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LE PAGELLE DI ALCANIZ Enea Bastianini e Francesco Bagnaia una spanna sopra a tutti nel Gran Premio di Aragona! I due Ducatisti fanno la differenza, ma Aleix Espargaro (Aprilia), Alex Rins (Suzuki) e Luca Marini (Ducati) meritano anch'essi dei bei voti! Marquez e Quartararo non sono valutabili. Di seguito tutti i voti della gara iberica.
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A BEAUTY from The Beast! 💯
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This time @Bestia23 does get the better of @PeccoBagnaia! 🔥#AragonGP 🏁 pic.twitter.com/QE10tESSXm
ENEA BASTIANINI - VOTO 10 Quando è in giornata Enea Bastianini diventa imbattibile per chiunque. E dire che oggi, senza quell'errorino commesso subito dopo aver passato Bagnaia verso metà gara, avrebbe potuto probabilmente vincere con meno fatica. La sensazione è che, come aveva la moto in mano lui, oggi, non l'aveva nessuno, neanche Pecco. Con la quarta vittoria dell'anno e la caduta di Quartararo, Enea si rilancia nella lotta iridata. Deve recuperare 48 punti a Quartararo, 38 a Bagnaia e 31 ad Espargaro, impresa ai limiti del possibile ma chi avrebbe detto che questo ragazzo avrebbe vinto quattro gare quest'anno, alzi la mano.
FRANCESCO BAGNAIA - VOTO 9,5 La quinta vittoria consecutiva non arriva per appena 42 millesimi, ma oggi ''Pecco'' ha dimostrato di poterlo vincere questo mondiale, correndo con il cervello, proprio quello che deve usare se vuole farcela. Il toriense ha praticamente condotto tutta la gara dal primo all'ultimo giro, se si eccettua un breve sorpasso di Bastianini. Poi però, sempre la Bestia, è tornato sotto nel finale, beffando il suo futuro compagno di team nel finale e privandolo di 5 preziosissimi punti. Poco male, il divario dalla vetta è ora di appena 10 punti, e con 5 gare da disputare è tutto nuovamente in ballo, con Pecco che ha rimontato 81 punti nelle ultime cinque domeniche.
Epic. Just absolutely epic. 😎#AragonGP 🏁 pic.twitter.com/lr9TyN9vas
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ALEIX ESPARGARÒ - VOTO 8 Ha vinto una sola gara quest'anno, in Argentina, eppure è lì a giocarsi il mondiale con chi di gare ne ha vinte 6, 4 o 3. Questo significa che è costante, non sbaglia, non cade (se non lo sdraiano) e, soprattutto, è veloce. Oggi ha battuto un Brad Binder in giornata e si è preso il sesto podio dell'anno, quanto basta per ritrovarsi a 17 punti da Quartararo quando mancano ancora cinque weekend all'epilogo. E tutto questo partendo dalla Q1, dopo essere rimasto fuori nelle FP3 per pochissimi centesimi, un altro indizio della sua infinita integrità mentale.
BRAD BINDER - VOTO 8 Un altro pilota che tra le sue doti migliori ha la regolarità. A parte lo zero in Portogallo, Binder è sempre arrivato al traguardo, e oggi ha messo in piedi una delle gare più concrete dell'anno, dopo il podio di Losail. Al via è scattato come un fulmine, balzando addirittura in seconda posizione prima di farsi superare dal travolgente Bastianini. Per più di metà gara è riuscito quasi a seguirlo, poi le gomme gli hanno presentato il conto nel finale, ma - pur passato da Espargaro - alla fine è rimasto lì con lui e Miller a giocarsela per il podio, sfuggito per pochi decimi.
Change for third! 🔄@AleixEspargaro dives under @BradBinder_33! 😮#AragonGP 🏁 pic.twitter.com/PiuzOlHTl1
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JACK MILLER - VOTO 7,5 Dopo lo scoppiettante avvio, in cui aveva mantenuto la seconda piazza per poi perderla e riconquistarla, in un giro ha perso tre posizioni e sembrava il preludio della fine. E invece Jack è rimasto lì per tutta la gara, e fino alla fine ha continuato a mettere pressione a Espargaro e Binder. Il quinto posto non è per nulla un risultato negativo e lo salda proprio alla quinta posizione in classifica.
ALEX RINS - VOTO 8,5 Il premio del pilota più sfigato lo vince lui. Il primo giro l'ha passato a fare lo slalom tra Quartararo e Nakagami, costretto a risalire dall'ultima posizione. Per tutta la prima parte di gara ha girato con lo stesso ritmo di Bagnaia e Bastianini, poi nel finale è calato un pelo ma in ogni caso ha chiuso allo sprint con Zarco, Marini e Martin, concludendo nello stesso secondo dei tre ducatisti.
More lap 1 drama! 💥
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Thankfully everybody was able to avoid @takanakagami30 as he slid down the road! #AragonGP 🏁 pic.twitter.com/bbq1MS7aM1
LUCA MARINI - VOTO 7 Danneggiato anch'esso dagli incidenti in partenza, il ragazzo del team VR46 ha rimontato nel corso della gara, conlcudendo a un soffio dalla sesta posizione, restando in scia a Jorge Martin ma riuscendo a sorpassare Zarco, Marquez, Oliveira e Bezzecchi.
GLI ALTRI IN BREVE
MARC MARQUEZ - VOTO SV Un rientro coi botti, ma non del tipo che voleva lui. Dopo una super partenza, causa due incidenti che solo per miracolo non hanno conseguenze serie, non per colpa sua.
FABIO QUARTARARO - VOTO SV Non aveva fatto una gran partenza, sverniciato dalle moto più potenti della Yamaha, ma sulla caduta non poteva fare assolutamente nulla. Meno male che se l'è cavata con un'ustione
TAKAAKI NAKAGAMI - VOTO SV Dopo il miglior tempo nel warm up era partito a spron battuto, ma il contatto con Marquez è stato tanto sfortunato quanto pericolos. Anche lui, alla fine, può considerarsi fortunato.
JORGE MARTIN - VOTO 6,5 Gara consistente per lo spagnolo che termina in una buona sesta posizione. Ha tre Ducati davanti però, e neanche così vicino, e senza avere problemi al via con le cadutte.
JOHANN ZARCO - VOTO 6 La prestazione del francese è stata buona, sul livello di quella del compagno di squadra, se non fosse che, alla fine, è stato superato da Marini.
MARCO BEZZECCHI - VOTO 6 Ricordiamoci semrpe che stiamo parlando di un rookie, anzi, del miglilor rookie. Detto ciò il decimo posto sembra poco dopo la settima piazza in griglia e le buone prove sul ritmo gara.
MIGUEL OLIVEIRA - VOTO 5,5 Sembrava un weekend simile a quello di Binder, che però si è tenuto fuori dagli impicci con una super partenza, mentre lui è rimasto impelagato in decima posizione, calando nel finale.
ALEX MARQUEZ - VOTO 6 Il migliore pilota della Honda è lui, 12° dopo aver anche assaporato la top ten. La casa nipponica, a oggi, sembra essere con la più difficile da guidare, e lui rifila 9'' all'ufficiale Espargaro.
POL ESPARGARÒ - VOTO 4,5 Da quando ha perso la sella in Honda non ha avuto sussulti. Il 15° posto di oggi a 9'' dalla Honda clienti di Marquez dice quasi tutto. Speriamo che nel 2023 in GasGas si rilanci.
MAVERICK VIÑALES - VOTO 6 La caduta nelle qualifiche (la prima dell'anno) l'ha un po' condizionato, poi il dribbling di Nakagami è stata la prova tombale alle sue aspirazioni. Il 13° posto è sufficiente, per oggi.
CAL CRUTCHLOW - VOTO 7 Il tester della Yamaha rileva Dovizioso e fa subito una buona gara, finendo nei punti e precedendo il compagno Darryn Binder e il pilota ufficiale Franco Morbidelli.
Great job from the returning @calcrutchlow to be top Yamaha! 👏
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But he's got company from Maverick! ⚔️#AragonGP 🏁 pic.twitter.com/ZnLW6bjrjS
REMY GARDNER - VOTO 6 I punti non arrivano, ma lui continua a mostrare di gradire la KTM più di Raul Fernandez. Peccato che andrà in Superbike mentre lo spagnolo ha già un posto in GasGas.
FRANCO MORBIDELLI - VOTO 5 Qualche anno fa questa era stata la sua pista. Oggi, invece, non trova il bandolo della matassa, considerando che anche lui è stato molto penalizzato dall'incidente di Nakagami.
FABIO DI GIANNANTONIO - VOTO 5 Il romano sfila nelle retrovie dopo aver sfiorato Nakagami, il problema è che a danneggiare la sua gara non è questo l'episodio, ma l'assenza del passo del compagno.
RAUL FERNANDEZ - VOTO 4 Sarà anche un rookie ma questo primo anno in MotoGP di Raul è molto, molto deludente. Il 20° e ultimo posto non rende giustizia al suo talento ma è lo specchio della stagione.
DARRYN BINDER - VOTO 5,5 Alla fine, con una moto inferiore, chiude davanti a Di Giannanotnio e Fernandez. Non una grande consolazione, ma un pizzico di iniezione di fiducia per lui.