DUE MOTIVAZIONI Prima la pandemia e i lavori di omologazione della pista, ora la guerra. Non c'è pace per il Gran Premio della Finlandia, che non si svolgerà neanche quest'anno nelle date previste (8-10 luglio) e il cui esordio nel motomondiale è stato posticipato al 2023. Tra le motivazioni comunicate da FIM, IRTA e Dorna dietro l'annullamento dell'evento, infatti, c'è anche la situazione geopolitica internazionale, con la richiesta d'ingresso nella NATO da parte del paese scandinavo e la minaccia di un potenziale attacco russo dopo quello che sta coinvolgendo da mesi l'Ucraina.
Michele Pirro con la Ducati ai test al Kymi Ring del 2019
UNA GARA IN MENO Non è questa però l'unica motivazione. I lavori al KymiRing non sono ancora terminati e dopo l'ispezione dei vertici della MotoGP si è deciso di dare un altro anno agli organizzatori per farsi trovare pronti. Resta da capire se il Gran Premio sarà sostituito da un altro appuntamento, sebbene nelle note finali al comunicato si legge ''Il calendario finale della stagione 2022 di MotoGP diventa, a causa di quanto scritto, di 20 round''. L'evento finlandese si sarebbe dovuto svolgere in concomitanza con il Gran Premio d'Austria di Formula 1 a Spielberg e così, dopo la cancellazione del GP della Russia, salta un altro doppio weekend di gare F1/MotoGP.