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LE PAGELLE DI AUSTIN Il Gran Premio delle Americhe premia chi non è caduto, ma stavolta sono molte di più le insufficienze che le sufficienze. Rins è ineguagliabile, Marini e Quartararo sono encomiabili. Bagnaia, invece, cade per la seconda volta e nonostante un potenziale devastante, becca un'insufficienza grave. Lui come tanti altri. Di seguito i voti completi a tutti e 22 i piloti del weekend di Austin.
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ALEX RINS - VOTO 10 La Honda la sa guidare solo Marquez? Ditelo a lui, al quale affidano la moto clienti del team di Lucio Cecchinello, considerando Mir più futuribile e meritevole del team ufficiale Repsol, e invece Alex in queste prime fasi del mondiale sta facendo vedere le cose migliori - e per distacco - tra tutti i piloti della casa di Tokyo. Certo, questa era anche una delle sue piste (ci ha vinto con oggi quattro volte, due in MotoGP), ma lo spagnolo è stato impeccabile, mettendo pressione a Bagnaia nei primi giri e costringendolo all'errore, dopodiché ha dominato senza alcun timore per tutto il resto del GP. Chapeau!
🥇 #Moto3 2013
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🥇 #Moto2 2016
🥇 Suzuki 2019
🥇 Honda 2023 @Rins42 is a COTA master! 🤠#AmericasGP 🇺🇸 pic.twitter.com/v8FnjWHADN
FRANCESCO BAGNAIA - VOTO 3 Se questo non fosse il campionato delle sprint e delle 42 gare (21+21), staremmo parlando di un Pecco in versione prima parte del 2022, con un avvio stentato e con tante cadute. La realtà dei fatti è che il campione del mondo sta sprecando una valanga di punti ''facili'', o almeno tali li fa sembrare lui per come guida. Poi qui, come in Argentina arriva l'errore quando è al comando. Senza i 33 punti della sprint starebbe annaspando a metà classifica, con i 50 punti persi, invece, sarebbe già in fuga iridata. Fortunatamente per lui il mondiale è ancora molto, molto, lungo.
CAN YOU BELIEVE IT? 😱@PeccoBagnaia makes ANOTHER MASSIVE mistake! 🤯#AmericasGP 🇺🇸 pic.twitter.com/jdp34GTWti
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LUCA MARINI - VOTO 8,5 Con costanza e perseveranza si raggiungono grossi risultati, e Luca Marini oggi avrebbe probabilmente lottato per il podio anche senza che cadessero Bagnaia e Miller. Gli errori dei due ex compagni in Ducati gli hanno solo facilitato il compito, e così dopo aver superato Quartararo ha provato a vedere se fosse possibile riprendere Rins. Capito che non lo era, ha tirato i remi in barca e portato a casa il suo primo podio in carriera in MotoGP. Bravo Luca, questo è solo il primo passo.
Absolutely nothing @FabioQ20 could do about that! 💨@Luca_Marini_97 blasts through to 2nd! 🔄#AmericasGP 🇺🇸 pic.twitter.com/1CFgsTx805
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FABIO QUARTARARO - VOTO 9 Merita mezzo punto in più di Marini perché non si può non fare la tara con il mezzo tecnico. Sembra una tiritera, ma la Yamaha quest'anno è inferiore a quella del 2022, e ciò nonostante il francese è tornato - dopo le difficoltà argentine - a guidarla come meglio non si può. Il vantaggio sul compagno parla chiaro: 15 secondi circa, e oggi sono tutti nel polso di Fabio (come però, in Argentina, lo stesso discorso sarebbe calzato a pennello per la splendida gara del Morbido).
MAVERICK VIÑALES - VOTO 7 Parte malissimo, dalla ottava posizione scivola indietro prima di rimboccarsi le maniche e cominciare a rimontare, sia grazie alle tante cadute, sia alle sue manovre. La sfida con Oliveira e Zarco è stata vinta, poi si è tolto lo sfizio di superare anche il leader della classifica iridata Marco Bezzecchi, oggi per nulla a suo agio sulla pista texana. Bravo Maverick, senza contare che sia il Bez che Bagnaia, potrebbero essere suoi rivali fino alla fine su piste che gli calzano meglio di quella odierna.
MARCO BEZZECCHI - VOTO 6 Il sesto posto gli vale la sufficienza. Oggi non era il Bez che abbiamo visto nelle prime due uscite, ma qui in Texas non si è trovato per nulla a suo agio, non riuscendo a seguire il compagno Marini e, anzi, venendo riacchiappato dal gruppetto dietro che l'ha fagocitato quasi in toto. L'unica consolazione, essere riuscito a tenersi dietro Zarco e aver mantenuto la testa del mondiale grazie all'errore di Bagnaia. 11 punti sono nulla in questa fase del mondiale, ma intanto davanti c'è ancora lui, perché oltre ad andare forte, conta anche restare in piedi.
GLI ALTRI IN BREVE
ALEX MARQUEZ - VOTO SV Non aveva fatto la partenza del secolo ma era lì in gara nel gruppone, purtroppo al suo interno si sdraia Martin e il fratello di Marc torna a casa dal Texas con zero punti.
We've lost @alexmarquez73 and @88jorgemartin immediately! 😮#AmericasGP 🇺🇸 pic.twitter.com/dCRV5KZM7B
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JORGE MARTIN - VOTO 3 Era partito fortissimo, proprio come ieri nella sprint, ma ha chiesto troppo alla sua moto ed è scivolato nel corso del primo giro, travolgendo anche Marquez.
ALEIX ESPARGARO - VOTO SV La sua caduta è diversa dalle altre, non è figlia di un errore suo, purtroppo ci ha messo lo zampino l'abbassatore che è rimasto incastrato. Peccato perché spreca un'occasione grossa.
JOAN MIR - VOTO 4 Non basta che con una moto ufficiale non ha il passo dell'ex compagno che ha la Honda clienti, la caduta di oggi arriva quando era comunque fuori dalla top ten.
JACK MILLER - VOTO 4 Dopo una partenza da urlo, stava tenendo un ritmo da urlo. Alla fine ci fa urlare quando va nella ghiaia. Peccato gli tocca il 4 d'ufficio che va a chi cade senza attenuanti
BRAD BINDER - VOTO 4,5 Oggi non era nelle posizioni che di solito gli competono, ma era lì a tiro. Purtroppo la foga dopo un primo errore si rivela fatale per le sue speranze di top 5.
MIGUEL OLIVEIRA - VOTO 7 Il weekend del rientro in pista è stato ottimo per il portoghese, che potrebbe essere una sorpresa nel corso della stagione e portarsi a casa belle soddisfazioni su quelle che sono le sue piste. Buon quinto.
JOHANN ZARCO - VOTO 5,5 In classifica non è messo male, però anche la gara di oggi è sembrata né carne né pesce. Un settimo posto che gli regala punti utili ma non tanto meritati, viste le numerose cadute.
FRANCO MORBIDELLI - VOTO 6 L'ottavo posto come risultato è ottimo, anche se figlio di tante cadute. Franco è rimasto in piedi e poi non ha rischiato nel finale, ma il gap è tornato a vantaggio del compagno, urge rimediare.
FABIO DI GIANNANTONIO - VOTO 5,5 Dal Diggia ci si aspetta sempre di più, e il nono posto è buono solo in senso assoluto. Con tutte le cadute che ci sono state sarebbe finito ai margini della zona punti, deve crescere e presto.
AUGUSTO FERNANDEZ - VOTO 6 L'unico rookie della stagione porta a casa un decimo posto figlio di tanti ritiri ma anche di un miglioramento costante. È ancora troppo presto per essere serveri: bene così.
TAKAAKI NAKAGAMI - VOTO 4 Stava facendo una gara anonima e si è sdraiato all'inizio del 12° giro. Tutto un altro ritmo rispetto a quello mostruoso del compagno con la stessa identica moto.
RAUL FERNANDEZ - VOTO SV La sua gara era ancora tutta da scrivere, anche se lottava nelle retrovie. Poi un problema con l'abbassatore della sua RS-GP l'ha costretto al ritiro.
MICHELE PIRRO - VOTO 6,5 Fa quello che deve fare, porta la moto al traguardo e grazie anche alle cadute altrui, porta a casa per la Ducati 5 preziosi punti in una deficitaria classifica per team.
STEFAN BRADL - VOTO 5 Poteva fare come Pirro e portare a casa dei punti preziosi per il team Repsol, soprattutto dopo la caduta di Mir, ma si stende anche lui nelle fasi finali.
JONAS FOLGER - VOTO 6 Ha guidato su tempi più vicini a quelli della Moto2 che a quelli della MotoGP, ma poi è migliorato nel corso del weekend e soprattutto è arrivato al traguardo. 4 punti e sto.
Non partecipano alla gara Enea Bastianini, Pol Espargaro e Marc Marquez, tutti infortunati dopo il weekend del GP del Portogallo e sostituiti, nell'ordine, da Michele Pirro, Jonas Folger e Stefan Bradl