UN FILM GIÀ VISTO Jorge Lorenzo e la Ducati? Un film già visto e che difficilmente rivedremo, almeno stando alle parole di Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse. Il tecnico italiano ha spiegato di non avere fretta nel rinnovare il contrattoad Andrea Dovizioso, e di non sapere nulla circa possibili interessamenti di Jorge Lorenzo a rientrare da protagonista in sella alla casa italiana con la quale, dopo un avvio stentato, aveva trovato un bel feeling prima di lasciarla per andare in Honda.
Paolo Ciabatti e Andrea Dovizioso
NON SO NULLA ''A me non piace di parlare di coltello dalla parte del manico'' - ha esordito Paolo Ciabatti a GPOne - ''Ma in realtà ce l'ha chi può disporre di una delle moto migliori, e noi l'abbiamo. Se Marquez non esistesse Dovizioso avrebbe vinto tre titoli mondiali, ma ovviamente questo non è un discorso. Non è però altresì vero che siamo addormentati nelle nostre scelte. Pensiamo che Miller abbia talento da vendere, e poi speriamo che Bagnaia possa far vedere cosa vale, e c'è anche Zarco. Lorenzo? Di lui invece non so nulla''.
Jorge Lorenzo a bordo della Pagani Huayra Roadster
TITOLO La Ducati ha già assegnato una delle due selle per il 2021 a Jack Miller, che dal team satellite Pramac Racing è stato promosso a quello ufficiale con il sacrificio di Danilo Petrucci, il cui futuro è ancora incerto. Per il suo posto, tra l'altro, Ciabatti ha ammesso i contatti tra la Ducati e praticamente tutti gli altri big della griglia: Marc Marquez, Maverick Vinales e Fabio Quartararo (c'è stato anche quello con Alex Rins, rivelato a suo tempo dal pilota spagnolo).
GP San Marino, il podio di Misano nel 2019: Marquez (Honda), Quartararo e Vinales (Yamaha)
TRIS SFUMATO ''Abbiamo contattato Marquez ma lui ci ha detto subito che la priorità era restare in Honda'' - ha spiegato dunque Ciabatti, entrando nel dettaglio - ''Ma l'hanno blindato con una cifra che se non è di 20 è di 15 milioni l'anno, e contro di loro, economicamente, c'è poco da fare. Anche Quartararo era difficilissimo da raggiungere, voleva restare in Yamaha e a 20 anni è una scelta logica. Con Vinales le cose sono andate diversamente, la proposta lui la ha avuta direttamente dal Giappone ed era per un ruolo da prima guida dopo tanti anni al posto di Rossi, deve avergli dato una forte motivazione, indubbiamente''.