di Andrea Iannone alla fine sono arrivate, in qualche maniera: “Mi dispiace molto per quello che è accaduto con Lorenzo. Stavo facendo una bella gara, spingevo forte senza fare errori, tanto che stavo andando a prendere Jorge”. E infatti l’ha preso: in pieno. Ma non poteva farci nulla, a detta sua: “Non ho potuto fare niente per evitarlo. Ho frenato nello stesso punto dei giri precedenti, ma lui (Lorenzo, ndr) era molto lento. Purtroppo l’ho toccato e siamo caduti entrambi. Può sembrare che io sia arrivato molto più forte e che volessi superarlo, ma non è così. E anche analizzando la telemetria ne abbiamo avuto conferma”. Fatto sta che: strike due, punti zero. E quest’anno, per Iannone, è già la quarta “X”.