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UGUALI E DIVERSI Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso hanno tanto in comune: sono entrambi vice-campioni del mondo MotoGP, guidano entrambi una Yamaha, sono entrambi in crisi di risultati, per un motivo o per l'altro. Ciò che li distingue è, forse, l'attitudine mentale, almeno stando alle dichiarazioni che i due piloti italiani hanno rilasciato alla vigilia del Gran Premio di Spagna di Jerez de la Frontera, una tappa chiave per le rispettive stagioni. Se fino a ora, infatti, hanno raccolto appena le briciole (17 punti il Morbido, appena 8 il Dovi), per motivi diversi, ora non è più il momento dell'attesa: occorre concretizzare il tanto lavoro fatto ma che, finora, non ha dato frutti, anche perché sulla loro M1 c'è un certo Fabio Quartararo che sta facendo faville nonostante i limiti della moto di Iwata, soprattutto in fatto di potenza.
MORBIDO UP Dicevamo della differenza di approccio. Morbidelli, alla vigilia del GP di Jerez, dove lo scorso anno fu terzo alle spalle delle Ducati di Miller e Bagnaia, ha spiegato: ''Sì, ho la sensazione che la mia stagione possa svoltare da un momento all'altro. Bisogna apportare delle migliorie, ma la Yamaha può vincere, come ha dimostrato Fabio a Portimao, tutti i posti possono essere giusti per riuscirci. Bisogna lavorare e continuare a capire perché la moto non fa quello che le voglio far fare. Ogni weekend è molto importante, in questo momento non sono veloce, ma sto lavorando per diventarlo''.
DOVI DOWN Le dichiarazioni di Dovizioso, invece, non nascondono un velato pessimismo: ''Lo scorso anno non ho corso qui a Jerez, ma ci ho svolto i test. Dobbiamo lavorare in modo diverso rispetto a Portimao e vedere se troviamo qualcosa di nuovo. In Portogallo abbiamo confermato un trend: quando ho le gomme fresche non riesco a essere competitivo, quando calano invece cresco io. Questo implica motivazioni tecniche legate al mio stile di guida e al comportamento della moto, dobbiamo trovare qualcosa di nuovo perché fatichiamo. Questa non è una pista che mi fa impazzire, anche se guidata in un certo modo, qui la Yamaha potrebbe essere competitiva''.