VOCAZIONE ITALIANA Un gran bell'attestato di stima quello espresso da Gigi Dall'Igna nei confronti di un pilota italiano tra i più bravi, quel Franco Morbidelli vice campione del mondo in carica della classe MotoGP che corre per il team clienti Yamaha Petronas e che guida una moto vecchia di un anno e mezzo, ottenendo fin qui risultati migliori del suo caposquadra Valentino Rossi che ha invece ha disposizione la moto aggiornata al 2021. Il direttore generale di Ducati Corse, che di valorizzazione di piloti italiani ne sa qualcosa (il prossimo anno oltre a Bagnaia, Marini e Bastianini, anche Di Giannantonio e - probabilmente - Bezzecchi correranno per Borgo Panigale), ha spiegato a GPOne il suo punto di vista sulla faccenda.
MotoGP Spagna 2021, Jerez: Franco Morbidelli (Yamaha)
MERITO E SFORTUNA A domanda diretta se in Ducati avessero dato una moto non aggiornata a Morbidelli, Dall'Igna ha risposto: ''Ducati non si sarebbe comportata così con un vicecampione del mondo, dato che lo sport deve essere uno dei principali aspetti quando si ragiona in termini di squadra e piloti. Di sicuro una decisione del genere deve essere presa attorno a giugno-luglio e non a fine stagione. Immagino che Yamaha si sia trovata impreparata e nella condizione scomoda di avere un pilota importante in casa, senza però riuscire a gestirlo al meglio. Credo infatti hce la sfortuna di Franco sia stata questa, nonostante lui abbia meritato la moto versione 2021''.
Enea Bastianini (Ducati) davanti a Franco Morbidelli (Yamaha) e Luca Marini (Ducati) nel GP Qatar 2021
FRANKIE COME ENEA D'altra parte in Ducati è accaduto qualcosa di analogo con un campione del mondo come Enea Bastianini, che fresco di titolo in Moto2 ha trovato tutte le Ducati in versione 2021 già occupate, soprattutto quella del team Pramac già assegnata in precedenza a Jorge Martin, che nel mondiale 2020 gli è arrivato alle spalle (anche se saltando due gare per Covid...). Il tempismo talvolta nello sport è tutto, e così come Morbidelli ha dovuto cedere il passo al maggior peso contrattuale di Rossi, Bastianini ha pagato dazio l'accordo già in essere tra Martin e il team Pramac, prima di trovare una Ducati GP19 aggiornata (un po' come Morbidelli con la Yamaha) con il team Esponsorama. Peccato che né Yamaha né Ducati abbiano potuto compiere uno sforzo per presentare due moto ufficiali in più in griglia, ne avrebbero giovato sia lo spettacolo, sia due piloti davvero meritevoli