Domenica il motomondiale debutterà sul Chang International Circuit. I piloti l'hanno provata nei test a inizio anno, è non hanno nascosto le loro perplessità
PISTA NUOVA, NUOVE INCOGNITE Domenica andrà in scena il primo Gran Premio della Thailandia nella storia del Motomondiale, sul nuovissimo Chang International Circuit di Buriram. I piloti lo hanno provato nei test di inizio anno, ma i parerei sono stati per la maggior parte negativi, o quantomeno non sono mancate le perplessità sul tracciato asiatico. Per capire un po' cosa ci si può attendere da questo weekend in pista, è utile dare una rinfrescata a quelle che furono le opinioni di una manciata di piloti raccolte proprio nel corso della tre giorni di test.
PERPLESSITÀ DIFFUSA "Quando l'ho provata con lo scooter ho pensato subito potesse essere una pista veloce" - ha spiegato il leader iridato Marc Marquez, autore del terzo tempo complessivo nei test invernali - "Poi però ho realizzato che è più lenta di quanto mi aspettassi. La cosa più difficile con tutte queste curve è mantenere i pneumatici in vita". Anche Dovizioso, settimo di quei test, si dimostra perplesso: "È un tracciato piuttosto strano perché ci sono tre curve molto lente, le altre invece sono molto veloci e l'ultima parte della pista è un po' piccola."
PISTA FACILE, MA DIFFICILE. Ciò che emerge dalle parole dei piloti è che quella di Buriram sembra essere una pista che non presenta particolari difficoltà nella guida, ma che nasconde insidie in alcuni punti, soprattutto nelle brusche frenate e nei cambi di direzione, dove se non si fa la giusta linea si possono perdere dei decimi. "Ci sono tre frenate veramente toste, è importante essere molto precisi in quei punti" - ha perciò spiegato Thomas Luthi, assecondato da Danilo Petrucci che ha evidenziato "2-3 punti difficili sul tracciato", il primo dei quali la staccata ad angolo retto al termine del lungo rettilineo del via. Chi non ha dubbi sulla facilità della pista thailandese è Johann Zarco, autore del secondo miglior tempo dei test: "La pista è facile, tutti i piloti saranno vicini come tempi sul giro."
DANI OUTSIDER Infine Daniel Pedrosa, colui che nella tre giorni di test ha siglato il miglior tempo in sella alla sua Honda in 1'29"781. Il pilota spagnolo potrebbe essere tra gli outsider di un GP che vedrà come naturale favorito Marc Marquez (Tre Honda nei primi quattro nei test, a testimoniare una pista che esalta i punti di forza della moto giapponese) senza dimenticare i grossi progressi fatti dalle Ducati di Lorenzo e Dovizioso, che sui rettilinei e le staccate di Buriram potrebbe trovarsi a suo agio. "Il grip sulla pista è piuttosto buono" - ha spiegato Pedrosa - "Ma il degrado è super, voglio dire, uno dei peggiori che abbia mai provato". Non resta che attendere venerdì mattina, per veder scendere in pista i bolidi della MotoGP e farsi un'idea ancora più precisa di cosa accadrà domenica.