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Campioni in piazza: le parole di Bagnaia e Bautista, protagonisti a Bologna


Avatar di Simone Valtieri, il 15/12/22

2 anni fa - Bagnaia e Bautista hanno raccontato la loro stagione trionfale, e non solo...

Ducati, Campioni in piazza: le parole di Bagnaia e Bautista, protagonisti a Bologna
Francesco Bagnaia e Alvaro Bautista, protagonisti dell'evento Ducati "Campioni in Piazza", hanno raccontato la loro stagione trionfale, e non solo...

Nella giornata dell'evento Ducati, Campioni in Piazza, i due protagonisti - Francesco Bagnaia e Alvaro Bautista - insieme a Claudio Domenicali e Gigi Dall'Igna -  hanno risposto alle domande della stampa sulla stagione trionfale appena conclusa e su quella a venire, non lesinando battute e sorrisi, nonostante il maltempo abbia un po' complicato - ma non rovinato - l'evento principale. Non si è certo spenta la passione dei tifosi, che già non vedono l'ora di vedere di nuovo in pista i due alfieri in rosso e hanno festeggiato sul palco accompagnati da personaggi dello spettacolo e della musica come Giuseppe Giacobazzi, J-Ax, Luca Ward, Federico Poggipollini e del telecronista Guido Meda. Prima di tutto ciò, però, nella bellissima sala stampa allestita all'interno di palazzo Re Enzo, i due campioni sono stati abbondantemente a nostra disposizione per le interviste.

Ducati, Campioni in piazza 2022, Claudio Domenicali, Gigi Dall'Igna, Francesco Bagnaia, Alvaro BautistaDucati, Campioni in piazza 2022, Claudio Domenicali, Gigi Dall'Igna, Francesco Bagnaia, Alvaro Bautista

NON MOLLARE Il più loquace è stato Bagnaia, che in primis ha raccontato nei dettagli le emozioni e gli alti e bassi della sua incredibile stagione: ''Sicuramente è stato qualcosa di grande che però sì, ho realizzato'', ha esordito il torinese. ''Quando ho tagliato il traguardo ho pensato di avercela fatta, è stata una stagione complicata, piena di alti e bassi, molti dovuti a errori miei. Il fatto è che a inizio anno ho faticato a capire la moto, ci abbiamo messo un po' di tempo a farla andare come volevamo, nei test in Indonesia abbiamo preso una strada diversa, ma è quella che ci ha portato a questo successo. Io ho commesso due errori gravi a Le Mans e Sachsenring che ci sono costati tanto, ma hanno reso tutto più bello, dandomi la possibilità di fare una rimonta così, è stata una cosa incredibile. Nessuno nella squadra ha mai mollato, è la cosa che mi è piaciuta di più, Ho parlato con loro dopo Assen e con Claudio in estate, abbiamo fatto una seconda parte di stagione incredibile, vincendo quattro gare di fila, ad Aragon ho lottato con Enea, in Giappone la mia indole da pilota mi ha fatto sbagliare, ma questo mi ha aiutato a stare più sereno nelle gare dopo. Dal negativo bisogna sempre cercare il positivo, secondo me è questo il segreto, e noi l'abbiamo fatto molto bene''.

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PRESENTE, NON FUTURO Pecco non ha nessuna voglia di pensare al futuro, per ora ha i piedi ben piantati nel presente, e vuole goderselo. Per il futuro ci sarà tempo, e dunque spiega quali sono stati i momenti chiave della stagione: ''La gara della svolta è stata al Sachsenring, dove abbiamo tirato fuori gli attributi. A Silverstone è stato difficilissimo, ma siamo riusciti a vincere, anche quella gara nella nostra testa ci ha detto che potevamo arrivare fino alla fine e vincere. E poi la Thailandia, un weekend molto difficile sopratutto in gara con, ma nonostante la pioggia siamo finiti 3°, volevo solo restare incollato a quello davanti, che in quel caso era Jack (Miller, il compagno di squadra), e sono arrivato al traguardo senza cadere. Sono molto orgoglioso di quella gara''. Come già detto, del futuro Pecco, non vuol sentire parlare: ''Non ci voglio pensare, voglio godermi quello che è stato, ho la massima fiducia nel mio team, so che non verranno commessi gli errori dello scorso anno da entrambe le parti, per questo passerò un inverno molto sereno''. Infine il numero, con quale correrà? Il suo 63 o il prestigioso numero 1?  ''Magari correrò con il 64 - scherza - ossia 63+1. Vedremo dopo l'inverno''. 

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SOGNO OTTO ORE In realtà un desiderio per il futuro Pecco lo svela: ''Una wild card in Superbike? Certo che mi piacerebbe provare la moto, ma più che altro per fare la 8 ore di Suzuka. Piano piano magari riesco a convincerlo'' - sorride rivolto al general manager Dall'Igna. ''Di solito arrivo sempre al punto di farmi dire di sì, per forza. Sarebbe qualcosa di impegnativo ma che mi affascina veramente tanto, quindi riuscire a portare la Ducati lì, magari con Alvaro e un altro pilota (indica Michele Pirro nel pubblico). Riuscire a vincere sarebbe bellissimo, su una delle piste più affascinanti del mondo''. La chiosa è sull'elettrico, che da quest'anno sarà un monomarca Ducati: ''Riguardo alla MotoE, vedremo, è qualcosa di totalmente diverso, non saprei nenache cosa aspettarmi, so solo che Ducati le moto le fa di un altro livello, sarebbe bello provarla''.

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INTELLIGENZA E VELOCITA' Non meno loquace del torinese - e pesarese d'adozione - è stato Alvaro Bautista, il fresco campione del mondo Superbike, che ha inziato anch'esso raccontando la sua stagione: ''Quando ho passato il traguardo a Mandalika avevo già capito cosa più o meno avevo fatto, è stata una soddisfazione enorme. Mi sento orgoglioso di questo titolo perché ho lavorato molto su di me e molto con la squadra, abbiamo fatto un lavoro quasi perfetto. Il mio ritorno a Ducati è stato meraviglioso'' - prosegue lo spagnolo. ''La moto di quest'anno era molto più competitiva di quella che guidavo nel 2019, tutti i problemi che avevo prima non c'erano più, la stessa moto ma non sembrava più tale, Ducati ha fatto un lavoro incredibile. Se devo scegliere una gara simbolo penso a quella in Australia, dove ho fatto una scelta matta con le gomme, la mia squadra avrà pensato che avessi perso la testa, Ho fatto una scommessa, mettendo le slick non appena smesso di piovere, e poi dopo essere stato attento nelle prime curve, ho dimostrato a me stesso di avere confidenza con la moto e con il team, di avere la voglia e la pazienza per vincere, e alla fine ho rimontato dalla 16° alla 1° posizione, una gara molto speciale, questa gara mi ha dato la convinzione di poter vincere anche con l'intelligenza, non solo con la velocità, e di aver saputo gestire una situazione difficile''.

Brembo_Alvaro Bautista_Mandalika WorldSBK 2022Brembo_Alvaro Bautista_Mandalika WorldSBK 2022

VOGLIA DI MOTOGP Bautista, a differenza di Bagnaia, al futuro ci pensa, e parecchio, anche se inutile chiedere qualcosa a una squadra che sà già come si vince e di cosa ha bisogno un pilota. ''Cosa chiedo a Ducati per il 2023? Inutile rispondere, posso chidergli solo di continuare così, ma anche se non glielo chiedo lo fanno lo stesso. Avremo un modello nuovo di V4 R il prossimo anno, mi aspetto che sia come quello di quest'anno, ma poco meglio''. Come Bagnaia, anche Bautista vorrebbe provare la moto del collega: ''Una wild card in MotoGP?'' rivolto a Dall'Igna e Domenicali risponde: ''Mi piacerebbe fare qualche giro sulla MotoGP perché è un po' di tempo che non la guido e mi manca quella sensazione di potenza, i freni in carbonio, la stabilità che ha, e la Ducati che oggi sembra molto divertente da guidare, almeno vista da fuori. Quindi qualche test per divertimento lo farei. Il weekend di gara è una cosa secondaria, mi piacerebbe avere quelle sensazioni e mi basta. La MotoE, sarei curioso di sapere come vanno, ma se devo scegliere preferisco la MotoGP''. E Bagnaia aggiunge: ''Sei campione del mondo, chiediglielo e vedrai che ti accontentano''. E se lo dice lui.


Pubblicato da Simone Valtieri, 15/12/2022
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