PAGELLE DEL SECONDO WEEKEND AL RED BULL RING Nel rocambolesco Gran Premio d'Austria 2021 a prendersi vittoria e miglior voto in pagella è Brad Binder, il sud africano della KTM il cui azzardo ha pagato per la vittoria finale, scegliendo di restare in pista con gomme slick nonostante la pioggia crescente. Gara consistente per Pecco Bagnaia e Joan Mir, ora primi inseguitori di Fabio Quartararo (in modalità ''limitazione danni'' nelle fasi finali) in classifica. Male Marc Marquez, che stava facendo una gara bellissima prima di stendersi all'ultimo giro.
BRAD BINDER - VOTO 10 La fortuna aiuta gli audaci e Brad è stato coraggioso quando, dopo essere rientrato sul gruppetto di testa al cadere delle prime gocce più insistenti, ha scelto di non seguire la massa e di pensare con la sua testa, rimanendo in pista e portando la sua KTM al traguardo con 13'' circa di margine sul secondo. Certo, per farlo ha dovuto eccedere un po' i track limits, ma era tutto calcolato, e i tre giustissimi secondi che ha incassato a fine gara, non hanno tolto nulla alla sua coraggiosa vittoria. Secondo podio in carriera in MotoGP, seconda vittoria nella massima serie e anche secondo trionfo sulla pista austriaca dopo quello ottenuto nel 2019 in Moto2.
FRANCESCO BAGNAIA - VOTO 10 Strategicamente non ha sbagliato nulla. Nulla. La partenza incerta era stata riscattata già dopo le prime due curve, quando aveva preso prontamente il comando. Non ha chiesto troppo alle sue gomme ed è rimasto in gestione dalla prima posizione per tutto il GP. Quando la pioggia ha iniziato a peggiorare, ha fatto passare Marc Marquez per copiare la sua scelta, e lo ha seguito nella corsia dei box, uscendone incollato e provando subito a risorpassarlo. Di lì a pochissimo Marc, sotto pressione, è scivolato, abdicando e lasciando strada libera alla rimonta di Pecco fino alla seconda posizione. Certo, a posteriori si può ipotizzare che restando in pista anch'esso avrebbe potuto giocarsela con Binder per la vittoria (occhio però, perché il sudafricano in quelle condizioni era il più veloce in pista...), ma non era lui quello da marcare. Una corsa da top-rider, se continua così la prima vittoria in MotoGP arriverà presto.
JORGE MARTIN - VOTO 9 Dopo la sorprendente vittoria dello scorso fine settimana, Jorge Martin si piazza un'altra volta sul podio del Red Bull Ring, stavolta terzo in una gara complicatissima nella quale si è destreggiato come un veterano. Il giovane spagnolo ha subito nei primi giri la pressione di Bagnaia, Marquez e Quartararo, ma non si è mai staccato dal trenino vincente, seguendolo anche ai box, e restando poi incollato al podio anche nella frenetica rincorsa finale, che lo ha portato per la terza volta quest'anno sul podio della massima categoria (e se contiamo che ha saltato ben quattro gare su undici per infortunio...)
JOAN MIR - VOTO 8 Il Mir in versione formichina dello scorso anno sembra essere tornato. Nelle ultime sei gare l'iberico, campione del mondo in carica, ha raccolto tre podi, due quarti e un nono posto in Germania, risalendo in classifica e portandosi ora in seconda posizione pari merito con Bagnaia, anche se lontano 47 punti da Fabio Quartararo. Il pilota della Suzuki oggi è stato sempre in rincorsa rispetto al primo trenino, ma nel finale è tornato sotto e se l'è battuta per il podio, rientrando anch'esso assieme a tutti i big ai box per cambiare le gomme a 4 giri dalla fine.
MARC MARQUEZ - VOTO 4,5 Una gara da leone, da Marquez-pre incidente, a un certo punto sembrava di poter pregustare con Bagnaia un duello in stile Marc-Dovi degli anni passati. L'errore nel finale, però, vanifica la sua giornata, e non parliamo della scelta di rientrare ai box - poi seguita da quasi tutti gli inseguitori tranne Binder - ma ovviamente della scivolata che l'ha fatto retrocedere da una possibile 2° posizione (era davanti a Bagnaia in quel momento) fino alla 15° finale. La notizia positiva è che l'infortunio al braccio sembra essere sempre più lontano.
LUCA MARINI - VOTO 8 Stava facendo una discreta gara in zona punti quando è capitata l'occasione ghiotta di arpionare un podio. Con un giro in meno il giovane fratello d'arte ce la stava facendo, e lo stava soffiando proprio al suo più blasonato parente Valentino, passato in tromba prima di avere la meglio anche di Iker Lecuona. Peccato che nelle ultimissime curve da dietro sono arrivati come fulmini Bagnaia, Martin e Mir, contro i quali non poteva nulla. Sta facendo esperienza Luca, e questo quinto posto è quanto di più positivo potesse esserci per il morale, migliore dopo Binder dei piloti che hanno scelto di non cambiare mescola.
FABIO QUARTARARO - VOTO 6,5 Questa mattina Fabio si presentava al via del GP con 40 punti di margine sul secondo (Zarco), ora ne ha 47 sui due più diretti inseguitori (Mir e Bagnaia), venendo a capo di una gara complicata e che ha anche provato a vincere. Nel marasma finale non è riuscito a emergere rispetto ai colleghi, ma la settima posizione in rimonta va più che bene, perché non solo limita i danni, ma lo lascia più tranquillo in vetta alla classifica anche al termine di una giornata in cui non tutto gli è andato per il verso giusto. Ed è così che si vincono i mondiali: difendendosi nei giorni insidiosi, e non soltanto vincendo nei weekend in cui tutto funziona.
VALENTINO ROSSI - VOTO 7 Stava facendo la sua ormai consueta gara nelle retrovie, sulla soglia della zona punti, dopodiché la pioggia ha rappresentato per lui un'opportunità e da vecchio volpone Valentino ci ha provato. A un giro dal termine era terzo, sarebbe stato un podio incredibile, oltre che il duecentesimo in MotoGP. Serviva però che la gara finisse lì. C'era un giro in più invece, che gli è costato cinque posizioni ma anche la bella soddisfazione di rientrare in una top 10 che aveva centrato solo al Mugello quest'anno.
JACK MILLER - VOTO 5 Il trenino iridato è ormai quasi definitivamente perso. Ormai paga 76 punti da Quartararo a 7 gare dal termine, e se per Bagnaia, Mir e Zarco c'è ancora qualche possibilità, per lui non sembrano essercene. Per tutta la prima parte di gara non ha il ritmo degli altri ducatisti, anche se prova a restargli incollato. Poi cala e decide di montare le rain, ma lo fa con un giro di anticipo, quando da uno come lui ci si sarebbe attesa una mossa al contrario, viste le doti da funambolo sull'acqua. Il suo azzardo non paga, e così termina mestamente 11°, salutando i sogni di gloria.
GLI ALTRI IN BREVE
IKER LECUONA - VOTO 7 Ottimo il sesto posto del pilota della KTM, che per un brevissimo tratto nel finale è stato anche secondo. Peccato un errorino nell'ultimo giro che gli è costato almeno una posizione.
ALEX MARQUEZ - VOTO 6 Era fuori dalla zona punti, viene rimesso in gioco dalla pioggia quando decide di non cambiare le gomme e di restare in pista. L'azzardo paga e termina nella top ten.
ALEIX ESPARGARO - VOTO 6 Buonissima gara per Aleix fino al caos nel finale, anche lui come Binder sceglie di restare in pista con le slick, ma non riesce a conservare la buona settima posizione raggiunta fin lì.
DANILO PETRUCCI - VOTO 5 Una gara come quella di oggi sarebbe stata pane per i denti del miglior Petrucci, ma oggi come ieri trova difficoltà con la KTM anche sotto la pioggia. Il 12° posto finale non è malaccio.
TAKAAKI NAKAGAMI - VOTO 5 Dopo il bel quinto posto di domenica scorsa ci si attendeva ben di più dal giapponese che nel finale sbaglia strategia e non riesce a trarre beneficio dalla pioggia.
POL ESPARGARO - VOTO 4 Prosegue il difficile acclimatamento dello spagnolo in Honda. Oggi è stato una comparsa, mentre lo scorso anno fu brillante terzo, rischiando persino di vincere.
CAL CRUTCHLOW - VOTO 6 Buttato nella mischia nella peggior pista per la Yamaha in versione 2019, con la moto meno performante del lotto chiude ultimo senza grossa possibilità di fare di più.
ALEX RINS - VOTO 4,5 Gara condizionata da un errore in partenza, quando va largo e si fa infilare da un nugolo di piloti. Da lì in poi risale fino alla decima piazza, ma nel caotico finale torna ai margini della zona punti.
JOHANN ZARCO - VOTO 4 Era nei cinque di testa e stava cercando con ogni mezzo di restare attaccato al trenino del podio, quando si è sbilanciato in curva 9 ed è finito lungo nella ghiaia.
MIGUEL OLIVEIRA - VOTO 4,5 Fino alla caduta era lì con Binder, poi l'errore che gli è costato la gara e, con i senno di poi, una possibile posizione top.
ENEA BASTIANINI - VOTO S.V. Aveva fatto una discreta partenza e stava rimontando bene dalle ultime posizioni quando gli è saltata la carena ed è stato costretto al ritiro.