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A Phillip Island le aspettative di Dovizioso sono diverse rispetto agli altri weekend, sulla pista forse più dura per la Ducati in tutto il calendario
RISCATTARE IL 2017 La gara dello scorso il Gran Premio d'Australia fu il peggiore a livello prestazionale per la Ducati. Andrea Dovizioso dovette sostanzialmente dire addio alle chance di titolo proprio a Phillip Island, ma quest'anno la rossa sembra aver in parte risolto i suoi problemi in percorrenza di curva, a discapito di qualche kmh sui rettilinei. Una moto più bilanciata è dunque l'arma che il "Dovi" avrà a disposizione questo fine settimana, un banco di prova importante per capire se la direzione intrapresa è stata quella giusta, anche in ottica 2019.
QUASI COME UN TEST "Quest'anno la gara di Phillip Island è ancora più importante, la prendiamo come un test ed è un weekend che può farci capire parecchio di dove siamo" - ha infatti esordito il piloti di Forlimpopoli all'interno del paddock della pista australiana - "Questa pista ha delle caratteristiche estreme, anche dal punto di viste meteorologico, si trovano tracciati così ed è importate perché deve farci capire i nostri progressi. L'obiettivo per questo weekend sarà sempre quello di far girare il più velocemente la moto a centro curva, mi aspetto di migliorare ed essere più vicino ai migliori, così da poter essere pronto per il prossimo anno."
GIGI D'ACCORDO Della stessa opionione del suo pilota è anche Gigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati: "Per noi è una gara veramente importante, su questa pista i punti di forza della nostra moto contano davvero poco perché non è una pista di motore, non ha grandi staccate né accelerazioni decise. Sarà un banco di prova fondamentale perché per la Desmosedici è quanto di più complesso ci sia, ma anche al Sachsenring e ad Aragon lo scorso anno abbiamo sofferto mentre quest'anno le difficoltà sono state superate bene, per cui vediamo cosa ci dirà questo weekend in Australia."
OCCASIONE BAUTISTA Al fianco del Dovi non ci sarà neanche stavolta Jorge Lorenzo, ancora convalescente dopo le due cadute tra Aragon e Buriram che hanno martorizzato il suo polso. Il pilota maiorchino spera di poter tornare in pista la prossima settimana a Sepang, intanto il suo posto sarà preso da Alvaro Bautista, che prima di passare nel 2019 in Superbike, ha l'occasione di guidare una moto ufficiale questo fine settimana. "Lavorerò con persone nuove e una nuova moto" - ha spiegato lo spagnolo in conferenza stampa - "Per me sarà una grande occasione da sfruttare, una bella opportunità. Sono contento di com'è andata in Giappone, abbiamo lavorato bene, quest'anno siamo cresciuti abbastanza soprattutto in qualifica, che era il nostro punto debole, e qui cerco una conferma."