JORGE UTILE A DUCATI Ospite a Eicma al padiglione VMoto, Jorge Lorenzo ha parlato anche di MotoGP e del mondiale recentemente vinto da Pecco Bagnaia e dalla Ducati. Il maiorchino ha spiegato perché nel successo della casa di Borgo Panigale ci sia anche un po' di merito personale, visto che se oggi la Desmosedici è diventata guidabile un po' da tutti, lo deve anche al lavoro svolto per seguire il suo stile di guida di quando era pilota per la casa italiana. ''Ce l'hanno fatta finalmente - ha esordito Lorenzo - era ora che riuscissero a mettere insieme costanza e risultati. Da qualche anno a livello moto avevano il pacchetto più completo. Sono contento per Pecco e per gli ingegneri che hanno fatto una moto incredibile. Quando ero in Ducati lavoravo per me e per ottenere i migliori risultati, ovviamente il mio stile di guida è molto pulito e necessita di una moto stabile e facile per il pilota, quindi io ho lavorato su quella strada. Poi se questo ha fatto diventare la Ducati più guidabile per tutti, non è stata certo una cosa fatta consapevolmente (con ''ciencia'', in spagnolo), ma è un lavoro che ho fatto per me e che sicuramente ha aiutato altri piloti''.
PECCO-ENEA, COPPIA ESPLOSIVA Lorenzo non si è sottratto ad altre domande sul tema Ducati, e da esperto di rapporti burrascosi visto il passato con Rossi in Yamaha, ha provato a prevedere cosa accadrà nel box rosso tra il neo campione del mondo Francesco Bagnaia e l'ultimo arrivato, Enea Bastianini: ''Sicuramente non sarà così facile per Ducati gestire i suoi piloti come è stato con Miller. Jack è un pilota velocissimo, in alcuni casi è stato anche il più forte, ma non ha avuto la costanza che ti dà quegli ultimi decimi che sicuramente hanno Pecco, Bastianini, Martin, Marquez e Quartararo. A Miller mancava quella genialità che invece Bastianini sembra avere, come Pecco, hanno due stili diversi, Pecco è più esplosivo, Bastianini invece ha un ritorno fortissimo. Se Ducati riesce a gestire questa rivalità, sicuramente farà una coppia fortissima''. Su chi sarà a sfidare questi due nel 2023 Lorenzo ha le idee chiare: ''Sia Quartararo, sia Marquez. Fabio ha dovuto rischiare di più perché lottava contro otto moto velocissime e questo l'ha pagato in due gare che gli hanno impedito di lottare con Bagnaia, Marc sembra aver ritrovato la condizione fisica dopo due anni da incubo, e anche con una moto meno competitiva riesce a stare davanti. Se la Honda lo aiuta un po' riuscirà a lottare per il mondiale''.
MotoGP Aragona 2022, Alcaniz: Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini (Ducati)
NOI PIÙ ''FORTI'' (DI PERSONALITÀ) Ciò che spera Lorenzo è che il prossimo anno possano tornare quelle rivalità che hanno infiammato l'epoca d'oro della MotoGP, come accadeva tra lui Rossi, Marquez, Pedrosa e Stoner. ''Secondo me da quando si sono ritirati quei piloti dalla personalità molto forte, la gente si deve un po' abituare a questi nuovi piloti. Bagnaia e Quartararo hanno vinto un mondiale, ma non hanno una personalità così marcata come l'avevamo noi. Sono ancora giovani, ma la maturazione ti fa diventare anche più sicuro di te stesso e mostrarti più come sei''. Perciò magari un giorno questa nuova generazione regalerà le stesse emozioni, ma in ogni caso Jorge non si preoccupa: ''La MotoGP è sana, vedi gare spettacolari e divertenti, tutte le moto possono vincere e questo è importante per lo spettacolo''.
Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, oggi di nuovo insieme in Yamaha
MAI DIRE MAI L'ultimo argomento trattato da Lorenzo è la sua nuova carriera su quattro ruote, che magari lo porterà nuovamente a incrociare sulla sua strada Valentino Rossi, come rivale o - perché no - come compagno di squadra, lanciando l'idea di una 24 ore di Le Mans insieme: ''Con Valentino corriamo in campionati diversi, lo seguo, sta andando sempre più veloce. Sarebbe un sogno fare la Le Mans insieme, non è probabile ma tutto è possibile nella vita. E ora che non siamo più acerrimi rivali come prima, la nostra relazione è migliorata tantissimo. Quest'anno purtroppo non farò la 100 km dei campioni per gli impegni in pista, peccato perché l'anno scorso mi sono divertito tantissimo''.