L'aumento di temperatura sull'asfalto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso del team Yamaha, in difficoltà con le gomme fin dall'inizio del weekend
DEBACLE SPAGNOLA Doveva essere uno dei GP favoriti per il team Yamaha, e invece i pronostici sono stati completamente ribaltati. Entrambe le M1 ufficiali, infatti, hanno incontrato gravi difficoltà in gara con le mescole della Michelin, dei problemi che hanno costretto Maverick Vinales ad accontentarsi del sesto posto e non hanno fatto andare oltre la decima piazza il nostro Valentino Rossi. Caso strano, la quattro cilindri di Iwata in versione 'clienti' di Johann Zarco è invece riuscita a sopravanzarle ed a terminare la propria fatica in quarta posizione. Ma cos'è successo?
AZZARDO INUTILE Iniziamo dall'analisi del decimo posto di Valentino Rossi, un risultato frutto di troppi disagi con le gomme iniziati sin dall'inizio del weekend: “Già dal venerdì lagomma dietro pattinava troppoemi faceva perdere tanta accelerazione in uscita di curva – ha affermato il Campione di Tavullia - Dopo il warm-up della mattina abbiamo tentato l'azzardo di stravolgere l'assettodella mia M1, soprattuttoper limitare il consumo del pneumatico posteriore.La moto però è diventata ancora più inguidabile, sono andatoin crisi anche con l'anterioree a pochi giri dalla fine ho iniziato ad avvertireforti vibrazioni al posteriore.Sembrava che la mescola si fosse surriscaldata, in rettilineola sensazione era quella che si stesse sfasciando tutto.Sono stato fortunato ad arrivare al traguardo”.
NON SO COSA SIA SUCCESSO... I problemi manifestati, invece, da Maverick Vinales, sono comparsi all'improvviso subito dopo lo start, quando al contrario nel warm-up tutto funzionava alla perfezione. “Al mattino mi sentivo veramente bene, ero fiducioso di poter lottare per la vittoria – ha detto il numero 25 della Yamaha – Poi,in gara, ho immediatamente avutoproblemi con il lato destro della gomma anteriore.Non avevo velocità in curva edovevo staccare 30 metri prima del solito.Abbiamo perso tanti punti e non è stata colpa nostra: non sto dicendo che la responsabilità sia della Michelin, perchèè difficile trovare una spiegazione a quanto accaduto”.
LA RISPOSTA AL DILEMMA Per esprimere un giudizio sulla situazione vissuta dalla Casa dei Tre Diapason nel GP di Jerez, bisogna sottolineare che entrambi i piloti ufficiali hanno utilizzato la gomma dura all'anteriore. Una mescola che non aveva particolari problemi finchè le temperature in gara non sono salite a quasi 50°, con le quali il grip offerto non era sufficiente per poter lottare per le prime posizioni. Un'ulteriore conferma di quanto detto è data dall'ottima prestazione di Johann Zarco, quarto al traguardo ed esente dalle problematiche incontrate dai due ufficiali perchè montava una media all'anteriore. Questa, secondo il responsabile Michelin Piero Tarmasso in un'intervista alla testata specializzata GPOne “ha permesso unamigliore aderenza in piega”, senza comportare lo stesso degrado (eccessivo) della mescola più dura.
LA PROVA DEL NOVE In attesa di un riscontro ufficiale da parte di Michelin, sempre sulla pista di Jerez stanno andando in scena in questi giorni post-GP alcuni test ufficiali che permetteranno a tutti i piloti di poter confrontare le attuali mescole francesi con le vecchie gomme 2016 dalla carcassa più rigida, che contiene allo stesso tempo lo stress meccanico e le temperature di esercizio. Per entrambi i piloti Yamaha sarà la prova del nove per capire di più su quanto accaduto nella gara di domenica, soprattutto per un Valentino Rossi che vuole trovare conferme che vanno al di là delle semplici dichiarazioni. “L'anno scorso ho vinto su questa pista e ho terminato con più di 30'' di anticipo: si vede chela M1 2016 andava più forte di quella attuale, ma le condizioni di domenica erano differenti rispetto alla passata stagione per cuitutto questo discorso avrebbe un senso.Comunque sia, da domani ne capiremo di più per tentare di risolvere questa situazione”.