LE PAGELLE DI SPIELBERG Il Gran Premio d'Austria vede la prestazione mostruosa di Francesco Bagnaia, imbattibile oggi tra le curve del Red Bull Ring. Bravi anche i due saliti sul podio con lui, Brad Binder e Marco Bezzecchi, ma anche Marini e Quartararo. Sulla tabella dei bocciati ci sono Miller e Zarco.
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FRANCESCO BAGNAIA - VOTO 10 & LODE Pole position, giro veloce, vittoria nella sprint e vittoria nella gara domenicale, entrambe con tutti i giri in testa. Se non è una dittatura questa, poco ci manca. ''Pecco'' sembra avere in mano la GP23 come aveva lo scorso anno la GP22 e in un quadro di avversari che si complica la vita da solo e che si intercambia di gara in gara, lui rimane la costante del campionato. 62 punti di margine su Martin e 68 su Bezzecchi non sono ancora una ipoteca sul titolo, ma, anche qui, poco ci manca. Nulla da aggiungere se non una citazione di Valentino Rossi subito dopo la bandiera a scacchi: ''non ha sbagliato neanche una curva''. Impeccabile.
50 Grand Prix podiums for @PeccoBagnaia! 🏆
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That number is only going to keep on growing! 📈#AustrianGP 🇦🇹 pic.twitter.com/WWiMOi70O2
BRAD BINDER - VOTO 9 Come ieri ci ha provato, ha seguito Pecco in ogni angolo di ogni curva del Red Bull Ring, ci ha pure provato nei primi giri ad attaccarlo, ma quando Bagnaia ha in mano la sua moto come oggi, non ce n'è per nessuno. È stato scarrozzato in giro per la pista per mezza gara, poi ha perso il traino e ha dovuto mollare. Bravo comunque a non farsi riprendere da nessun'altra Ducati, a dare ancora maggior valore all'impresa del vincitore e a dimostrare come ci abbia messo del suo. D'altra parte, anche Binder ci ha messo ben del suo, visto che a guardare le altre KTM sono arrivate tutte ai margini della zona punti. Chapeau per un pilota sempre più granitico che si merita al 100% il rinnovo arrivato in questi giorni.
MARCO BEZZECCHI - VOTO 8 Il pasticcio è arrivato al sabato mattina, quando non è riuscito a fare un giro simile a quello del venerdì, ossia il nuovo record della pista di Spielberg. Partendo settimo è rimasto coinvolto senza colpe nel disastro al via della sprint e oggi ha fatto il massimo possibile, tornando su piano piano e conquistando il podio al termine di un duello furibondo con Alex Marquez. Resta ancorato a qualche chance di titolo, certo se l'amico Pecco va così, è più plausibile lottare per la seconda piazza e per il titolo nella classifica team, ma ancora qualche ottima carta da calare il Bez ce l'ha visto che arrivano piste dove va davvero forte.
Bez is a whole mood! 🤩#AustrianGP 🇦🇹 pic.twitter.com/i2jo51e80L
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LUCA MARINI - VOTO 7,5 La differenza tra Bezzecchi e Marini sta tutta nel modo in cui hanno superato Alex Marquez. Bez ci ha messo 5-6 giri, con due tentativi alla ''speraindio'', come definito dallo stesso. Luca ha analizzato, studiato la situazione e si è infilato perfettamente in curva 1 al primo tentativo. Un chirurgo. Gli manca però forse un pizzico di... qualcosa per stare con il compagno, se capirà cos'è quel qualcosa, dinventerà un osso ancor più duro per chiunque. Intanto si prende un ottimo quarto posto, riscattando la sfortunata gara sprint nella quale è giunto il contatto con Martin. Il suo obiettivo è la top 5 finale ed è tutt'altro che fuori portata.
ALEX MARQUEZ - VOTO 7 In scena oggi l'ennesima puntata dell'Alex Marquez rinato da quando guida una Ducati. Al via della gara il bicampione del mondo della Moto2 era tra i più veloci, ed è stato sul podio virtuale meritatamente per buona parte del GP. Ha chiesto forse un po' troppo alle sue gomme, staccando sempre fortissimo, e alla fine ha dovuto arrendersi ai due della VR46, ma questo nulla toglie al suo graditissimo processo di rinascita, lo stesso che vorrebbe intraprendere presto il fratello.
The boss loves it! 🙌@Luca_Marini_97 is into 4th! 💪#AustrianGP 🇦🇹 pic.twitter.com/xWxsEEtnAh
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MAVERICK VIÑALES - VOTO 6,5 Va bene che l'Aprilia non ha lo stesso dispositivo di partenza di KTM e - da questo GP - di Ducati, però non può essere sempre colpa della moto. Anche oggi perde diverse posizioni al via, non tante quante quelle di ieri, e poi innesca una rimonta che però si arena in sesta piazza. È stato comunque bravo a non farsi riprendere da Jorge Martin e a tenerlo a distanza, non aveva però il ritmo dei cinque piloti davanti a lui. Una cosa è però certa: vale più della decima posizione che occupa nel mondiale, ma deve ancora dimostrarlo.
JORGE MARTIN - VOTO 7 Ieri era stato fin troppo spregiudicato, ha conquistato un terzo posto nella sprint che - al netto della penalità ricevuta a fine gara - non avrebbe dovuto essere suo, sebbene sia stato emblematico della sua bravura e delle sue potenzialità. Oggi è scattato bene, è scivolato in 13° piazza dopo il long-lap, e poi ha rimontaato quel che ha potuto. Una giornata più positiva per la prestazione che per i punti raccolti. 62 da recuperare a un Bagnaia così sono tanti, ma mancano dieci gare e se si fanno i conti, 6,2 punti a gara da recuperare non sembrano poi così impossibili.
🔄 @88jorgemartin hasn't made too much progress since his long lap
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But he has now found a way past @FabioQ20! ⚔️#AustrianGP 🇦🇹 pic.twitter.com/O9nLyFLPNU
FABIO QUARTARARO - VOTO 7,5 Gran bella prestazione di Fabietto, che all'ombra dei mastodontici problemi della sua moto, riesce persino a mettersi dietro qualche Ducati e qualche KTM, guidando con saggezza e recuperando nel finale fino a un'ottava posizione che ha quasi del miracoloso. Date un mezzo degno a questo ragazzo, pardonne, a questo campione del mondo, e ci divertiremo per i dieci anni a venire.
GLI ALTRI IN BREVE
ALEIX ESPARGARO - VOTO 6 Un weekend che non è né carne né pesce per lo spagnolo, sempre dietro al compagno come prestazioni. Un piccolo passo indietro dopo la favolosa gara di Silverstone.
ENEA BASTIANINI - VOTO 6 Un piccolo passettino in avanti per Enea, che era partito bene. Però non ha ancora in mano la GP23, e per questo perde la chance di lottare per il 6°-7° posto. Ne ha di strada da fare.
FRANCO MORBIDELLI - VOTO 7 Vale il discorso fatto per Quartararo, molto positivo oggi, sui limiti di performance della Yamaha (arriva a 2'' scarsi dal compagno). E il prossimo anno se arrivasse una Ducati...
MARC MARQUEZ - VOTO 6 Resta il più grande punto interrogativo della griglia. Migliore tra gli Honda e da 18° a 12°. Resta un fatto: sarebbe un buon bilancio per tanti ma non per uno che di nome fa Marc Marquez.
JOHANN ZARCO - VOTO 4,5 Nel giorno dell'annuncio dell'addio ufficiale al team Prima Pramac e alla Ducati, arriva una prestazione impalpabile. Mai in gara per le posizioni che contano.
JACK MILLER - VOTO 3 Il suo calo dopo i primi giri sta diventando un caso. Se non avesse un contratto già in tasca, rischierebbe anche lui per far posto ad Acosta. Un GP da gambero professionista: da 3° a 15°!
AUGUSTO FERNANDEZ - VOTO 5,5 Cresce un po' nel finale e riesce a sopravanzare anche Miller, ma davanti al compagno ci arriva solo grazie alla penalizzazione ricevuta da Pol per track limits.
POL ESPARGARO - VOTO 6,5 Peccato per i track limits che lo retrocedono da 14° a 16°, dopo una gran partenza scivola indietro, ma è anche normale dopo mesi di ospedale, ci vuole tempo per ricostruire il fisico.
FABIO DI GIANNANTONIO - VOTO 4 Oltre a Zarco, è lui a rischiare tantissimo il suo posto in Ducati, e se continua così forse è meglio riciclarsi in Superbike, dove può ritrovare fiducia e fare davvero la differenza.
TAKAAKI NAKAGAMI- VOTO 5,5 Dopo Marquez è il più competitivo in Honda, ci mette sempre il suo ma forse non è più abbastanza, visto che 32 secondi dal leader e 9 da Marc forse sono un po' troppi.
RAUL FERNANDEZ - VOTO 5 Continua a essere un oggetto misterioso, oggi non vede la bandiera a scacchi per un giro, ma la sua prestazione non era comunque un granché.
JOAN MIR - VOTO 3 Ennesima caduta, non vede il traguardo di domenica dal primo GP dell'anno, quando fu 11° a Portimao. Va bene che la Honda è quella che è, ma almeno arrivare al traguardo.
LORENZO SAVADORI - VOTO 6 Fa il suo: raccoglie dati, porta la moto al traguardo e lo fa senza arrivare neanche ultimo. Non serve altro, ma ovviamente non può prendere più del minimo sindacale.
IKER LECUONA - VOTO 6 Da substitute rider fa quello che può con quello che ha. Ultimo a 4 secondi dal tester dell'Aprilia Savadori, che ha comunque una moto più facile della sua. Difficile inveire su di lui
MIGUEL OLIVEIRA - VOTO SV Ritirato a metà gara per un problema tecnico quando era nella pancia del gruppo. Stava facendo una discreta gara, difendendosi da Martin con il coltello tra i denti.