La Corte d'Appello FIM si è pronunciata sul caso Ducati ritenendo regolare l'appendice utilizzata da Dovizioso e Petrucci in Qatar
ASSOLUZIONE Si chiude con l'assoluzione della Ducati e la conferma della vittoria di Andrea Dovizioso e del sesto posto di Danilo Petrucci in Qatar la vicenda legata all'appendice utilizzata dai piloti di Borgo Panigale sulla pista di Losail. Il pezzo metallico posto dai tecnici della rossa davanti alla ruota posteriore delle due GP19, era stato criticato da quattro team, capitanati dall'Aprilia e da Massimo Rivola, ma giudicato regolare dall'Alta Corte della FIM.
TESI E CONTROTESI La tesi dell'accusa (formata oltre che dal team di Noale anche da Honda, KTM e Suzuki) sosteneva che la pinna generasse carico aerodinamico e fosse dunque irregolare, mentre gli uomini della Ducati, guidati dal general manager Gigi Dall'Igna, affermavano davanti al giudice che l'appendice servisse a salvaguardare la vita della gomma. Il punto è che tale appendice è consentita dal regolamento in caso di pioggia, ma non è specificato che ne sia vietato l'utilizzo anche in caso di pista bagnata. La sentenza della Corte d'Appello ha così dato ragione alla Ducati, che può conservare il congruo bottino conquistato in Qatar.