CHI SFIDA IL RE? La stagione 2021 non è ancora finita ma bisogna già guardare oltre, al Mondiale 2022, che sarà orfano di Valentino Rossi, ma anche di Danilo Petrucci e Iker Lecuona, e che vedrà arrivare dalla Moto2 (Fernandez, Gardner, Bezzecchi, Di Giannantonio) e, addirittura, dalla Moto3 (Darryn Binder), altri giovani di belle speranze con un allargamento della griglia da di due unità. Chi sarà, dunque, tra i 23 rivali di Fabio Quartararo, quello più pericoloso per il francese?
MotoGP 2021, Austin: Marc Marquez (Honda) e Fabio Quartararo (Yamaha) sul podio
MARC STA TORNANDO!Per rispondere a questa domanda la gara di domenica scorsa a Misano ha fornito qualche indizio. Marc Marquez che torna a vincere su una pista ''destrorsa'', ossia di quelle che girano in senso orario e che impegnano maggiormente il braccio infortunato del campionissimo spagnolo, è un bel segnale nell'ottica di un pieno recupero del campionisssimo spagnolo. Un recupero che, se andiamo a guardare i numeri, c'è già stato. Se prendiamo in esame solo le ultime cinque gare la classifica recita Quartararo 86 punti, Marquez 83, Bagnaia 68. E già basterebbe questo per allerta Fabio sulle sfide che lo attendono nel 2022, con un Marc che sarà ancora più a posto fisicamente e affamatissimo dopo due anni di digiuno.
Fabio Quartararo (Yamaha) e Pecco Bagnaia (Ducati), i due protagonisti del mondiale MotoGP 2021
PECCO C'È! D'altra parte gli stessi numeri possono essere letti anche in un altro modo, a vantaggio di Pecco Bagnaia. Senza la caduta l'italiano avrebbe totalizzato nelle ultime cinque uscite 93 punti, contro gli 84 di Quartararo (che sarebbe arrivato quinto e non quarto) e i 78 di Marquez. Ovvio come questo sia un gioco ipotetico, ma una cosa è certa: il giovane pilota italiano è in crescita e la Ducati sembra la moto più competitiva tra tutte, senza considerare le quattro pole position consecutive da cui è reduce il torinese. Pecco è giovane e dovrà digerire la delusione di Misano, ma è un ragazzo umile e intelligente, e se continuerà sulla strada intrapresa quest'anno, sarà sicuramente anche lui della partita.
OUTSIDER, PARTE 1 Sarà una lotta a tre quella per il titolo 2022? Non è detto. Se Quartararo, Marquez e Bagnaia partono sicuramente con i favori del pronostico, sono tanti i nomi da tenere d'occhio. Della folta pattuglia Ducati occhio soprattutto ai due rookie Jorge Martin ed Enea Bastianini, che hanno fatto vedere cose egregie nella loro prima stagione in MotoGP. Il primo, se imparerà a gestire l'irruenza, potrebbe essere della partita già nel 2022, mentre Enea dovrebbe arrivare al vertice più gradualmente, ma con la Ducati aggiornata potrà sicuramente fare cose splendide. Occhio anche a chi, quest'anno, ha fatto vedere cose mirabili come Jack Miller, Johann Zarco, Brad Binder e Miguel Oliveira. I quattro piloti di Ducati e KTM dovranno però trovare costanza e regolarità e non più vivere di alti e bassi come fatto nel 2021, se vorranno nutrire una chance iridata.
OUTSIDER, PARTE 2 E poi ci sono quelli che hanno già lottato in passato per l'obiettivo, a partire dal giovanissimo Joan Mir, iridato nel 2020 grazie proprio alla costanza e terzo in classifica nel 2021 nonostante una moto non più ''melodiosa'' (la chiamavano ''il violino'') come nell'anno iridato. Se la Suzuki farà dei passi avanti, Joan ha già dimostrato di poter fare cose incredibili. Stesso discorso vale per il suo compagno di squadra Alex Rins, che, se non cade, è pericoloso a tutti i livelli. Occhio anche ad Andrea Dovizioso e Franco Morbidelli, che il prossimo anno correranno con la medesima moto del campione del mondo, il primo con più esperienza di guida della M1 sulla quale - nonostante sia la moto vecchia di due anni - ha già fatto intravvedere del potenziale, e il secondo alle prese con il lento recupero dall'infortunio al ginocchio. Questi due, al 100% delle loro possibilità, possono far sognare.
Moto2 Catalunya 2021, Montmelò: Raul Fernandez e Remy Gardner (Team KTM Ajo)
OUTSIDER, PARTE 3 Dimentichiamo qualcuno? Sì. In questa MotoGP super competitiva da un anno all'altro possono cambiare le carte in tavola. E dunque, se l'Aprilia continuerà a progredire, come sta facendo negli ultimi anni, la RS-GP affidata alle cure degli esperti e veloci Aleix Espargarò e Maverick Viñales potrà davvero fare grandi cose. Non escludiamo neanche Pol Espargarò, reduce dal bel podio di Misano, che se trova confidenza con la Honda diventerebbe un rivale pericolosissimo per tutti, anche per lo stesso Marquez. E poi... basta. Poche le chance di essere competitivi nel 2022 per l'iride per i due piloti Honda di Cecchinello, Alex Marquez e Taka Nakagami, così come quelle del ducatista Luca Marini. Altrimenti dovremmo candidare tutti e 24 i piloti in griglia al titolo iridato, però occhio anche ai rookie, soprattutto Raul Fernandez, caduto per troppa foga domenica scorsa a Misano, ma che ha già fatto vedere di saper bruciare le tappe. Non sarà in lotta per l'iride, ma se trova la domenica giusta, può fare il cosiddetto ''sorpresone''.