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PISTA YAMAHA Negli ultimi anni si è creata la convinzione che la pista di Losail sia un circuito Ducati, ossia avvantaggi le caratteristiche velocistiche delle Desmosedici uscite dal reparto corse di Borgo Panigale. Convinzione corroborata dall'affermazione di Enea Bastianini domenica scorsa, con il pilota riminese che ha fiaccato la resistenza della Honda e della KTM nelle fasi finali della corsa. Ma se andiamo a vedere le statistiche da quando la MotoGP corre a Losail, ossia dal 2004, sono state ben 11 le affermazioni della Yamaha su 19 gare (c'è anche un GP Doha dello scorso anno), contro le 6 della Ducati e le 2 della Honda. Inoltre, i 10''5 incassati da Quartararo, rappresentano anche il maggior distacco mai preso dal vincitore da un pilota Yamaha a Losail (nel 2009 Rossi sulla Yamaha prese 7'' dalla Ducati di Stoner, ma fu secondo sul traguardo).
Test Mandalika 2022, Fabio Quartararo (Yamaha)
MAI COSÌ MALE In estrema sintesi, senza snocciolare altri dati: il nono posto di Fabio Quartararo domenica scorsa (Morbidelli 11°, Dovizioso 14° e Binder 16° le altre Yamaha) è stato il peggior risultato mai ottenuto dalla casa di Iwata sul tracciato di Losail, una pista dotata sì di un lungo rettilineo, ma anche di tante curve che erano terreno di caccia della moto di Iwata fino allo scorso anno, quando già pagava una discreta manciata di km/h in rettilineo a tutta la concorrenza. Il problema, dunque, non è solo la mancanza di cavalli, ma c'è di più, vista anche la fatica dei piloti Yamaha a trovare l'assetto durante tutti i turni di prove libere della scorsa settimana.
Test Mandalika 2022, Fabio Quartararo (Yamaha)
IMPRESA ARDUA ''Sono preoccupato, come posso essere fiducioso dopo una gara del genere?'' - aveva infatti affermato Fabio Quartararo al termine del GP - ''Ma non bisogna farsi prendere dal panico o dalla paura, almeno fino a quando non faremo la prima gara in Europa (Vi si arriverà al quinto appuntamento dell'anno, il GP del Portogallo del 24 aprile, dopo Indonesia, Argentina e Americhe). Ma perché questo è accaduto? La chiave è nel tempo di gara: rispetto al GP vinto da Quartararo a Doha lo scorso anno, il tempo del pilota francese è lo stesso: 42'23''997 lo scorso anno, 42'23''741 domenica. A migliorare, e tanto, sono stati gli altri, con Bastianini che ha vinto in 42'13''198, con un tempo di 10 secondi migliore rispetto a quello del transalpino, e di 12'' più veloce rispetto al crono della migliore Ducati nel 2021 (Zarco, 2° nel GP di Doha). Da Iwata proveranno a correre ai ripari, ma il quadro generale - che si compone anche con i tempi nelle tre sessioni di test invernali - non è roseo, e la sensazione è che non sarà facile per il francese difendere il fresco titolo iridato.