LA VOLTA BUONA Ci sono finalmente buone notizie per quanto riguarda il braccio infortunato di Marc Marquez: la terza operazione a cui lo spagnolo si è sottoposto all'arto infortunato a Jerez de la Frontera all'inizio della scorsa stagione di MotoGP sembra aver dato i suoi frutti e il pilota della Honda ha superato il suo ultimo controllo medico, effettuato a 10 settimane dall'intervento. A renderlo noto è stato il team della casa giapponese, attraverso un comunicato che chiarisce le condizioni del numero 93.
MEDICI SODDISFATTI Di seguito, ecco cosa riporta la dichiarazione della Honda: ''Un'ulteriore controllo di Marc Marquez presso l'Hospital Ruber Internacional, 10 settimane dopo l'intervento chirurgico per pseudoartrosi infetta dell'omero destro, ha confermato una situazione clinica favorevole. Il team medico guidato dai dottori Samuel Antuña e Ignacio Roger de Ona, e comprendenti i dottori Juan De Miguel, Aitor Ibarzabal e Andrea Garcia Villanueva, ha valutato i segni radiografici del consolidamento osseo ed è rimasto soddisfatto dei progressi. D'ora in poi, e durante le prossime settimane, Marquez potrà progredire costantemente nel processo di recupero funzionale del braccio operato''.
TEMPI DI RECUPERO INCERTI Questo positivo aggiornamento non significa però che rivedremo presto Marquez in sella. Lo spagnolo attualmente non è sostanzialmente in grado di usare il braccio nelle attività quotidiane e ora lo aspetta una lunga riabilitazione per riportare l'arto alla piena forza per svolgere prima le normali azioni e poi per permettergli di tornare a guidare una MotoGP. Tra meno di un mese è in calendario la lunga trasferta del Motomondiale in Qatar, dove si svolgeranno i test invernali e poi, domenica 28 marzo, la prima gara della stagione 2021. Il pilota della Honda ci ha abituato a recuperi prodigiosi ma, dopo l'affrettato ritorno dello scorso anno che di fatto ha provocato il calvario da cui solo ora sta uscendo, questa volta vorrà prendere tutte le cautele possibili, rimandando l'atteso ritorno solo al momento più opportuno e meno rischio. Come avvenuto nel 2020, a sostituirlo dovrebbe essere ancora Stefan Bradl.