NUMBER ONE? Mancano ancora poco meno di due mesi al via della stagione MotoGP 2021 che scatterà in Qatar nel weekend del 28 marzo, e più o meno uno ai test che - sulla stessa pista di Losail - vedranno impegnati prima i tester, poi gli ufficiali, dal 3 al 12 marzo prossimi. Joan Mir, fresco di titolo, non vede l'ora di tornare in pista e nel frattempo ha pubblicato su instagram un post che lascia intravvedere la possibilità di ''indossare'' il numero 1 sulla carena della sua Suzuki al posto del fido 36, fatto che - se confermato - equivarrebbe a un ritorno al passato, visto che l'ultimo a servirsene era stato Casey Stoner nel 2012.
Which will be my race number? #TheDecision is made... and I will announce it on February 12th!
— JoanMir36 (@JoanMirOfficial) February 1, 2021
¿Cuál será mi dorsal? La decisión está tomada... ¡y lo anunciaré el 12 de febrero! https://t.co/zzYbuXqBdw
MARQUEZ FAVORITO L'annuncio circa la scelta del numero è fissata per il 12 febbraio, intanto lo spagnolo si è concesso mercoledì alla stampa in una sessione online, spiegando di non sentirsi il favorito per la prossima stagione: ''Non credo di essere l'uomo da battere, il favorito sarà Marc Marquez'', ha spiegato il maiorchino. ''Io ho vinto grazie a intelligenza e costanza, non per la velocità. So che ho margini di miglioramento e - sulla carta - anche buoni strumenti per difendermi, ma diventerò il favorito solo se riuscirò quest'anno a bissare il titolo. Per ora il mio obiettivo è solo migliorarmi, devo iniziare a fare pole e a vincere più gare. Certo se togliamo Marc... il favorito sono io, non vedo un rivale più pericoloso di un altro''.
Davide Brivio e Joan Mir (Suzuki) festeggiano il titolo mondiale a Valencia
BRIVIO SHOCK In effetti lo spagnolo - che ormai non può più girare tranquillo neanche ad Andorra, dove vive, per via della accresciuta notorietà - ha vinto il mondiale conquistando una sola vittoria, ma dimostrandosi il più costante del lotto. Rispetto allo scorso anno non potrà però contare su un team manager come Davide Brivio, passato in Formula 1 con il team Alpine. ''Mi ha chiamato per comunicarmelo nel corso della mia unica settimana di vacanza, all'inizio pensavo fosse uno scherzo. È stato uno shock, ma poi ho capito che in Suzuki c'è gente in grado di gestire questa situazione. So che Sahara (Shinichi Sahara, il project leader) farà il meglio per il team, non sono preoccupato''.