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MotoGP 2020

MotoGP Andalusia 2020, le pagelle di Jerez


Avatar di Simone Valtieri, il 26/07/20

4 anni fa - Le pagelle di Motorbox dopo la seconda gara del mondiale MotoGP a Jerez

GP Andalusia 2020, le pagelle di Jerez
Le pagelle di Motorbox dopo la seconda gara del mondiale MotoGP a Jerez: Superlativo Quartararo, che bravi Rossi, Bagnaia e Morbidelli
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PAGELLE ANDALUSE La gara bis di Jerez de la Frontera ha prodotto pagelle molto diverse rispetto a quelle di domenica scorsa, almeno per una buona parte dei protagonisti del GP dell'Andalusia di oggi. Stessa identica solfa, invece per Fabio Quartararo, che ha dominato la gara e messo i primi mattoncini verso un sogno iridato al quale ancora è meglio non pensare. Vinales ha lottato contro il caldo, Rossi contro gli ingegneri ed entrambi hanno lottato l'uno conto l'altro, mentre Bagnaia e Morbidelli si sono arresi a inconvenienti tecnici. Non c'era Marquez ma Rins e Crutchlow, gli altri due infortunati della scorsa domenica, hanno lottato anche per lui, mentre male sono andati quasi tutti i Ducatisti. Bravi, infine, Nakagami e Mir, ma se volete scoprire i voti nel dettaglio, vi basterà leggerli di seguito.

FABIO QUARTARARO - VOTO 10 Marquez non c'era? E allora il giovane Fabietto si traveste da Marc e - con uno stile di guida più pulito - saluta tutti dopo il via e va a vincere la sua seconda gara consecutiva a Jerez nel giro di 7 giorni. Il talentino della Yamaha può pensare in grande, ma siamo solamente alla seconda gara, sebbene il mondiale 2020 sia più breve e anomalo dei precedenti e lui possa già contare su un vantaggio di 50 punti rispetto a Marquez. Vinales però è a soli 10 punti, e potrà fare bene un po' ovunque, per cui pensiamo per ora solo a fare i meritatissimi complimenti a questo piccolo fenomeno delle moto dal sangue un po' italiano.

MAVERICK VINALES - VOTO 8 In gara ha sbagliato la partenza, lottato contro il caldo e comesso qualche errore di troppo, dopo un fine settimana quasi perfetto. Ma nel momento in cui sembrava stesse per mollare, Maverick è rimasto lì e, approfittando anche dei ritiri di Bagnaia e Morbidelli, è tornato in zona podio, beffando il compagno di team nel finale. È secondo nel mondiale e sembra al momento essere il più accreditato antagonista di Quartararo, ma dovrà fare di più se vorrà sfidare un risorto Rossi, ma anche i vari Rins e Marquez quando risolveranno i loro infortuni.

FRANCESCO BAGNAIA - VOTO 9,5 Gli diamo mezzo voto meno di Quartararo per un semplice motivo, ha sbagliato la partenza. Il ritiro non inficia la sua gara, era secondo con distacco, e stava girando sui tempi di Fabio, da cui aveva perso contatto al via. Pecco si è dimostrato essere velocissimo, il migliore in sella a una Ducati, e stava andando a conquistare d'autorità il primo podio in MotoGP, sbarazzandosi senza remore del suo amico e mentore Valentino Rossi. Solo un problema al motore della sua Desmosedici GP20 lo ha privato di questa gioia, che siamo sicuri potrà provare presto se continua a essere così consistente. Come già ribadito lo scorso weekend, infine, ci domandiamo se la Ducati non abbia affrettato un po' i tempi nello scegliere subito Miller come pilota da promuovere dal team Pramac a quello ufficiale nel 2021. 

VALENTINO ROSSI - VOTO 8,5 Il Dottore è tornato, o forse non se n'era mai andato. Da quando non è più al centro del progetto Yamaha, ossia dall'approdo di Vinales nella casa di Iwata, i risultati hanno iniziato a mancare gradualmente sempre di più, ma quanto avvenuto tra Jerez-1 e Jerez-2, poi illustrato dallo stesso Rossi in una intervista-sfogo su Sky al termine della gara, rimette tutto in un'altra prospettiva. Sarebbe potuto anche arrivare fuori dal podio oggi, senza i ritiri dei suoi giovani pupilli, Bagnaia e Morbidelli, ma oggi Valentino era un altro pilota rispetto alla sbiadita controfigura dello scorso weekend. Tutta colpa degli ingegneri? Non lo sappiamo, ma a guardarlo lottare in pista come ai bei tempi, parrebbe proprio di dire che abbia ragione.

FRANCO MORBIDELLI - VOTO 8 Il confronto con Quartararo non può essere il metodo unico per giudicare la gara di Morbidelli, che sta crescendo e che oggi ha mostrato un ottimo passo. Sarebbe potuto salire sul podio, aveva appena ripreso Rossi (terzo in quel momento) quando la sua moto l'ha abbandonato a meno di 10 giri dal termine.Frankie non deve però demoralizzarsi, perché i progressi visti in pista in questo weekend, lo accompagneranno di certo anche nelle prossime gare, sfortune permettendo.

TAKAAKI NAKAGAMI - VOTO 8 Non c'è Marc, Alex è ancora un rookie alla seconda gara e Crutchlow è limitato dall'infortunio, tocca a lui difendere i colori della Honda, e lo fa con il piglio del veterano, mettendosi a macinare giri costanti e senza staccarsi troppo dai due yamahisti finiti a podio davanti a lui. Una performance di assoluta concretezza che rappresenta anche il suo miglior risultato di sempre in MotoGP.

JOAN MIR - VOTO 7,5 E miglior risultato in carriera nella massima categoria anche per Joan Mir, anche lui responsabilizzato dall'infortunio del compagno, si carica la Suzuki sulle spalle e termina in quinta posizione, eguagliando il risultato di Phillip Island dello scorso anno. Il giovane spagnolo sta crescendo bene, e dopo il ritiro dello scorso Gran Premio gli serviva proprio una bella iniezione di fiducia come quella odierna.

ANDREA DOVIZIOSO - VOTO 5 Nel dopo gara Andrea si è dato la sufficienza piena, ma si riferiva al complesso delle due gare di Jerez. Siamo d'accordo con lui, ma rispetto a domenica scorsa è apparso molto più in difficoltà con il setup, non certo aiutato dalle mille sperimentazioni che sta facendo la casa di Borgo Panigale per far andare più forte le sue moto. Con i ragazzi del team Pramac il confronto è, però, impietoso, lo scorso fine settimana solo in qualifica, questo weekend pure in gara, almeno a livello di prestazioni, visto che poi entrambi si sono ritirati e Dovi è stato, come spesso accade, il miglior ducatista. Brno sarà già una gara verità, per capire le ambizioni di titolo dell'italiano, che paga già 24 punti di ritardo dal piccolo fenomeno Quartararo. 

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GLI ALTRI IN BREVE

DANILO PETRUCCI - VOTO 4 Non ci siamo, è per distacco il peggiore dei ducatisti in queste due prime gare dell'anno, non trova il feeling con la moto e, nonostante in qualifica abbia fatto meglio del compagno, in gara viene prima passato, e poi si sdraia. Non è il Danilo che conosciamo e che appreziamo.

POL ESPARGARO - VOTO 6 Il risultato finale è buono, ma per quanto ha fatto vedere venerdì e sabato, ci si aspettava un po' di più. Ha patito tanto il caldo e pagato l'errore di ieri in qualifica, bloccato in mezzo al gruppo e autore di un altro piccolo errore. Alla fine i ritiri lo aiutano a fare settimo, ma oggi doveva essere quantomeno con Nakagami e Mir.

ALEX MARQUEZ - VOTO 6,5 Anche per lui i ritiri influiscono positivamente sul suo risultato, ma qualche passo in avanti a questo rookie dal cognome importante dobbiamo riconoscerlo e, anzi, dargli il tempo che merita per crescere. Bene l'ottavo posto dunque, sebbene da un pilota ufficiale Honda ci si aspetti, ovviamente, di più.

JACK MILLER - VOTO 5 Stavolta battuto da Bagnaia sia in qualifica che in gara, Jack ci prova con generosità ma oggi commette un errore di foga e si sdraia per cercare di restare attaccato a Pecco, cadendo nella ghiaia e salutando tutti anzitempo.

MIGUEL OLIVEIRA - VOTO 5 Scattava dalla quinta casella, aveva sbagliato la partenza ma poteva essere una gara interessante per lui, peccato che non lo sapremo mai, vista la caduta alla prima curva con coinvolgimento del collega di moto Binder.

ALEX RINS - VOTO 8 Eroico, riesce a concludere la gara a 7 giorni dall'intervento all'omero e lo fa in 10° posizione, mettendosi alle spalle piloti sani. Dargli un voto più basso equivarrebbe a ignorare quanto male si fanno quando cadono questi ragazzi, che ci abituano con i loro rientri lampo a pensare che sia una cosa normale.

CAL CRUTCHLOW - VOTO 7 Il voto è al coraggio, anche lui in pista con un infortunio alla mano, nel weekend fa vedere qualche sprazzo di classe, mentre in gara è costretto a un inusuale pit-stop, ritorna in pista per andare a prendersi il 13° posto. Vale il discorso fatto per Rins.

BRAD BINDER - VOTO 5,5 Il suo talento si sposa bene con la MotoGP e, soprattutto, con la KTM, che sembra guidare da sempre. Peccato che oggi sia stato prima sfortunato (nel contatto con Oliveira che lo ha costretto alla rimonta) e che poi si sia steso.

JOHANN ZARCO - VOTO 6 Finisce nella top 10 subito dietro a baby Marquez, ma non fa nulla di speciale. La moto è quella vecchia ed è un handicap di cui dobbiamo tenere sempre conto, ci piacerebbe vederlo alle prese con la GP20

ALEIX ESPARGARO - VOTO 5 Con il motore ancora depotenziato sembra un leone in gabbia, potrebbe essere con i migliori ma gioca in difesa, e quando attacca, si stende come oggi. Due ritiri in due gare, peccato.

TITO RABAT - VOTO 5 Solita gara nelle retrovie per Tito, che è il peggiore dei ducatisti. Anche per lui vale l'attenuante della vecchia moto con cui è equipaggiato il team Avintia, e che non si sposa proprio benissimo con la pista di Jerez.

BRADLEY SMITH - VOTO 4 Non sembra essere all'altezza della MotoGP di oggi, spiace dirlo per il tester Aprilia che è stato chiamato a sostituire Iannone fino a quando (già, chissà quando...) non arriverà la sentenza. Oggi mestamente ultimo.

IKER LECUONA - VOTO 5 Caduto e sempre lontano dal compagno Oliveira. È alla seconda gara in MotoGP, e vale lo stesso discorso che per gli altri debuttanti, i voti sono un po' più morbidi.


Pubblicato da Simone Valtieri, 26/07/2020
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