ADDIO ANTICIPATO La scelta di dire addio alla MotoGP Andrea Dovizioso non solo l'aveva già presa, ma l'aveva anche comunicata pubblicamente. La sosta estiva ha però portato una novità: il vincitore di 24 Gran Premi e campione del mondo 125 nel 2004 saluterà tutti già a settembre, nel weekend del GP San Marino a Misano. Lo scenario migliore dove recitare l'ultimo atto di una grande carriera che lo ha visto anche terminare tre volte secondo nella classe MotoGP. Nelle ultime sei gare della stagione sarà Cal Crutchlow, collaudatore Yamaha, a prendere il suo posto sulla M1 del team WithU Yamaha RNF.
SCELTA PERSONALE Il Managing Director di Yamaha Motor Racing, Lin Jarvis, ha spiegato che la scelta di terminare prima della fine dell'anno è arrivata dallo stesso Dovizioso: ''Purtroppo Andrea ha faticato a estrarre il massimo potenziale dalla M1 e quindi i risultati non sono stati imminenti, il che ha creato comprensibile frustrazione per Andrea. Infine, durante la pausa estiva, ci ha confermato la sua volontà di ritirarsi prima della fine della stagione. Dopo discussioni reciproche si è ritenuto opportuno che Andrea corresse la sua ultima gara a Misano nel suo GP di casa. Naturalmente, la Yamaha continuerà a dare il suo pieno supporto a 'Dovi' nelle prossime tre gare. Nel frattempo, godiamoci i suoi ultimi tre GP e festeggiamo a Misano la fine di una carriera spettacolare''.
FEELING MAI SCATTATO Dovizioso, che quest'anno ha raccolto solo 10 punti ed è ventiduesimo in classifica generale, ha aggiunto: ''Ringrazio Lin per le sue parole, sono totalmente d'accordo con loro. Nel 2012 l'esperienza con la Casa di Iwata in MotoGP era stata per me molto positiva e da allora ho sempre pensato che, prima o poi, mi sarebbe piaciuto avere un contratto ufficiale con la Yamaha. Questa possibilità si è presentata, in maniera un po' audace, nel corso del 2021. Ho deciso di provarci perché credevo fortemente in questo progetto e nella possibilità di fare bene. Purtroppo negli ultimi anni la MotoGP è cambiata profondamente. La situazione è molto diversa da allora: non mi sono mai sentito a mio agio con la moto, e non sono riuscito a sfruttarne al meglio il potenziale nonostante il prezioso e continuo aiuto del team e di tutta la Yamaha. I risultati sono stati negativi, ma oltre a ciò, la considero comunque un'esperienza di vita molto importante. Per tutto questo e per il supporto, ringrazio Yamaha, il mio team e WithU, e gli altri sponsor coinvolti nel progetto. Non è andata come speravamo, ma era giusto provarci. La mia avventura si concluderà a Misano, ma il rapporto con tutte le persone coinvolte in questa sfida rimarrà intatto per sempre. Grazie a tutti''.