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In memoria

Fausto Gresini: quanti campioni cresciuti con lui. Il ricordo di Honda


Avatar di Michele Perrino, il 23/03/21

3 anni fa - Honda ricorda Fausto Gresini: tutti i Campioni che ha cresciuto

Fausto Gresini: Kato, Simoncelli e i piloti nel ricordo di Honda
A un mese dalla tragica scomparsa di Gresini, Honda ricorda tutti i Campioni che ha cresciuto: Kato, Simoncelli e tutti gli altri

IL CAMPIONE Prima i successi da pilota, con i titoli nella Classe 125 nel 1985 e 1987, poi da team manager, con le affermazioni di Daijiro Kato in 250 nel 2001, Toni Elias in Moto2 nel 2010 e Jorge Martin in Moto3 nel 2018. Fausto aveva una grande attenzione per i suoi piloti. Che fossero della MotoGP o del vivaio Honda, li seguiva e curava con la medesima voglia di sostenerli. Nessun piglio da navigato imprenditore del Motomondiale, né da pilota già due volte Campione del Mondo, ma, piuttosto, da uomo ricco della sua viscerale passione. La storia, dal progetto HIRP, alla MotoGP, dove l'avventura continua col team Aprilia Racing 2021.

Fausto Gresini nel 1987Fausto Gresini nel 1987

GIOVANI TALENTI HIRP è l'acronimo di Honda Italia Racing Project. ''Un programma inedito, strutturato per creare una nuova generazione di piloti italiani vincenti'', racconta Vito Cicchetti, per molti anni General Manager di Honda Italia. Tra questi ci sono gli iridati di oggi, come Lorenzo Dalla Porta, Matteo Ferrari, Andrea Locatelli ed Enea Bastianini. Fausto volle investire, insieme a Honda Italia, nell'HIRP e, fra un appuntamento e l’altro della MotoGP, quando poteva, amava venire a vedere come quei piccoli piloti sviluppassero le loro capacità, le stesse che un giorno li avrebbero portati fino alla conquista dei prestigiosi titoli. Tra quei ragazzini alcuni dei piloti italiani più forti di oggi, come Romano Fenati e Fabio Di Giannantonio, Luca Marini, Stefano Manzi, oltre a Federico Caricasulo, Axel Bassani, Samuele Cavalieri e Federico Fuligni. Non c’era giornata di training che non arrivasse una sua telefonata – raccontano – fosse a Philip Island o al Mugello, non faceva differenza. Il suo era un interesse costante, genuino. A ciascuno degli allievi, almeno una volta, Fausto rivolse un incoraggiamento, dispensò consigli amorevoli da essersi ormai fissati per sempre nel loro personale cassetto dei ricordi.

Fausto Gresini coi ragazzi dell'HIRPFausto Gresini coi ragazzi dell'HIRP

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FINO ALLA MOTOGP“La cosa che mi ha sempre colpito di Fausto era la sua grande umanità e la sua capacità di coinvolgere le persone con la sua passione e la sua forza” ricorda Carlo Fiorani, ex Team Manager HRC, oggi Motorcycle Racing Communication Director. “È stato uomo che non ha paura di mostrare le sue emozioni. Dentro di sé rimase lo stesso pilota che, mentre vinceva in sella alla sua moto, piangeva di felicità dentro il casco”. Nel campionato più ambito, la MotoGP, Fausto e i suoi piloti Sete Gibernau e Marco Melandri seppero cogliere grandi soddisfazioni nel 2004 e 2005. “Le negoziazioni con la HRC sono state a volte momenti di difficoltà, ma hanno fortificato sia il rapporto di stima imprenditoriale sia le amicizie personali fra i membri della Gresini Racing e della Honda Italia”, rievoca Vito Cicchetti, aggiungendo“Il grande punto di forza di Fausto era quello di riuscire a trasferire il suo ottimismo a tutta la squadra”.

Fausto Gresini con Marco SimoncelliFausto Gresini con Marco Simoncelli

DA PILOTA A MANAGER La tenacia e l’acume imprenditoriale di cui Fausto era dotato è ricordato da chiunque abbia avuto a che fare con lui. Fondò il suo team nel 1997, tre anni dopo aver smesso la tuta del pilota: ''Fausto non mollava mai” – dice Carlo Fiorani – in tanti anni di lavoro insieme, prima come pilota e poi come team manager, non l'ho mai visto darsi per vinto o demoralizzarsi per i risultati, era un vincitore nato”. Forza che non venne meno neppure in occasione di due grandi tragedie, come sottolinea Fiorani: “La perdita di Dajiro Kato, prima, e Marco Simoncelli, poi, lo colpirono profondamente. Ma riuscì a tirare fuori tutta la forza necessaria per continuare, onorando così la memoria dei suoi piloti”.

I MOMENTI PIÙ DURI Per la Gresini Racing in primis e per Honda Italia, furono momenti particolarmente difficili. “Il binomio Gresini - Simoncelli era perfetto, un magnifico sogno in fase di realizzazione. Che però, in pochi mesi, divenne tragedia” , rammenta Cicchetti. “Il dolore è indelebile, come lo è la perdita del mio grande amico Fausto. Nella mia mente è forte il ricordo delle sue ultime video chiamate, quando nel suo letto d’ospedale, nonostante le sofferenze, ha continuato a dimostrare quanto grande fosse la sua forza di volontà. Era un uomo serio, un riferimento gioioso di cordialità, positività e correttezza, nella vita e nello sport del motociclismo”.

Vito Cicchetti, Carlo Fiorani, gli ex allievi, lo staff tecnico e lo staff formativo dell’HIRP, Honda Italia e Honda Motor Europe, tutti insieme, intonano “Fausto, ci mancherai”.


Pubblicato da Michele Perrino, 23/03/2021
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