DA UN AMORE ALL'ALTRO Neanche il tempo di festeggiare il suo matrimonio con la storica fidanzata Paola Ricucci, avvenuto sabato scorso alla presenza di tutto l'establishment Ducati (dai dirigenti Dall'Igna, Ciabatti, Tardozzi e Domenicali, ai piloti di oggi e di ieri, Bagnaia, Dovizioso, Rinaldi, Savadori, Ferrari...), che lunedì Michele Pirro era già in pista con il suo altro amore di una vita, la Ducati, appunto, a testarla stavolta in una veste insolita, quella di bolide elettrico. La Ducati V21L - questo il nome dell'ultima sportiva di Borgo Panigale - ha saggiato l'asfalto della pista di Misano Adriatico nella giornata di lunedì e i primi commenti sulla moto che dal 2023 sarà la sola in griglia nella FIM Enel MotoE World Cup, sono stati molto positivi.
LEGGERA E POTENTE ''Provare in circuito il prototipo della MotoE è stata una grande emozione'' - ha spiegato Michele Pirro - ''Perché segna l’inizio di un importante capitolo nella storia Ducati. La moto è leggera e ha già un buon bilanciamento. Inoltre la connessione del gas nella prima fase di apertura e l’ergonomia sono davvero molto simili a quelle di una MotoGP. Se non fosse per la silenziosità e per il fatto che in questo test abbiamo deciso di limitare la potenza rilasciata al solo 70% delle prestazioni, avrei potuto pensare benissimo di essere in sella alla mia moto''. Siamo di fronte a un prototipo ben diverso dall'Energica Ego che è stato utilizzato per i primi tre campionati di MotoE e che nel 2022 vedrà la sua ultima apparizione. Per Ducati le sfide maggiori nello sviluppo del nuovo prototipo sono state ottimizzare pesi, ergonomia e autonomia delle batterie, oltre al raggiungimento di un'erogazione costante della potenza, ottenuta grazie allo sviluppo di un sistema di raffreddamento adeguato.
SOGNO REALIZZATO La Ducati ''V21L'', è frutto del lavoro congiunto del team Ducati Corse e dei progettisti dell’R&D Ducati, guidati da Roberto Canè, responsabile del reparto eMobility Ducati, che ha commentato: ''Stiamo vivendo un momento davvero straordinario. Faccio fatica a credere che sia realtà e non ancora un sogno! La prima Ducati elettrica in pista è eccezionale non solo per l'unicità ma anche per il tipo di impresa: sfidante sia per gli obiettivi prestazionali che per le tempistiche estremamente ridotte. Proprio per questo il lavoro di tutto il team dedicato al progetto è stato incredibile e il risultato di oggi ci ripaga degli sforzi fatti negli scorsi mesi. Non abbiamo certo finito, anzi, sappiamo che la strada è ancora molto lunga, ma intanto un primo importante ‘mattoncino’ l'abbiamo posato''. Il test di ieri assume un'importanza capitale per la casa di Borgo Panigale, che strizza così per la prima volta l'occhio all'elettrico, potendo contare su un palcoscenico di massima importanza per testare le tecnologie che finiranno, in parte o in toto, sulla gamma stradale.