TRE IN UNA VOLTA Ieri una scure è calata sul calendario della MotoGP, con la cancellazione in un solo colpo di tre appuntamenti previsti per quest'estate motociclistica: il Gran Premio di Germania al Sachsenring, la pista dove Marc Marquez domina da 10 anni ininterrottamente, il Gran Premio di Finlandia al KimyRing, un atteso ritorno in calendario dell'appuntamento storico degli anni '70, ma soprattutto il Gran Premio d'Olanda al TT Assen Circuit, il corrispettivo di Monza o Monte Carlo per la Formula 1, l'unica gara peraltro a essere sempre stata disputata dal 1949 ai giorni nostri.
TT Assen
VIA A FINE LUGLIO A spiegare come si è giunti alla sofferta decisione ci ha pensato Carmelo Ezpeleta, a capo della Dorna, che in queste ultime settimane sta facendo di tutto per mettere insieme un calendario e far ripartire il carrozzone a due ruote, bloccato dalla pandemia di Coronavirus Covid-19 che non smette di preoccupare il mondo intero. Il manager spagnolo ne ha parlato sul sito della MotoGP: ''La situazione è questa qua, il Coronavirus ha creato un qualcosa che non abbiamo mai visto prima. Le autorità dei Paesi Bassi hanno proibito eventi fino ad agosto, e dunque saà impossibile correre ad Assen. La nostra idea in questo momento è di iniziare alla fine di luglio, ma dove e quando dobbiamo ancora deciderlo''.
Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna)
ROTTA OPPOSTA L'inizio del campionato a Brno era stato paventato dal CEO della Dorna anche nei giorni scorsi, considerazioni alle quali Ezpeleta aggiunge: ''Il programma prevede di cominciare con l'Europa e di correre fino a novembre, vedendo cosa succede. E se non sarà possibile fare gare extra europee dopo novembre, se non sarà altresì possibile viaggiare al di fuori dell'Europa, nel peggiore dei casi faremo un campionato di almeno 10-12 gare tra luglio e novembre''. Una dichiarazione che indicia un piano completamente opposto a quello della Formula 1, che invece conta di andare avanti fino a dicembre sfruttando soprattutto le gare extra-europee. Un punto di contatto tra i due campionati potrebbe essere lo svolgere più gare su una stessa pista, (d'altra parte, se si vogliono organizzare 12 gare in Europa in tre mesi la strada è obbligata) ed Ezpeleta non lo nega: ''Lo stiamo considerando, forse non durante lo stesso weekend, ma di fare due weekend consecutivi sulla stessa pista, sì''.
Paddock del Circuit of Catalunya, MotoGP 2018
SICUREZZA Per garantire la sicurezza di tutto il personale e gli operatori nel paddock, la MotoGP sta cercando di dotarsi di oltre 10.000 test per il Covid-19: ''Quello che stiamo facendo è cercare di creare un protocollo, per cercare di capire come organizzare gare sicure in assenza di spettatori e con un numero limitato di persone che lavorano nel paddock, il che influirà sulle situazioni di trasporto, alloggio, ospitalità''. ha spiegato Ezpeleta, che ha parlato infine anche dei rapporti con i team: ''Abbiamo contatti regolari, due settimane fa abbiamo avuto una conference. Alcuni piloti mi chiamano e sono felice di parlare con loro della situazione. Devo dire che sono tutti sani e non vedono l'ora di iniziare il prima possibile, pur comprendendo che la situazione è delicata''.