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CASO BENEVOLO Johann Zarco è stato, suo malgrado, tra i protagonisti del Gran Premio d'Austria andato in scena ieri al Red Bull Ring di Spielberg. Il pilota francese ha innescato un incidente con Franco Morbidelli nel quale, solo per una fortuita coincidenza, non sono rimasti coinvolti con conseguenze drammatiche Valentino Rossi e Maverick Vinales. Gran parte dell'opinione pubblica e dei piloti ha subito crocifisso il francese, sugli scudi non più tardi di una settimana fa per la brillante prestazione di Brno, a cominciare da Rossi e Morbidelli, ma anche Aleix Espargaro, Michele Pirro e Daniel Pedrosa si sono espressi in modo molto critico sull'attitudine di guida del ducatista.
PRONTE SCUSE Johann, che dall'incidente è uscito con qualche abrasione e poco più, ci ha però tenuto subito a scusarsi per quanto accaduto con i diretti interessati, Franco Morbidelli e Valentino Rossi, fornendo poi una dinamica di quanto avvenuto domenica pomeriggio che, in parte, ne allevia le colpe. ''L'incidente è stato impressionante'' - ha spiegato il pilota francese in video-conferenza con la stampa - ''Ho superato Franco in rettilineo cercando di tenere più possibile la sinistra, poi ho frenato ma non sono riuscito a tenere quella linea. A quel punto mi sono sentito toccare e non me l'aspettavo, e siamo finiti entrambi a terra. Di sicuro il mio intento non era quello di causare un incidente come questo''.
SCIA CHE RISUCCHIA ''Non volevo certamente sbarrare la strada a Morbidelli'' - prosegue Zarco - ''Il fatto è che nella MotoGP non è possibile cambiare all'ultimo la propria traiettoria, come accade per esempio in Moto3, perché la scia ti risucchia in maniera molto netta, com'è accaduto in passato con Marquez a Phillip Island. Nel momento in cui ho passato Franco ho tentato in ogni modo di restare a sinistra ma non ci sono riuscito, allora ho cercato di frenare, ma come già detto, mi ha toccato e siamo entrambi finiti a terra. La cosa peggiore è che tutte e due le moto sono schizzate via rischiando di prendere Valentino e Vinales. Siamo tutti rimasti molto impauriti da quanto accaduto, ma fortunatamente sia Franco che Vale non si sono fatti male e ho subito voluto sincerarmi delle loro condizioni di salute''.
MotoGP Austria 2020, incidente Zarco-Morbidelli, Vinales e Rossi sfiorati dalle moto impazzite dei due.
ABBRACCIO Sia Rossi che Morbidelli ci erano andati pesantissimi con Zarco, il giovane del team Petronas lo ha persino defininto un mezzo assassino. ''Ho letto i loro commenti, ma ci tengo a dire che con entrambi ho parlato in privato. Morbidelli era con me al centro medico, ma volevo comunque chiarirmi con lui, e alla fine ci siamo abbracciati. In seguito ho parlato con Vale per 10 minuti, sono stato con entrambi molto sincero e onesto, dicendogli che non sono un pazzo in sella a una moto. Mi dispiace davvero tanto per quanto accaduto, fortunatamente nessuno si è fatto male''.
MotoGP Austria 2020, Spielberg: Valentino Rossi (Yamaha)
LA SALUTE PRIMA DI TUTTO A chi gli ha chiesto il perché di quella manovra, Zarco ha infine risposto: ''Non credo fosse nulla di folle, mi sentivo forte sin dai primi giri e ero consapevole di poter attaccare Franco e passarlo. Come ho detto sono andato a sinistra perché a destra non c'era spazio, l'ho passato, ho frenato ma non sono riuscito a tenere la linea. Poi Franco mi ha toccato perché qua la scia ti risucchia in maniera incredibile. È davvero un peccato che sia andata così, qua la Ducati era veloce e potevamo fare un bel GP. Ora i riproveremo al prossimo, dove l'importante è vedere in pista tutti i piloti, perché come ho detto a Franco, ciò che conta più di tutto è la salute''.