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PAGELLE DEL QATAR La MotoGP è ripartita nella ventosa notte del Gran Premio del Qatar, ed è tempo di ricominciare a dare voti con le nostre pagelle di Losail. Facile assegnare la palma del migliore a Maverick Vinales, velocissimo per tutto il weekend e capace di ritrovare sé stesso in gara, con un successo di giustezza. Bravi anche i ducatisti sul podio con lui, Zarco e Bagnaia, mentre le ombre sono per Miller e Rossi, non per Morbidelli che è stato frenato da un problema tecnico. Tutti i voti di MotorBox, nel dettaglio, li trovate qui sotto!
MAVERICK VINALES - VOTO 10 Quando tutto gira come deve, questo ragazzo spagnolo vale Marc Marquez, e non è una blasfemia. Lo scorso anno partì forte con due secondi posti dietro Quartararo per poi perdersi nel corso della stagione. Quest'anno fa ancora meglio, con questa vittoria di sostanza e pazienza, attaccando nella seconda parte di gara e sgusciando via nel misto alle potentissime Ducati. Già domenica prossima ci sarà, sulla stessa pista, una repentina controprova per capire se dobbiamo inserire il nome di Top Gun tra i serissimi pretendenti al titolo o se abbiamo di fronte il solito ondivago ''Mav''. Intanto, fin qui, merita il massimo dei voti.
JOHANN ZARCO - VOTO 9,5 E pensare che quando approdò in Ducati nel 2020 sbuffava come un treno a vapore, sicuro di essere stato ingaggiato dalla squadra ultima ruota del carro. E invece già lo scorso anno ha potuto togliersi belle soddisfazioni, e il suo 2021 è partito alla grande con un concretissimo secondo posto, primo dei piloti con il missile Ducati sotto al sedere. Se solo la rossa di Borgo Panigale fosse migliore nel misto, potrebbe essere con costanza nei quartieri alti. Ah... e non dimentichiamo come sia diventato nel weekend l'uomo più veloce di sempre in sella a un prototipo MotoGP: 362,4 km/h...
FRANCESCO BAGNAIA - VOTO 9 La pole position siderale con nuovo primato della pista di Losail è un bel chiodo messo lì, forse già troppo in alto per molti anche per il prossimo weekend in cui si svolgerà il GP di Doha. Pecco è stato generoso e veloce, andando in testa e cercando di imporre il suo ritmo, ma in una pista mista come Losail bisogna anche salvare un po' le gomme, e gli ultimi giri sono stati duri. Poco male, fa tutto esperienza e domenica partirà con la possibilità di fare anche meglio. Intanto il suo secondo podio in MotoGP è un ottimo risultato al debutto con il team ufficiale Ducati.
JOAN MIR - VOTO 8 Occhio a dare per sconfitto il campione del mondo, se non avesse commesso un piccolo errorino in staccata all'ultima curva, forse sarebbe stato imprendibile anche per la mostruosa potenza delle Ducati di Zarco e Bagnaia che lo hanno beffato allo sprint. Scattato dalla decima posizione, ha completato l'ormai ennesima rimonta della sua carriera, con pazienza e senza esitazioni, saltando come birilli tutti quelli che si è trovato davanti compreso il compagno Rins e il bizzoso Quartararo. C'era riuscito alla grande anche con i ducatisti, gli serviva forse un giro in più o una staccata ''alla morte'' in meno. E se domenica prossima riuscirà a partire un po' più avanti...
FABIO QUARTARARO - VOTO 7 Non è un brutto risultato quello di Fabio Quartararo, ma messo a paragone con quanto fatto dal compagno, è ovvio che perda di concretezza. In una prima fase di gara sembrava quello più in palla, poi però ha chiesto troppo alle sue gomme ed è stato saltato dal compagno, rimanendo a lottare ai piedi del podio tutta la gara. Alla fine, su Rins, l'ha spuntata, ma per i primi quattro posti non c'è stato nulla da fare.
ALEX RINS - VOTO 7 Vale lo stesso discorso fatto per Quartararo, se vediamo a cosa è riuscito a fare Mir, la sua prestazione perde di consistenza, ma in realtà è stato bravo a rimontare presto e portarsi sui cinque in fuga, iniziando a battagliare. Anche lui però, così facendo, ha chiesto troppo alle sue gomme, ed è stato costretto ad arrendersi a chi veniva da dietro (Mir, appunto) e a chi gli stava davanti.
ALEIX ESPARGARO - VOTO 8 L'Aprilia di questo 2021 è una delle più belle sorprese della MotoGP. Da fanalino di coda senza se e senza ma, a moto che se la può giocare pre piazzamenti di prestigio in una sola stagione. Non va dimenticato, però, come molto sia farina del sacco di Aleix Espargaro, in grado di essere velocissimo in qualifica, e di condurre una gara intelligente, lasciando spazio ai più forti, per poi recuperare qualche posizione nel finale, concludendo con un dignititosissimo settimo posto, con tanto di porta chiusa in faccia al fratello.
POL ESPARGARO - VOTO 7 Ed eccolo il fratello di Aleix, l'unica nota positiva di tutto il weekend in casa Honda. Il suo valore lo conosciamo e da qui in avanti potrà solo migliorare, intanto su una pista che ha messo in crisi un po' tutti i piloti della casa giapponese, ha condotto una accorta rimonta, riuscendo nel finale a tornare sotto forte, anche se per una manciata di millesimi non ha raccolto la posizione del fratello. È chiaro però che con una Honda si deve fare di più, e se dovesse ripetere lo stesso risultato il prossimo weekend, senza migliorarlo, non sarebbe certo un segnale positivo.
JACK MILLER - VOTO 5 La prima insufficienza di giornata va a lui, per molti il favorito della vigilia dopo quanto fatto vedere nei test in Qatar e, anche, nelle prove libere. Thriller Miller è stato sbiadito parente del pilota che ci attendevamo in questo fine settimana sin dalle qualifiche, quando ha preso oltre quattro decimi dal compagno. In gara, poi, dopo il guizzo in partenza, è subito calato. Nella fase centrale della gara sembrava potesse tornare su bene, ma era una mera illusione e il calo successivo è stato quello definitivo. Urge correre ai ripari e capire cosa non ha funzionato a partire già dalle prove libere del GP di Doha.
ENEA BASTIANINI - VOTO 9 Vi sembra un voto esagerato? Allora mettiamola così: il ragazzo è alla primissima gara in MotoGP, la sua Ducati è sì potente, ma non è la versione aggiornata che hanno a disposizione i quattro ''ufficiali''. Anche fisicamente Enea non era pronto all'enorme sforzo che richiede gestire tutta la potenza del motore desmodromico, tant'è vero che ha candidamente ammesso di aver avuto le braccia molli per gli ultimi cinque giri. Ciò nonostante è arrivato nella top 10, a 9 secondi dal vincitore, stracciando gli altri due rookie. Per il debutto tra i grandi è ben più di ciò che gli si chiedeva.
VALENTINO ROSSI - VOTO 5 Sembra di riscrivere sempre lo stesso romanzo, per cui saremo sintetici: il problema cronico di Valentino è far vivere la sua gomma posteriore, morta anche in questo caso dopo pochi passaggi e sulla stessa pista sulla quale, con la stessa moto e assetti diversi, Vinales e Quartararo hanno fatto ben meglio. Va detto che i tempi raccontano anche un'altra storia, e negli ultimi passaggi Rossi era il più veloce in pista. E dunque? La sensazione è che con il correttivo giusto possa fare bene, molto bene: ben più facile a scriverlo che a farlo. Va detto anche che, senza la sportellata presa da Binder, sarebbe probabilmente finito in top ten, non sufficiente comunque, ma sarebbe stato già qualcosa.
FRANCO MORBIDELLI - VOTO SV Ha corso tutta la gara con un problema serio sulla sospensione posteriore, che - di fatto - è stato come se non l'avesse avuta per tutta la gara. La sua non è una prestazione valutabile, anche perché per tutto il weekend era stato velocissimo e con un passo gara in linea con quello dei piloti finiti a podio. Se tutto andrà bene, potrebbe rifarsi già questa domenica, affidabilità del mezzo permettendo.
GLI ALTRI IN BREVE
STEFAN BRADL - VOTO 6 L'undicesimo posto non è malaccio, a poco più di quattro secondi da Pol Espargaro. Ha già dimostrato di non essere solo un test rider, ma se vuole lasciare il segno deve fare di più.
MIGUEL OLIVEIRA - VOTO 6 Nel naufragio delle KTM a Losail è stato l'unico a far vedere qualcosa di buono, soprattutto nelle prime fasi, poi però è calato nel finale. La sufficienza è dovuta per gli evidenti limiti del mezzo tecnico.
BRAD BINDER - VOTO 5 E vanno bene i limiti della KTM, ma tra il vizietto delle sportellate e i secondi incassati dal compagno, il voto cala.
JORGE MARTIN - VOTO 6 Era la prima gara in MotoGP, ha fatto una partenza supersonica, da P13 a P3, ma ha chiesto tutto alle gomme praticamente nei primi cinque giri, poi è letteralmente crollato. Questione di inesperienza, ma il ragazzo ha la stoffa.
LUCA MARINI - VOTO 6 Non ci sentiamo di dare l'insufficienza a Luca alla sua prima gara tra i grandi, il 16° posto va bene ed è il mattoncino di partenza su cui costruire esperienza e risultati.
IKER LECUONA - VOTO 5 Un po' in ombra per tutta la gara, non è ai livelli degli altri piloti KTM (anche di Petrucci, che pure ha chiuso un weekend negativo), ha portato la moto alla bandiera a scacchi, ma nulla di più.
LORENZO SAVADORI - VOTO SV Corre con la spalla ancora malconcia, in queste condizioni non è valutabile, gira più piano di una Moto2.
DANILO PETRUCCI - VOTO 4 La sua gara è durata due curve, ed è un peccato, perché ha solo bisogno di stare in sella e macinare km per migliorare, e sappiamo che può farlo bene.
TAKA NAKAGAMI - VOTO 4 Era stato il più costante pilota del 2020, ma il 2021 è partito sotto tutta un'altra luce: caduto dopo una manciata di giri.
ALEX MARQUEZ - VOTO 4,5 Lui metà gara l'ha fatta, e stava lottando nella pancia del secondo gruppone, ma se si finisce nella ghiaia, il voto non può essere positivo.