#MotoGP2016 al #DutchGP è ancora la Ducati davanti a tutti con Andrea Dovizioso in Pole
QUALIFICHE 1 Per la prima volta quest’anno le qualificheiniziano con la pioggia e, sempre per la prima volta, si parte con le Michelin da bagnato. Fattore, questo, che ha aggiunto un ulteriore elemento di difficoltà, visto che le rain sono ancora poco conosciute per tutti e il lavoro fatto ieri, se non pioverà, sarà più utile in gara domani. Nella gara precedente era toccato ad AndreaDovizioso e qui ad Assen, tra i piloti ufficiali nelle Q1 è stato il turno di DaniPedrosa, costretto alla prima parte delle qualifiche perché fuori dai miglioridieci crono nella combinata delle FP3. La differenza, però, qui in Olanda sta nel fatto che la Hondanumero26non riesce a passare nelle Q2 e si schiera in sedicesima posizione della griglia di partenza. Tra la moto e la pioggia oggi proprio nulla è girato giusto per il pilota spagnolo che torna ai box visibilmente molto contrariato! Tra gli undici piloti in pista per le qualifiche uno, PolEspargarò e YonnyHernandez sono stati i due piloti più veloci e hanno avuto accesso alle Q2.
COLPO DI CODAAndreaDovizioso conquista la pole qui ad Assen e porta la Ducati sulla primacasella in grigila di partenza per la prima volta quest’Anno. Le Q2 sono iniziate con la pioggia, ma la situazione è migliorata molto velocemente e il pilota forlivese rientra ai box all’improvviso negli ultimi minuti, chiede la gomma più dura da bagnato che il team monta in tempi record, e sigla il tempo di 1.45.246. Stessa tattica per ValentinoRossi che chiude le qualifiche con il secondo miglior crono a 715 millesimi dalla Ducati numero 4. Sempre una Ducati per la terzacasella della prima fila, quella di ScottRedding gestita dal team Pramac, che chiude il sabato a 1.066 secondi dal best lap di oggi. Questi tre piloti hanno fatto l’ultimo giro uno in fila all’altro, con Dovizioso dietro a Rossi (davanti a tutti) che ammette anche un po’ di fortuna nell’essere uscito dietro al nove volte iridato.
RIFLESSI PRONTIMarcMarquezcade durante la prima parte delle Q2, ma corre subito ai box saltando al volo sullo scooter (prende quello che stava usando il fotografo Tino Martino del team di Lucio Cecchinello). La sua squadra sistema la seconda moto in tempi record, perché era settata per situazione di pista più asciutta e alla fine la Honda numero 93 rientra e sigla il quartomigliorcrono di oggi a 1.184 secondi da Dovizioso. Insomma, roba da dare lezioni alla Formula uno!
DAVANTI AGLI UFFICIALICalCrutchlow, YonnyHernandez e PolEspargarò chiudono rispettivamente in quinta, sesta e settima posizione con tre moto clienti di tre Case diverse Honda, Ducati e Yamaha. AleixEspargarò, piazza la sua Suzuki Ufficiale in ottava posizione e AndreaIannone, dopo l’ottima prestazione di ieri, chiude la terza fila con il nono tempo, un po’ penalizzato dalla scelta di fare le Q2 con gomme intermedie. Abbastanza soddisfatto anche DaniloPetrucci, decimo con la seconda ducati del team Pramac.
RETROVIE Oltre a DaniPedrosasedicesimo, anche JorgeLorenzo non riesce a prendere confidenza con il tracciato di Assen, cade nelle FP4 e chiude le qualifiche del Sabato in undicesimaposizione a ben 2.651 secondi dal miglior crono di oggi. Dietro di lui, la Suzuki di MaverickVinales, dodicesimo ad oltre tre secondi di ritardo dalla pole e autore di una caduta nelle primissime fasi delle Q2.
ITALIA DAVANTI Nella categoria minore, qui ad Assen la prima fila della Moto3 è stata dominio esclusivo dei piloti italiani. Enea Bastianini porta la sua Honda del Team Gresini in pole e si mette dietro tutto il terzetto dei piloti dello Sky Racing Team con Andrea Migno secondo, l'esordiente Nicolo Bulega terzo e Romano Fenati quarto. Sempre tricolore verde bianco e rosso per la nona e la decima posizione, rispettivamente nelle mani di Fabio Di Giannantonio, compagno di squadra del poleman di giornata, e Francesco Bagnaia con la Mahindra.
COSI ALLA PARTENZA1) Andrea Dovizioso, Ducati 1.45.246; 2) Valentino Rossi, Yamaha 1.45.961; 3) Scott Redding, Ducati 1.46.312; 4) Marc Marquez, Honda 1.46.430; 5) Cal Crutchlow, Honda 1.46.568; 6) Yonny Hernandez, Ducati 1.46.828; 7) Pol Espargarò, Yamaha 1.46.997; 8) Aleix Espargarò, Suzuki 1.47.116; 9) Danilo Petrucci, Ducati 1.47.601; 10) Jorge Lorenzo, Yamaha 1.47.897; 11) Maverick Vinales, Suzuki 1.47.415; 12) Hector Barberà, Ducati, 1.48.830; 13) Bradley Smith, Yamaha 1.48.909; 14) Alvaro Bautista, Aprilia 1.49.163; 15) Dani Pedrosa, Honda 1.49.364; 16) Eugene Laverty, Ducati 1.49.678; 17) Stefan Bradl, Aprilia 1.49.685; 18) Jack Miller, Honda 1.49.775; 19) Tito Rabat, Honda 1.49.779; 20) Michele Pirro, Ducati 1.50.204; 21) Andrea Iannone, Ducati 1.47.567;